Smart&Start Italia, rifinanziato con 108 milioni di euro l’incentivo per le startup innovative

Tommaso Gavi - Incentivi alle imprese

Due decreti del MIMIT per rifinanziare con 108 milioni di euro “Smart&Start”. L'incentivo ha come obiettivo la nascita e la crescita delle startup innovative. Dai destinatari ai requisiti da rispettare

Smart&Start Italia, rifinanziato con 108 milioni di euro l'incentivo per le startup innovative

L’incentivo per sostenere la nascita e la crescita delle startup innovative, “Smart&Start” è stato rifinanziato con 108 milioni di euro.

A renderlo noto è il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con il comunicato stampa dello scorso 1° giugno.

Nello specifico sono stati firmati due decreti. Il primo mette a disposizione 8 milioni di euro del Fondo per la crescita sostenibile, per i soggetti delle regioni Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Marche e Abruzzo.

Con il secondo, invece, a disposizione delle startup innovativa ci sono 100 milioni di euro del Programma nazionale “Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027”. I soggetti che potranno ottenere le risorse in questione sono quelli con sedi nelle regioni Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.

Smart&Start Italia, rifinanziato con 108 milioni di euro l’incentivo per le startup innovative

Con il comunicato stampa del 1° giugno 2023 il MIMIT ha reso noto di il rifinanziamento per 108 milioni di euro di “Smart&Start Italia”, l’incentivo che sostiene la nascita e la crescita di startup innovative.

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha firmato due decreti:

  • il primo mette a disposizione 8 milioni di euro del Fondo per la crescita sostenibile;
  • il secondo 100 milioni di euro del Programma nazionale “Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027”.

Destinatari dei fondi messi a disposizione con il primo decreto sono le startup innovative con sede nelle seguenti regioni:

  • Valle d’Aosta;
  • Piemonte;
  • Lombardia;
  • Liguria, Veneto;
  • Trentino Alto Adige;
  • Friuli Venezia Giulia;
  • Emilia Romagna;
  • Toscana;
  • Umbria;
  • Lazio;
  • Marche;
  • Abruzzo.

Il secondo è invece destinato alle iniziative imprenditoriali innovative delle seguenti regioni:

  • Molise;
  • Campania;
  • Puglia;
  • Basilicata;
  • Calabria;
  • Sicilia;
  • Sardegna.

I progetti agevolati sono quelli che rientrano nella produzione di beni e servizi nel campo dell’economia digitale, dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things.

Qualora confermate le regole precedenti, i progetti dovranno essere di un importo compreso tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro.

L’agevolazione può riguardare le seguenti categorie di spese:

  • immobilizzazioni materiali, impianti, macchinari e attrezzature tecnologici, o tecnico-scientifici, nuovi di fabbrica, a patto che siano coerenti e funzionali all’attività d’impresa;
  • immobilizzazioni immateriali per l’attività, ad esempio brevetti, marchi e licenze, certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate, correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
  • servizi per la realizzazione del piano d’impresa, direttamente correlati alle esigenze produttive dell’impresa, quali progettazione, sviluppo, personalizzazione e collaudo di soluzioni architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi, consulenze specialistiche tecnologiche, servizi forniti da incubatori e acceleratori d’impresa o relativi al marketing e al web-marketing, costi legati alle collaborazioni con organismi di ricerca per la realizzazione del piano d’impresa;
  • personale dipendente e collaboratori che rispettino i requisiti indicati all’articolo 25, comma 2, lettera h), numero 2), del decreto-legge n. 179/2012, nella misura in cui sono impiegati funzionalmente nella realizzazione del piano d’impresa.

Smart&Start Italia, chi può accedere all’incentivo

L’incentivo “Smart&Start Italia” è gestito da Invitalia per conto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

La domanda dovrà avvenire, come di consueto, per via telematica tramite il portale di Invitalia.

Possono richiedere l’incentivo:

  • le startup innovative di piccola dimensione, costituite da non più di 60 mesi;
  • i gruppi di persone che vogliono costituire una startup innovativa;
  • le imprese straniere, che si impegnano a istituire almeno una sede in Italia.

Come ribadito dal comunicato stampa del MIMIT:

“I progetti possono essere realizzati anche in collaborazione con organismi di ricerca, incubatori e acceleratori d’impresa e Digital Innovation Hub.”

In merito al rifinanziamento il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha messo in evidenza quanto di seguito riportato:

“Con il finanziamento di Smart&Start rafforziamo e supportiamo la crescita di startup e attività imprenditoriali innovative di giovani under 35 e donne, con particolare riguardo alle regioni del Mezzogiorno d’Italia.”

Il nuovo rifinanziamento dell’incentivo prolunga in avanti un’agevolazione già prevista da diversi anni, che ha coinvolto numerose aziende.

Stando ai dati pubblicati sul sito di Invitalia, al 1° maggio 2023 risultano:

  • 1.452 startup innovative finanziate;
  • 741 milioni di investimenti attivati;
  • 569 milioni di agevolazioni concesse.

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