Assegno di inclusione: come fare domanda di rinnovo

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

I beneficiari dell'ADI che hanno terminato i primi 18 mesi di fruizione possono chiedere il rinnovo. Le istruzioni INPS

Assegno di inclusione: come fare domanda di rinnovo

Le famiglie che hanno raggiunto il limite di 18 mesi di fruizione dell’assegno di inclusione hanno ricevuto a giugno l’ultimo pagamento.

Si tratta in particolare dei beneficiari che hanno cominciato a ricevere l’ADI da gennaio 2024, i quali ora hanno la possibilità di chiedere il rinnovo della prestazione per un altro anno.

Dall’INPS sono arrivate tutte le istruzioni su come inviare la domanda. La procedura è la stessa seguita per la trasmissione della prima richiesta.

Assegno di inclusione: come fare domanda di rinnovo

A luglio scatta il primo stop al pagamento dell’assegno di inclusione.

Per chi ha cominciato a ricevere l’ADI da gennaio 2024, infatti, a giugno scadono i 18 mesi di fruizione continuativa del sostegno economico previsti dalla normativa.

Ad ogni modo, al termine dei 18 mesi, i beneficiari del sussidio economico non perdono il diritto a ricevere la prestazione. Se mantengono i requisiti richiesti hanno la possibilità di chiedere il rinnovo per altri 12 mesi, previa sospensione di un mese.

L’INPS sta inviando un SMS agli interessati per comunicare il raggiungimento del limite delle 18 mensilità e la necessità di presentare una nuova domanda per riprendere la fruizione dell’ADI.

Il testo del messaggio è il seguente:

“Hai percepito le 18 mensilità di ADI. Per riprendere a ricevere la prestazione, potrai presentare una nuova domanda dal prossimo mese.”

Le nuove mensilità spettanti saranno pagate a partire dal mese successivo a quello di presentazione della domanda di rinnovo. Pertanto, per le domande di rinnovo presentate da luglio, e accolte, il primo pagamento arriverà il 14 agosto 2025.

Il pagamento resta sospeso, almeno per il momento, per quanto riguarda la mensilità di luglio. Per evitare interruzioni nell’erogazione del sussidio è in arrivo un contributo extra.

ADI: le istruzioni INPS per la domanda di rinnovo

Quali sono i passaggi da seguire per inviare la domanda di rinnovo? A fornire tutti i dettagli è l’INPS all’interno del messaggio n. 2052/2025.

Il modello di domanda da utilizzare, come anticipato, è lo stesso già utilizzato per le prime domande. Si dovrà quindi accedere all’apposita sezione sul sito INPS previo accesso con SPID, CIE o CNS. In alternativa ci si può rivolgere a patronati e CAF.

La richiesta può essere presentata dalla stessa persona che ha inviato la precedente domanda ma anche da un altro componente maggiorenne del nucleo familiare, a condizione che si tratti di una persona che fa parte del nucleo originario.

Nel caso in cui i dati di contatto siano differenti rispetto a quelli associati alla precedente domanda, dovranno essere aggiornati sia nella domanda che nell’apposita sezione del SIISL.

L’INPS, inoltre, precisa che se nella precedente domanda era stata indicata una condizione di svantaggio per uno o più componenti del nucleo dovranno essere indicati nuovamente gli estremi della certificazione e i dati relativi all’inserimento nel programma di cura e assistenza (questo se tale condizione di svantaggio è rimasta invariata e se la certificazione è ancora in corso di validità).

Se la certificazione è scaduta, quella nuova deve già essere posseduta prima di fare domanda di rinnovo.

Per i nuclei familiari che non hanno subito variazioni nell’arco di questi 18 mesi sono previste alcune semplificazioni. In particolare, non è necessario iscriversi nuovamente al SIISL e sottoscrivere un nuovo PAD (Patto di attivazione digitale).

Al contrario, nel caso ci siano stati cambiamenti nel nucleo familiare, dopo la presentazione della domanda dovrà essere seguita la procedura ordinaria di iscrizione al SIISL e di sottoscrizione del PAD.

In questo caso, il pagamento del beneficio economico parte dal mese successivo a quello di sottoscrizione del PAD del nuovo nucleo da parte del richiedente.

L’INPS, infine, specifica che l’obbligo di presentazione presso i Servizi Sociali entro 120 giorni dalla sottoscrizione del PAD resta confermato.

Nel caso delle domande di rinnovo per nuclei invariati, i 120 giorni partono dalla data di presentazione della richiesta.

Per i nuclei che hanno subito variazioni, la data si calcola dalla data di sottoscrizione del nuovo PAD.

Le famiglie che durante il precedente periodo di fruizione dell’ADI avevano già obblighi di monitoraggio ogni 90 giorni, dovranno incontrare i servizi sociali entro 120 giorni dalla data di decorrenza del PAD.

Tuttavia, nel caso in cui i servizi sociali abbiano già fissato un incontro di monitoraggio prima della scadenza dei 120 giorni, la registrazione di tale incontro sarà valida anche ai fini dell’obbligo previsto per i rinnovi.

Non sono validi, invece, gli incontri fissati dal mese di sospensione fino all’accettazione della domanda da parte di INPS.

Si ricorda, infine, che i sostegni attivati per il nucleo familiare beneficiario dell’ADI possono continuare ad essere erogati anche nei periodi di pausa dell’erogazione dell’assegno.

INPS - Messaggio n. 2052 del 27 giugno 2025
Assegno di inclusione. Domande di rinnovo

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