Disoccupazione e assegno di inclusione: con il nuovo protocollo individuati 10.000 posti di lavoro

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Firmato il nuovo protocollo per inserire nel mondo del lavoro persone a rischio povertà ed emarginazione e percettori di misure di sostegno sociale come il nuovo assegno di inclusione. Previste politiche attive di orientamento e formazione. Sono 10.000 i posti di lavoro vacanti individuati in fase di avvio del progetto

Disoccupazione e assegno di inclusione: con il nuovo protocollo individuati 10.000 posti di lavoro

Sono 10.000 i posti di lavoro vacanti individuati nella fase di avvio del progetto previsto dal nuovo protocollo tra Ministero del Lavoro, ANPAL Servizi il Consorzio Elis.

L’obiettivo è quello di favorire l’attuazione di politiche attive di orientamento e formazione per facilitare l’inserimento nel mondo del lavoro di persone a rischio di povertà ed emarginazione e che percepiscono misure di sostegno sociale, come ad esempio i giovani NEET o i beneficiari del nuovo assegno di inclusione.

Il Ministero condividerà con le aziende che aderiscono a “Distretto Italia” i dati delle misure nazionali di politica del lavoro, in particolare Programma GOL e Piano Nazionale Giovani, Donne e lavoro, e gli elenchi delle persone d’età compresa tra i 18 e i 59 anni attivabili al lavoro.

Il Consorzio Elis dal canto suo si impegna a proporre alle persone indirizzate a misure di reinserimento le posizioni vacanti mappate nell’ambito del progetto e fornendo percorsi di orientamento e formazione.

Disoccupazione e assegno di inclusione: con il nuovo protocollo individuati 10.000 posti di lavoro

​Il Ministero del Lavoro e ANPAL Servizi hanno siglato con il Consorzio Elis un protocollo per favorire l’inserimento nel mondo del lavoro di persone a rischio di povertà ed emarginazione e soggetti che si avvalgono di misure di sostegno sociale, come ad esempio il nuovo assegno di inclusione, attraverso politiche attive di orientamento e formazione.

L’obiettivo dell’accordo è quello di promuovere il sistema duale e agevolare la copertura delle posizioni vacanti attraverso l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro.

In questa fase di avvio del progetto, le aziende, grandi e PMI di rilevanza nazionale e internazionale, aderenti a Distretto Italia hanno individuato oltre 10.000 posti di lavoro vacanti in particolar modo nei settori telecomunicazioni, energia, costruzioni e trasformazione digitale.

Tutti le imprese coinvolte sono impegnate nel favorire la parità di genere e il reinserimento attivo dei NEET, cioè i giovani che non studiano, non lavorano e non sono impegnati in percorsi di formazione, che in Italia sono oltre 3 milioni, circa una persona su quattro nella fascia d’età 15-34 anni.

La Ministra del Lavoro, Marina Calderone, durante la presentazione dell’accordo ha dichiarato:

“Per noi l’accordo di collaborazione è molto importante considerando che nei prossimi mesi ammonteranno a un milione e mezzo il numero di posti vacanti. Il messaggio è quello di dare opportunità concrete a tanti ragazzi che in questo momento non riescono a trovare l’occasione.

Occorre coinvolgere tutti i protagonisti del mondo del lavoro, in particolare le imprese che devono offrire lavoro e devono ospitare i lavoratori. In tutto ciò la formazione deve fare la fortuna dei formati non dei formatori.”

Tutti i percorsi di orientamento e di formazione sono gratuiti e hanno una durata che varia dalle 5 alle 20 settimane. Gli interessati possono candidarsi compilando il modulo elettronico disponibile sul sito di Elis.

Come si legge nel comunicato stampa del Ministero, la formazione viene progettata ed erogata sulla base delle competenze richieste dalle aziende stesse e delle posizioni vacanti al loro interno, il che ha portato negli ultimi anni ad un tasso di assunzione al termine della formazione del 98 per cento.

Il Ministero del Lavoro condividerà le misure nazionali di politica del lavoro, in particolar modo il Programma GOL e il Piano Nazionale Giovani, Donne e lavoro, e gli elenchi delle persone d’età compresa tra i 18 e i 59 anni attivabili al lavoro per favorire l’inserimento e il reinserimento professionale.

Nuovi incentivi per favorire l’occupazione nel 2023

Un’altra novità in tema di disoccupazione, anche quella giovanile, è arrivata la scorsa settimana.

Il 19 giugno, infatti, la Commissione Europea ha autorizzato l’attuazione delle misure di sgravio contributivo in favore dei datori di lavoro che assumono giovani con meno di 36 anni e donne in particolari condizioni svantaggiate nel corso dell’anno.

La misura è del tutto operativa dopo che anche l’INPS ha formenti tutte le istruzioni necessarie per la fruizione tramite due apposite circolari.

I datori di lavoro possono beneficiare di un esonero totale dal versamento della contribuzione previdenziale nel limite massimo di 8.000 euro annui per contratto.

TipologiaEsonero Contributivo
Bonus assunzione under 36 del 100 per cento fino a 8.000 euro annui per 3 anni (4 anni se in Regioni del Mezzogiorno)
Bonus assunzione donne in particolari condizioni svantaggiate del 100 per cento fino a 8.000 euro. Per 18 mesi se a tempo indeterminato, per 12 mesi se a tempo determinato

Il nuovo decreto lavoro, poi, ha previsto una nuova agevolazione proprio per favorire l’occupazione dei giovani NEET. I datori di lavoro che, dal 1° giugno e fino al 31 dicembre 2023, assumono ragazzi e ragazze under 30 potranno beneficiare di un incentivo pari al 60 per cento dello stipendio lordo per un anno.

Si attendono ancora le istruzioni da parte dell’INPS, però, per vedere attiva questa nuova misura.

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