L’imposta di bollo sui conti correnti postali

Diego Denora - Imposte

Regole di riferimento e costo del bollo sul conto corrente postale.

L'imposta di bollo sui conti correnti postali

Quanto si paga per l’imposta di bollo sul conto corrente postale o sui libretti di risparmio postali?

È questa una delle domande che i cittadini si pongono quando, periodicamente, si vedono addebitati alcuni costi sul proprio conto corrente senza sapere effettivamente quanto si paga per aprire e mantenere un conto corrente postale o bancario.

L’imposta di bollo sul conto corrente postale è stata introdotta per la prima volta nel 2011, quando il Governo Monti ha varato il cd. Decreto “Salva Italia”.

La Legge di Stabilità 2014 ha introdotto alcune novità, tra cui l’eliminazione del prelievo minimo di 34,20 euro all’anno, fatta eccezione tuttavia proprio per conto corrente postale, bancario e libretti di risparmio per i quali ancora oggi si paga l’imposta di bollo quando la giacenza media risulta pari o superiore ad euro 5.000.

Per la precisione, l’importo da addebitare verrà determinato in proporzione al periodo temporale in cui la giacenza supera la citata soglia.

Non tutti, tuttavia, sono tenuti a pagare l’importo addebitato da Poste Italiane sul conto corrente a titolo di imposta di bollo.

Cerchiamo di chiarire di seguito chi paga, quanto viene addebitato nel 2022 e come si calcola l’imposta di bollo per rispondere alla domanda di chi si chiede se, in fondo, oggi è meglio il materasso per conservare i propri risparmi.

Imposta di bollo conto corrente postale 2022: quanto si paga?

A partire dal 1° gennaio 2012 il Decreto Salva Italia ha introdotto nuove regole in materia di imposta di bollo; da quella data si paga anche sul conto corrente postale e libretti di risparmio.

L’importo dell’imposta di bollo è di 34,20 euro fissi per le persone fisiche titolari di conto corrente postale ed è innalzata a 100 euro per i soggetti diversi.

Non sono state introdotte novità negli ultimi anni e pertanto l’imposta di bollo sul conto corrente postale risulta dovuta anche nel 2022.

Le novità introdotte dalla Legge di Stabilità 2014 hanno lasciato invariato quanto introdotto da Monti con il Salva Italia, decreto che tuttavia prevede alcune esenzioni dal versamento dell’importo.

Alcune indicazioni sull’importo che bisogna pagare a titolo di imposta di bollo sul proprio conto corrente postale sono messe a disposizione sul sito di Poste Italiane, dove sono altresì indicati anche i casi in cui non è addebitato alcun costo.

Imposta di bollo conto corrente postale 2022: quando non si paga

Per alcuni, la buona notizia è che l’imposta di bollo sul conto corrente postale 2022 non è sempre dovuta.

Ci sono casi specifici in cui non si paga, ovvero quando la giacenza media del proprio conto corrente risulta inferiore ai 5.000 euro.

In questi casi è prevista l’esenzione dal pagamento dell’imposta di bollo nel periodo di rendicontazione preso come riferimento.

Attenzione però: per i contribuenti che hanno intestati a loro nome più conti corrente o libretti di risparmio postali il calcolo della giacenza media è effettuato in modalità cumulata.

Inoltre, non occorre considerare il saldo finale, in quanto ad una giacenza media superiore ad euro 5.000 può coincidere la situazione in cui il saldo finale sia inferiore a tale importo.

Imposta di bollo conto corrente postale 2022: attenzione al cumulo della giacenza media

Per il calcolo dell’esenzione la giacenza media è determinata cumulando separatamente i conti correnti postali o i libretti di risparmio.

Nel caso in cui, dalla somme delle giacenze medie dei conti correnti o dei libretti l’importo complessivo risulti superiore a 5.000 euro, l’imposta di bollo sarà dovuta nella misura di 34,20 euro per ciascun conto corrente o libretto, indipendentemente dalla giacenza media presente sul singolo rapporto.

Secondo lo stesso principio, l’imposta di bollo sul conto corrente postale 2022 è dovuta per ciascuno di essi, sempre fatte eccezioni le esenzioni previste per chi, complessivamente, non vanta una giacenza media superiore ai 5.000 euro.

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