Assegno unico: a marzo l’importo medio è di 142 euro per figlio, i dati INPS sul primo trimestre 2023

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Sono 4,4 i miliardi di euro erogati nel primo trimestre 2023 dall'INPS alle famiglie che ricevono l'assegno unico per i figli a carico. Gli importi, comprensivi della maggiorazioni previste dalla Legge di Bilancio, vanno da un minimo di 55 euro ad un massimo di 215 euro per figlio

Assegno unico: a marzo l'importo medio è di 142 euro per figlio, i dati INPS sul primo trimestre 2023

Nel primo trimestre 2023 la spesa complessiva per l’assegno unico è stata di 4,4 miliardi di euro, in riferimento a 9,4 milioni di figli beneficiari.

A marzo l’importo medio è stato di 142 euro per figlio, una media di 224 euro per richiesta.

Sono questi alcuni dei dati salienti dell’osservatorio statistico INPS, diffusi tramite il comunicato stampa del 9 maggio 2023.

Gli importi erogati a marzo comprendono anche le maggiorazioni previste dalla Legge di Bilancio 2023, in attesa del nuovo aumento stabilito dal decreto lavoro che arriverà da giugno.

Assegno unico: a marzo l’importo medio è di 142 euro per figlio, i dati INPS sul primo trimestre 2023

L’INPS ha pubblicato il nuovo aggiornamento dell’osservatorio statistico sull’assegno unico universale, la prestazione dell’Istituto per le famiglie con figli a carico.

L’analisi fornisce una panoramica completa delle informazioni relative al primo anno dall’entrata in vigore della misura, da marzo 2022 a marzo 2023. In questo periodo, come si legge nel comunicato stampa del 9 maggio, sono stati erogati in totale 17,4 miliardi di euro.

Di questi 4,4 miliardi si riferiscono al primo trimestre dell’anno per un totale di 9,4 milioni di figli beneficiari.

Per quanto riguarda il mese di marzo 2023, l’importo medio è risultato pari a 224 euro per ogni richiedente e 142 euro per figlio.

Si tratta di un valore più basso rispetto alla media, nonostante siano stati versati gli importi comprensivi delle maggiorazioni previste dalla Legge di Bilancio 2023, dato che nel calcolo sono incluse anche le famiglie che non avevano ancora presentato la dichiarazione unica sostitutiva (DSU) aggiornata al 2023 e che quindi hanno ricevuto l’importo minimo spettante, cioè poco meno di 55 euro.

Si ricorda che chi non avesse ancora presentato un valore ISEE in corso di validità dovrà inviarlo entro il prossimo 30 giugno per ricevere tutti gli arretrati spettanti dalla mensilità di marzo.

In riferimento al mese di marzo 2023, dunque, l’importo medio per figlio con le maggiorazioni applicabili, va da poco meno di 55 euro per chi non presenta ISEE o supera la soglia massima (che per l’anno in corso è pari a 43.240) a un massimo di 215 euro per il valore ISEE minimo, cioè 16.215 euro.

I nuclei familiari che nei primi 3 mesi dell’anno hanno percepito la mensilità del reddito di cittadinanza, integrata dall’assegno unico, sono stati quasi 300.000 per circa 500.000 figli a carico. L’integrazione media per nucleo è di 193 euro al mese, 115 euro per figlio.

Assegno unico: in pagamento gli assegni di maggio, da giugno arriva una nuova maggiorazione

Per quanto riguarda, invece, gli assegni che verranno corrisposti alle famiglie che ne hanno diritto per il mese di maggio 2023, la prima finestra per il pagamento si è aperta da oggi, 10 maggio.

Da qui al 20 del mese saranno erogate le somme per gli assegni che non hanno subito variazioni rispetto al mese precedente, quindi ad aprile.

Dal 20 al 30 maggio, poi, l’INPS procederà ad erogare gli importi in favore chi ha presentato una nuova domanda ad aprile oppure ha diritto ad un importo diverso rispetto a quello del mese scorso, per via di cambiamenti delle condizioni del nucleo familiare.

Gli importi comprendono le maggiorazioni previste dalla Legge di Bilancio, cioè gli aumenti del 50 per cento previste per i nuclei con figli con meno di un anno d’età, con almeno quattro figli a carico e con figli disabili.

Il decreto lavoro 2023 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 103 del 4 maggio, inoltre, prevede una nuova maggiorazione dell’importo a partire dall’assegno di giugno.

Si tratta dell’aumento di 30 euro che attualmente viene riconosciuto alle famiglie in cui entrambi i genitori risultano impiegati e che sarà concesso anche ai nuclei in cui è presente un solo genitore vedovo e lavoratore.

INPS - Comunicato stampa del 9 maggio 2023
Assegno Unico Universale - Per il primo trimestre di competenza 2023 erogati 4,4 miliardi euro, con riferimento a 9,4 milioni di figli

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