Invito di iscrizione alla gestione separata: i chiarimenti INPS sull’invio della domanda

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

I contribuenti che non risultano iscritti alla gestione separata stanno ricevendo dall'INPS gli inviti a procedere con l'adempimento. Le comunicazioni arrivano tramite l’applicazione MyINPS e posta elettronica

Invito di iscrizione alla gestione separata: i chiarimenti INPS sull'invio della domanda

L’INPS sta inviando gli avvisi che invitano i contribuenti non iscritti alla gestione separata a regolarizzare la propria posizione.

I lavoratori parasubordinati e gli autonomi che non risultano iscritti sono invitati a provvedere.

In mancanza di una domanda di iscrizione, infatti, l’Istituto registrerà la prima data disponibile presente nel flusso delle denunce UNIEMENS oppure sul modello F24 del versamento.

Così facendo c’è la possibilità di eventuali errori nel calcolo della contribuzione versata. Le comunicazioni arrivano sull’applicazione MyINPS e tramite mail.

Invito di iscrizione alla gestione Separata: i chiarimenti INPS sull’invio della domanda

L’INPS con il messaggio n. 2535, pubblicato sul sito il 6 luglio 2023, comunica che sta inviando un avviso a tutti i contribuenti non risultano iscritti alla gestione separata.

Le comunicazioni sono dirette ai contribuenti parasubordinati e/o professionisti senza cassa. Si tratta di tutti quei lavoratori che versano contributi in qualità di collaboratore coordinato e continuativo, amministratore di società, lavoratore autonomo occasionale o libero professionista e che non risultano iscritti alla gestione separata.

L’iscrizione è un adempimento disciplinato dall’articolo 2, commi 26 e 27, della legge n. 335 del 1995. Senza una specifica domanda di iscrizione, la procedura informatica che gestisce i relativi dati registra automaticamente i seguenti elementi:

  • per i lavoratori parasubordinati, la data di inizio attività più vecchia presente nel flusso delle denunce UNIEMENS;
  • per i liberi professionisti, la data più vecchia inserita nella colonna “periodo di riferimento” sul modello F24 del versamento effettuato.

Tuttavia, ricorda l’INPS, c’è la possibilità che tali date non coincidano con la data effettiva di inizio attività, a cui è legata l’iscrizione alla Gestione separata e il relativo accredito contributivo.

Pertanto, potrebbero verificarsi conseguenze negative sulla posizione previdenziale dell’assicurato, come ad esempio un numero minore di mesi di contribuzione.

INPS - Messaggio n. 2535 del 6 luglio 2023
Iscrizione dei lavoratori alla Gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26 e seguenti, della legge 8 agosto 1995, n. 335. Invio comunicazioni “MyINPS”

Senza domanda di iscrizione alla gestione Separata l’INPS registra la prima data di inizio attività disponibile

Proprio per evitare situazioni del genere, l’INPS sta inviando l’avviso a tutti i soggetti interessarti invitandoli ad iscriversi alla gestione separata presentando un’apposita domanda.

La comunicazione informativa con l’invito viene inviata dall’Istituto attraverso l’applicazione MyINPS e tramite posta elettronica.

All’interno viene specificato che non è stata ancora inviata la domanda di iscrizione alla Gestione separata e che se il contribuente non provvederà alla regolarizzazione l’INPS valorizzerà il campo della data di iscrizione con le date a propria disposizione:

  • la prima data di inizio attività indicata dal committente tramite i flussi di denuncia dei compensi erogati, per i parasubordinati;
  • la prima data di inizio attività indicata dal primo versamento utile o dal primo anno di dichiarazione dei redditi, per i liberi professionisti.

I lavoratori che hanno contribuzione nella gestione separata sia come parasubordinati sia come autonomi professionisti dovranno effettuare l’adempimento dell’iscrizione per entrambe le tipologie, alle quali corrispondono due distinte posizioni anagrafiche che permettono al contribuente e all’Istituto di accreditare correttamente la contribuzione previdenziale in relazione alle diverse date di inizio attività.

Nello specifico, l’iscrizione per i lavoratori autonomi professionisti prevede automaticamente l’apertura del “Cassetto previdenziale per liberi professionisti” attraverso il quale è possibile verificare tra le altre cose anche la propria posizione contributiva, la presenza di eventuali anomalie relative alla compilazione del quadro RR della dichiarazione dei redditi o la presenza di posizioni debitorie.

L’INPS ricorda che l’iscrizione può essere effettuata anche tramite intermediari. Inoltre, fornisce in allegato al messaggio un documento con le risposte alle domande più frequenti per facilitare la risoluzione di eventuali dubbi o problemi.

Non ci sono sanzioni per il mancato adempimento ma si consiglia di provvedere per evitare errori nel calcolo della contribuzione effettivamente versata.

INPS - Messaggio n. 2535 del 6 luglio 2023 - Allegato 1
Risposte alle domande più frequenti

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