Quando arriva il pagamento dell’assegno unico per il mese di giugno 2025? Le date nel calendario INPS

Da quando partono i pagamenti dell’assegno unico per il mese di giugno?
Anche per il mese in corso, come previsto dal calendario fornito dall’INPS, l’accredito della prestazione per i figli a carico viene erogato a partire dal 20 del mese.
Quanto si riceve? Ultima possibilità per chi non ha inviato l’ISEE aggiornato al 2025. La presentazione entro il 30 giugno darà diritto agli arretrati da marzo.
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Pagamento assegno unico di giugno 2025: le date dell’accredito
Le famiglie con figli a carico stanno per ricevere il nuovo pagamento dell’assegno unico e universale, quello di giugno 2025.
La prestazione INPS, come noto, spetta alle famiglie con figli a carico e viene concessa su domanda dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni, senza limiti d’età per i figli con disabilità.
Il calendario INPS fornisce le date di pagamento per i primi 6 mesi del 2025, questo mese dunque le famiglie otterranno la prestazione a partire dal 20 giugno 2025.
A differenza del 2024, infatti, quest’anno il pagamento degli assegni in corso di validità che non hanno subito variazioni viene accreditato a partire dal giorno 20 del mese di riferimento.
Le famiglie che, invece, hanno presentato una nuova domanda a maggio, la prima mensilità viene erogata nell’ultima settimana di giugno. Le stesse tempistiche si applicano anche per l’accredito della mensilità spettante nel caso in cui l’assegno sia stato oggetto di un conguaglio, a credito oppure a debito.
In questi casi, quindi, l’assegno unico sarà erogato entro il 30 giugno.
Tipologia | Data di pagamento |
---|---|
Assegni che non hanno subito variazioni di importi rispetto a maggio | dal 20 giugno 2025 |
Assegno oggetto di conguaglio a credito o a debito/Primo pagamento della prestazione | ultima settimana di giugno |
Assegno unico giugno 2025: tutti gli importi in pagamento
Le famiglie che ricevono il pagamento dell’assegno unico possono controllare l’accredito INPS, così come lo stato della domanda presentata, collegandosi al fascicolo previdenziale del cittadino, disponibile nell’area riservata del Portale dell’Istituto, al quale si accede tramite le proprie credenziali SPID, CIE o CNS.
Attraverso il Centro Notifiche, poi, è possibile controllare quando arriva l’assegno unico.
Tutte le indicazioni in merito alla rivalutazione annuale degli importi e le relative soglie ISEE sono state fornite dall’INPS nella tabella aggiornata.
Quest’anno, per effetto della rivalutazione dello 0,8 per cento, l’importo base dell’assegno varia da un minimo di 57,50 euro per chi non ha presentato l’ISEE o supera la soglia di 45.939,56 euro fino a un massimo di 201 euro per la classe di ISEE minima (17.227,33 euro per il 2025).
I dati dell’ultimo osservatorio statistico INPS, pubblicato a maggio, mostrano che nei primi tre mesi del 2025 l’INPS ha erogato alle famiglie assegni per 4,9 miliardi di euro in favore di oltre 6 milioni di famiglie, per un totale di quasi 10 milioni di figli beneficiari.
Con riferimento al mese di marzo, l’importo medio per figlio è pari a 165 euro, con somme che vanno da circa 59 euro a un massimo di 225 euro.
Assegno unico: ultima possibilità per ottenere gli arretrati
La fine del mese segna il termine ultimo per ottenere gli arretrati dell’assegno unico spettanti da marzo.
Come noto, infatti, l’importo della prestazione viene parametrato in base alla composizione del nucleo e al valore ISEE e per questo motivo le famiglie devono presentare una dichiarazione aggiornata al 2025.
Chi non ha provveduto entro la prima scadenza di febbraio sta ricevendo, da marzo, l’importo minimo della prestazione, circa 57 euro per figlio.
Per poter ottenere gli arretrati da marzo c’è tempo fino alla scadenza fissata al 30 giugno 2025. Presentando la DSU aggiornata entro tale scadenza, dunque, le famiglie possono ottenere le somme non ricevute nelle mensilità pagate con importo minimo.
Bisogna specificare che, a partire dal 1° luglio, le famiglie che non si sono adeguate perdono ogni diritto ad eventuali arretrati e continueranno a ricevere l’assegno unico con l’importo minimo.
L’importo erogato dall’INPS sarà adeguato solamente a partire dal mese di presentazione dell’ISEE aggiornato.
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