Il bonus mamme ha cambiato fisionomia ma resta qualche dubbio sulle modalità di applicazione. Si attende la pubblicazione del decreto attuativo per scioglierli

Il bonus lavoratrici madri cambia completamente rispetto a quanto previsto inizialmente per l’anno in corso: dall’esonero contributivo si passa ad un contributo di 480 euro in busta paga.
I primi dettagli sulle novità sono stati annunciati dalla Ministra del Lavoro, Marina Calderone, ma attorno all’agevolazione c’è ancora confusione. Ci sono infatti ancora alcuni aspetti da chiarire, come l’effettiva platea di lavoratrici beneficiarie.
Si attende quindi il decreto attuativo della nuova versione della misura per poter avere tutti i chiarimenti del caso.
Bonus mamme lavoratrici: si attende il decreto per chiarire i requisiti
Come funzionerà la nuova versione del bonus mamme? C’è molta attesa per conoscere i dettagli in merito all’applicazione della nuova versione dell’agevolazione, annunciata in conferenza stampa dalla Ministra del Lavoro, Marina Calderone, al termine della riunione del Consiglio dei Ministri dello scorso 20 giugno.
C’è ancora confusione attorno alla misura, in particolare sui requisiti per poterla ottenere, che dovrebbe però dissiparsi una volta pubblicato il decreto attuativo.
L’agevolazione, ricordiamo, è stata introdotta nel 2024 e confermata per l’anno in corso dalla Legge di Bilancio 2025, la quale, però, ha introdotto significative modifiche in particolare per quanto riguarda le lavoratrici con 2 figli. Novità che, da gennaio a questa parte, non hanno ancora visto la luce in quanto c’è bisogno di un apposito decreto attuativo da parte del Ministero che ancora non è stato emanato.
Decreto che non arriverà, o almeno non nella forma prevista inizialmente dato che, come detto, l’agevolazione cambierà totalmente.
Per le lavoratici madri si passa da un esonero dal versamento della contribuzione a loro carico ad un contributo esentasse in busta paga dal valore di 40 euro mensili per 12 mesi, quindi di massimo 480 euro. Sarà erogato in un’unica soluzione a dicembre.
La “vecchia” agevolazione, cioè l’esonero contributivo fino a un massimo di 3.000 euro annui, resta invariata solamente per le lavoratrici madri con 3 o più figli e un rapporto di lavoro a tempo indeterminato.
Nuovo bonus mamme: a chi spetta il contributo da 480 euro?
A fornire i primi dettagli, come anticipato, è stata la Ministra Calderone. Le lavoratrici con 2 figli otterranno a dicembre un contributo esentasse in busta paga di massimo 480 euro a copertura delle mensilità del 2025.
Tale somma è esentasse e non rileva ai fini del calcolo dell’ISEE.
A ricevere tale contributo, ha spiegato la Ministra in conferenza stampa, saranno anche le lavoratrici madri di almeno 3 figli dipendenti titolari di un rapporto di lavoro a tempo determinato e le lavoratrici autonome o professioniste iscritte alle casse di previdenza.
Restano i dubbi, invece, sulle lavoratrici con 2 figli e con un rapporto di lavoro a tempo determinato. Questo uno degli aspetti chiave che dovranno essere chiariti nel decreto attuativo atteso in GU.
Sembrano esserci meno dubbi su altri aspetti dell’agevolazione come la platea di possibili beneficiarie, che dovrebbe restare invariata (dovrebbero quindi restare fuori colf e badanti), e i requisiti necessari, su tutti l’ISEE non superiore a 40.000 euro.
Ad ogni modo, come detto, si attende la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale per conoscere senza ombra di dubbio il perimetro e il funzionamento della nuova versione dell’agevolazione.
Fatto sta che, a meno di nuove sorprese, le lavoratrici che effettivamente avranno accesso al nuovo bonus mamme non vedranno le somme spettanti prima di dicembre, esattamente ad un anno di distanza da quando avrebbero dovuto cominciare a beneficiare dell’agevolazione.
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