Finanziamenti imprese, nel Lazio 50.000 euro a tasso zero da Artigiancassa

Redazione - Incentivi alle imprese

Finanziamenti imprese, importante agevolazione alle PMI nel Lazio: il bando di Artigiancassa «Fondo rotativo per il piccolo credito» eroga fino a 50.000 euro di prestito a tasso zero alle PMI. Di seguito requisiti, importi e spese ammissibili.

Finanziamenti imprese nel Lazio: è pari ad un totale di 39 milioni di euro il fondo messo a disposizione da Artigiancassa che concede, a domanda, fino a 50.000 euro di prestito a tasso zero alle PMI.

Il bando “Fondo Rotativo per il Piccolo Credito” è rivolto alle piccole e medie imprese con difficoltà nell’accesso a prestiti e finanziamenti e, oltre al vantaggio di offrire risposte rapide alle PMI che necessitano di liquidità, prevede l’erogazione di un finanziamento a tasso zero.

Per richiedere il finanziamento, che potrà coprire fino al 100% dell’investimento, bisognerà presentare domanda online accedendo al portale www.farelazio.it e il costo minimo dell’investimento che l’impresa intende effettuare dovrà essere pari a 10.000 euro.

Si tratta di un’importante agevolazione che Artigiancassa, insieme alla Banca del Mezzogiorno - Medio Credito Centrale, eroga alle imprese nel Lazio.

Di seguito il testo del bando “Fondo Rotativo per il Piccolo Credito”, requisiti, spese ammissibili, modalità di richiesta del finanziamento agevolato e condizioni per la restituzione del prestito.

Finanziamenti imprese, Fondo Rotativo per il Piccolo Credito: fino a 50.000 euro alle PMI del Lazio

L’obiettivo del bando del “Fondo Rotativo per il Piccolo Credito”, gestito da Artigiancassa e da Banca Nazionale del Mezzogiorno, è quello di finanziare gli investimenti di imprese con difficoltà di accesso al credito per importi di entità contenuta.

Soggetti beneficiari del finanziamento agevolato a tasso zero sono:

  • le Piccole e Medie Imprese (PMI);
  • i Consorzi e le Reti di Imprese aventi soggettività giuridica, esclusivamente per gli interventi previsti nell’ambito della Sezione III. – Interventi rientranti nell’Asse 4 Priorità b) – Azione 4.2.1 del POR “Riduzione costi energia PMI”, come descritti dall’articolo 7 del bando;
  • liberi professionisti.

Per l’accesso al prestito, le imprese dovranno essere costituite da almeno 36 mesi e dovranno aver intrapreso (o intraprendere entro la data di erogazione del finanziamento) una sede operativa nel Lazio. I liberi professionisti potranno accedere al finanziamento se abbiano o intendano stabilire il luogo di esercizio dell’attività nel Lazio.

Inoltre, tra i requisiti richiesti il bando gestito da Artigiancassa prevede un limite complessivo di 100.000 euro di crediti per cassa a scadenza nei confronti del sistema bancario.

Prima di scendere nel dettaglio per analizzare quali sono le attività ammesse al finanziamento agevolato per le imprese e liberi professionisti, si mette di seguito a disposizione il bando FRPC:

Bando Fondo Rotativo per il Piccolo Credito
Scarica il testo del banco FRPC pubblicato sul sito www.lazioeuropa.it

Importo finanziamenti imprese Lazio e modalità di restituzione

Per imprese e liberi professionisti il Fondo Rotativo per il Piccolo Credito prevede l’erogazione di un finanziamento di importo che va da un minimo di 10.000 euro fino ad un massimo di 50.000 euro.

Il finanziamento dovrà essere restituito in un minimo di 12 mesi, con un massimo di 36 mesi e con un piano di preammortamento non superiore ad un anno nel caso di prestiti di durata paro o maggiore a 24 mesi.

Il finanziamento è a tasso zero e quindi non sono previsti interessi sull’importo erogato e la restituzione dell’importo avverrà a rate mensili costanti posticipate.

Come precedentemente anticipato, l’importo erogabile potrà coprire anche il 100% dell’investimento che, in ogni caso, non potrà essere inferiore a 10.000 euro.

L’investimento coperto dal finanziamento agevolato dovrà essere realizzato entro 12 mesi dalla data di erogazione, e dovrà essere rendicontato al Soggetto gestore secondo le modalità indicate all’articolo 20 del bando.

Può essere concessa una sola proroga dei tempi di realizzazione del progetto, pari ad un massimo di 3 mesi, tramite domanda presentata entro 30 giorni prima della scadenza del termine originario.

Settori e spese ammissibili al prestito erogato da Artigiancassa e Banca del Mezzogiorno

Imprese e liberi professionisti che presenteranno domanda di accesso al Fondo Rotativo per il Piccolo Credito gestito da Artigiancassa e Banca del Mezzogiorno dovranno esercitare, nella sede operativa della Regione Lazio, attività prevalente in uno dei settori ammissibili per ciascuna delle seguenti sezioni indicate nel bando:

  • Sezione I - settore manifatturiero
  • Sezione II - tutti i settori, con riserva per il settore commercio
  • Sezione III - tutti i settori, esclusivamente per interventi volti al risparmio energetico
  • Sezione IV - interventi a valere su fondi regionali rivolti ad artigiani, società cooperative, trasporto non di linea, turismo, botteghe storiche.

Sono ammissibili le spese strettamente correlate alla realizzazione del progetto, per investimenti in attività materiali e immateriali e nei limiti di seguito indicati, per consulenze e capitale circolante (art. 7 del bando).

L’importo di spesa ammesso al finanziamento è da considerarsi al lordo dell’IVA qualora l’imposta rappresenti un costo per l’impresa o il libero professionista. In caso contrario, i costi ammessi in agevolazione sono da considerarsi al netto dell’IVA qualora recuperabile (come nel caso di soggetti con partita IVA in regime forfettario).

Non sono ammesse al finanziamento le spese i cui titoli di spesa siano di importo complessivo inferiore a 500,00 euro.

Si riporta di seguito una tabella riepilogativa dei settori ammessi e delle spese finanziabili:

Sezione Settori ammissibili Spese finanziabili
I Manifatturiero e KIA “Settori ad alta intensità di conoscenza” attivi materiali e immateriali consulenze nel limite del 10% circolante nel limite del 30%
II Tutti i settori (ad eccezione di agricoltura, silvicoltura e pesca). È prevista una specifica riserva per le imprese operanti nel settore del commercio al dettaglio e delle attività dei servizi di ristorazione, ad esclusione di: - commercio al dettaglio di generi di monopolio (tabaccherie); - commercio al dettaglio di armi e munizioni (articoli militari);
commercio al dettaglio di articoli per adulti (sexy shop)
attivi materiali e immateriali consulenze nel limite del 10% circolante nel limite del 30%
III Tutti i settori (ad eccezione di agricoltura, silvicoltura e pesca) attivi materiali e immateriali consulenze nel limite del 10% circolante nel limite del 30% per progetti volti al risparmio energetico
IV I. Sotto-sezione Artigianato (per imprese annotate nella Sezione speciale del Registro delle imprese con la qualifica di impresa artigiana);
II. Sotto-sezione Cooperazione (per imprese cooperative iscritte all’albo nazionale degli enti cooperativi);
III. Sotto-sezione Trasporto non di linea (per titolari di licenza taxi rilasciata da un Comune della Regione Lazio); IV. Sotto-sezione Turismo (DGR 653/2017)
Cod. Ateco 2007 55.10.00 “Alberghi”;
V. Sotto-sezione Botteghe storiche*
I e II: attivi materiali e immateriali consulenze nel limite del 10% circolante nel limite del 30%;
III: è finanziabile esclusivamente l’acquisto di veicoli nuovi a trazione elettrica o ibrida;
IV: attivi materiali (escluse le opere murarie) e immateriali consulenze nel limite del 20% circolante nel limite del 30%;
V: le spese finanziabili saranno definite con successivo atto della Regione Lazio

All’interno del bando, inoltre, sono segnalate le diverse tipologia di spese ammesse al finanziamento per ciascuna sezione e per ciascun settore economico di riferimento

Finanziamenti imprese Lazio: requisiti per l’accesso al credito del FRPC

Ciascuna imprese richiedente, al momento di presentazione della domanda di accesso al finanziamento, dovrà essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • possedere la capacità economico-finanziaria in relazione al progetto da realizzare e possedere una redditività economica tale da permettere la restituzione del finanziamento in esame e di essere in regola con il rimborso di altri finanziamenti come risultante dalla Centrale Rischi Banca d’Italia e dalla CRIF;
  • essere economicamente solido;
  • non aver subito nell’ultimo anno la revoca per inadempimento di finanziamenti e/o affidamenti bancari;
  • non essere oggetto di protesti e/o di iscrizioni e/o trascrizioni pregiudizievoli, con esclusione di quelle volontariamente concesse;
  • avere unità operativa destinataria dell’intervento nel territorio regionale, verificabile da idoneo titolo di disponibilità; per le imprese prive di unità operativa nel Lazio al momento della presentazione della domanda, detto requisito deve sussistere alla data di erogazione. Per i liberi professionisti, avere il luogo di esercizio dell’attività nel territorio regionale; per i liberi professionisti non esercitanti l’attività nel Lazio al momento della presentazione della domanda, tale requisito deve sussistere alla data di erogazione, come risultante dal Modello AA9/10 “Dichiarazione di inizio attività, variazione dati o cessazione attività ai fini IVA (imprese individuali e lavoratori autonomi)”.
  • essere regolarmente iscritto nel registro delle imprese della CCIAA territorialmente competente ed esercitare, in relazione all’unità operativa destinataria dell’intervento, un’attività economica identificata come prevalente, nelle sezioni ATECO ISTAT 2007 indicate nell’articolo 5 del bando;
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non trovarsi in stato di fallimento, liquidazione coatta, liquidazione volontaria, scioglimento, concordato preventivo ed ogni altra procedura concorsuale prevista dalla Legge Fallimentare e da altre leggi speciali, ad eccezione del concordato preventivo con continuità aziendale, né ha in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni nei propri confronti; tale requisito non si applica ai liberi professionisti;
  • non presentare le caratteristiche di Impresa in Difficoltà ai sensi dell’art. 2 punto 18) del Reg. (UE) n. 651/2014;
  • rispettare i limiti previsti dalla normativa in materia di “De Minimis”, documentato con dichiarazione sostitutiva di atto notorio presentata dal richiedente in fase di presentazione della domanda;
  • non essere soggetto alla sanzione interdittiva di cui all’articolo 9, comma 2, lettera c) del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 o ad altra sanzione che comporta il divieto di contrarre con la pubblica amministrazione, compresi i provvedimenti interdittivi di cui all’articolo 14 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81;
  • non aver riportato condanne con sentenza definitiva di condanna o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’articolo 444 del codice di procedura penale per delitti che comportano limiti nell’esercizio di attività di imprese e di fruizione delle agevolazioni previste (per maggiori dettagli si rimanda al bando).

Come presentare domanda

Ai fini dell’accesso al prestito, l’impresa dovrà presentare domanda online sul portale http://www.farelazio.it, accedendo alla pagina dedicata al “Fondo Rotativo per il Piccolo Credito”. Non sono previste scadenze e saranno accettate e valutate le istanze pervenute fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

La domanda di agevolazione generata dal sistema deve essere firmata digitalmente da parte del legale rappresentante dell’impresa, libero professionista (o dal procuratore) e alla stessa dovranno essere allegati i documenti indicati all’articolo 11 del bando.

Per tutti gli step da seguire e le indicazioni sulle modalità di presentazione della domanda si rimanda al portale Fare Lazio.

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