Contributi attività culturali: al via le domande di finanziamento per la transizione digitale e verde

Francesco Rodorigo - Incentivi alle imprese

Si possono inviare da oggi, 15 giugno, le domande per i contributi dedicati agli operatori della cultura previsti dal TOCC, l'incentivo del Ministero della Cultura a valere sui fondi del PNRR che favorisce la transizione digitale ed ecologica. I progetti di capacity building si possono presentare fino alla scadenza del 25 agosto. Coperto fino all'80 per cento dei costi

Contributi attività culturali: al via le domande di finanziamento per la transizione digitale e verde

Gli operatori della cultura possono presentare i propri progetti per favorire la transizione digitale ed ecologica fino alla scadenza del 25 agosto 2023.

La procedura di domanda è disponibile da oggi sul sito della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

Si tratta del contributo fino all’80 per cento delle spese sostenute previsto nell’ambito del PNRR a sostegno ai settori culturali e creativi per l’innovazione e la transizione digitale e verde.

Possono partecipare persone fisiche, micro e PMI, enti del terzo settore, organizzazioni profit e no profit sia pubbliche sia private che operano nei settori culturali, dalla musica e all’audiovisivo a moda e architettura.

Contributi attività culturali: al via le domande di finanziamento per la transizione digitale e verde

Il Ministero della Cultura, Direzione Generale Creatività Contemporanea, ha pubblicato due nuovi avvisi per la presentazione di progetti volti alla gestione della transizione digitale e verde da parte degli operatori della cultura.

Si tratta di due iniziative di capacity building, cioè di miglioramento continuo per rafforzare il capitale umano e i sistemi di gestione e sviluppo organizzativo dei settori, previsti nell’ambito del TOCC (Transizione Organismi Culturali e Creativi) e finanziate con i fondi del PNRR.

L’obiettivo è quello di migliorare i servizi offerti da organismi e operatori attraverso un processo che prevede un insieme articolato di interventi di innovazione e di creazione di competenze.

Gli avvisi, pubblicati il 9 giugno 2023 sul sito del Ministero, finanziano proposte progettuali con una dotazione di circa 10 milioni di euro ciascuno. Nello specifico, sono previste due linee di intervento:

  • Capacity building per gli operatori della cultura per gestire la transizione digitale (Azione A1)
  • Capacity building per gli operatori della cultura per gestire la transizione ecologica (Azione B1).

Il primo prevede il finanziamento di progetti volti all’accompagnamento degli operatori culturali nella riqualificazione della catena del valore del settore culturale e creativo in chiave digitale e tecnologica. Il secondo, invece, finanzia progetti che hanno l’obiettivo di trasferire agli operatori culturali competenze e conoscenze mirate a limitare l’impronta ecologica.

Contributi attività culturali: chi può fare domanda, le istruzioni da seguire

Il contributo erogato per i progetti selezionati potrà coprire fino all’80 per cento del loro costo.

La domanda si può presentare online dal sito web della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, registrandosi all’area riservata, a partire dal 15 giugno e fino alla scadenza del 25 agosto 2023.

I destinatari delle misure sono gli operatori della cultura che svolgono la loro attività nei seguenti macro ambiti tematici:

  • musica;
  • audiovisivo e radio (inclusi film/cinema, televisione, videogiochi, software e multimedia);
  • spettacolo dal vivo e festival;
  • moda;
  • architettura e design;
  • artigianato artistico;
  • arti visive (inclusa fotografia);
  • patrimonio culturale materiale e immateriale (inclusi archivi, biblioteche e musei);
  • editoria, libri e letteratura.

Entrambe le azioni sono dedicate ad organizzazioni sia pubbliche sia private, singolarmente oppure aggregate in reti specializzate in possesso dei requisiti indicati nei relativi avvisi.

Inoltre, i richiedenti devono aver organizzato e/o realizzato almeno uno dei seguenti interventi negli ultimi cinque anni:

  • accelerazione/open innovation per l’ideazione di nuovi prodotti, servizi, processi e profili lavorativi e nuove pratiche/modelli/ idee innovative;
  • capacitazione delle organizzazioni che operano nel settore culturale e creativo per la realizzazione di progetti innovativi e volti all’adozione di tecnologie digitali o ad incentivare l’approccio green;
  • empowerment delle competenze degli operatori della filiera delle Organizzazioni culturali e creative.

Ciascun soggetto deve presentare almeno due progetti di capacity building in una delle azioni previste, ognuno dell’importo minimo di 100.000 euro.

Per tutti gli altri dettagli si rimanda al testo integrale dei due avvisi pubblicati dal Ministero della Cultura.

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