Legge Dopo di Noi: cos’è? Testo in pdf e spiegazione

Anna Maria D’Andrea - Leggi e prassi

Testo legge Dopo di Noi e spiegazione di cos'è e cosa prevede la normativa per la tutela dei disabili gravi.

Legge Dopo di Noi: cos'è? Testo in pdf e spiegazione

Testo legge Dopo di Noi: vediamo cos’è, cosa prevede e quali sono le novità previste per la tutela dei disabili.

Dopo di Noi è il nome del testo di legge entrato in vigore il 25 giugno 2016 per tutelare i diritti dei disabili gravi rimasti privi del sostegno familiare che disegna, per la prima volta, un piano importante di aiuto e di supporto per i disabili in gravi condizioni di salute.

Per la prima volta nell’ordinamento giuridico vengono riconosciute specifiche tutele per le persone affette da disabilità al momento della perdita dei genitori, supporto indispensabile nella loro vita quotidiana.

La legge Dopo di Noi, ovvero la legge n. 112/2016 si propone di promuovere e favorire il benessere, l’inclusione sociale e l’autonomia delle persone con disabilità; obiettivo principale è quindi favorire l’autonomia delle persone affette da grave disabilità e di evitare il ricorso, spesso ancora obbligato, all’assistenza sanitaria.

Ma cos’è nello specifico la legge Dopo di Noi e quali sono le misure previste per garantire inclusione sociale e autonomia dei disabili dopo la perdita del sostegno dei genitori?

Nell’articolo sarà proposta una spiegazione nel dettaglio tutte le disposizioni contenute nel testo della legge, allegato in pdf che potrete leggere e scaricare per capire cos’è e cosa prevede la legge Dopo di Noi.

Legge Dopo di Noi: cos’è? Testo in pdf e spiegazione

La legge Dopo di Noi, ovvero la legge n. 112/2016, è entrata in vigore il 25 giugno 2016 e propone per la prima volta un piano volto a garantire il benessere, l’inclusione sociale e l’autonomia delle persone affette da disabilità gravi e, soprattutto, propone un piano per il supporto ai disabili gravi dopo la perdita del sostegno dei genitori. La famiglia in molti casi diventa l’ancora di salvezza dei soggetti affetti da forme di disabilità gravi, tali da minare all’autonomia e da influenzare lo svolgimento delle fondamentali attività quotidiane.

Le legge Dopo di Noi si inserisce nel contesto giuridico avviato nel 1992 con la legge 104 che, per la prima volta, ha introdotto il concetto di disabile grave, ovvero di soggetto che a causa di una minorazione, singola o plurima, abbia ridotto l’autonomia personale, correlata all’età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente continuativo e globale. Successivamente, con la legge 162/1998 presso Comuni, Regioni ed Enti Locali sono stati organizzati programmi di aiuto alle persone disabili ma solo con la legge 112/2016 è stato finalmente previsto un piano di aiuto per le persone disabili private del sostegno familiare.

Ecco di seguito le principali novità introdotte dalla legge Dopo di Noi 112/2016 e la spiegazione delle misure e delle agevolazioni previste per i disabili in gravi condizioni di salute. Di seguito il testo in .pdf della legge da leggere e scaricare.

Legge Dopo di Noi - testo aggiornato 2018
Legge del 22/06/2016 n. 112 - testo integrale Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare

Legge Dopo di Noi: il fondo per l’assistenza

Tra le misure contenute nella legge Dopo di Noi all’articolo 4 del testo è disposta la creazione di un fondo per l’assistenza e il sostegno ai disabili privi dell’aiuto della famiglia.

Il Fondo è compartecipato da Regioni, Enti Locali e associazioni del Terzo Settore e sarà finanziato da una dotazione triennale di 90 milioni di euro per il 2016, 38,3 milioni per il 2017 e 56,1 milioni per il 2018. I requisiti necessari per accedere al Fondo dovranno essere disposti dal ministero del Lavoro entro 6 mesi dall’entrata in vigore della legge il quale avrà anche il compito di vigilare sull’utilizzo dei fondi stanziati e sui progetti attivati.

Il Fondo previsto nella legge Dopo di Noi potrà essere utilizzato per realizzare programmi e interventi innovativi a carattere residenziale, con l’obiettivo di diminuire l’assistenzialismo e di favorire l’indipendenza dei disabili. Tra i progetti che potranno essere finanziati rientrano quelli di co-housing, ovvero programmi residenziali in abitazioni o gruppi che riproducono le condizioni abitative e relazionali della casa d’origine.

L’ultima notizia è la ripartizione del fondo di 90 milioni di euro per il 2016 con il decreto approvato dalla Conferenza delle Regioni il 10 novembre 2016 e, pertanto, prende ufficialmente avvio lo stanziamento dei primi fondi destinati ai progetti di welfare sanitario e assistenziale.

Legge Dopo di Noi: agevolazioni fiscali e trust

Tra le misure introdotte dalla legge Dopo di Noi importanti sono le agevolazioni fiscali per i disabili. Innanzitutto, è stabilita la detrazione Irpef al 19% delle spese sostenute per le polizze assicurative, a partire dall’anno d’imposta 2016, per una spesa massima di 750 euro.

Nel testo della legge 112/2016 si legge inoltre che i trust, ovvero fondi con patrimonio autonomo, e i fondi speciali in favore di soggetti in grave stato di disabilità, siano a partire dal 1 gennaio 2017 esentati dal pagamento di imposta di successioni e donazioni. Per poter usufruire delle agevolazioni fiscali previste bisognerà rispettare alcuni requisiti.

Primo tra tutti la predisposizione del trust o del fondo, da atto costitutivo, per finalità di inclusione sociale, assistenza e cura. Inoltre, nell’articolo 6 del testo di legge Dopo di Noi si legge che i vincoli stabiliti per istituire trust in favore di persone affette da grave disabilità sono i seguenti:

  • il trust o il fondo devono essere costituiti per atto pubblico;
  • nell’atto istitutivo bisognerà indicare i soggetti coinvolti, i ruoli, la funzionalità e i bisogni delle persone per le quali il trust è istituito, le attività assistenziali previste, col fine di garantire l’autonomia delle persone con disabilità grave;
  • l’atto dovrà inoltre indicare gli obblighi del fiduciario e del gestore, i quali saranno chiamati a salvaguardare i diritti della persona con grave disabilità e le modalità di rendicontazione obbligatoria;
  • beneficiari del trust\fondo possono essere soltanto persone con grave disabilità;
  • l’atto istitutivo deve stabilire chi sarà il soggetto preposto al controllo delle obbligazioni previste, e stabilisce il termine di durata del trust.
  • Il gestore o fiduciario può essere sia una persona di fiducia, vicina alla persona con grave disabilità beneficiaria del trust, oppure una Onlus, a patto che operi però prevalentemente nel settore della beneficenza.

Con la legge è prevista la possibilità per le famiglie con persone in stato di grave disabilità di utilizzare il trust come strumento di tutela del patrimonio dopo la morte dei genitori. Si tratta della possibilità di tutelare il patrimonio a favore delle persone con disabilità utilizzando l’articolo 2645-ter del codice civile, nonché i fondi costituiti per mezzo di contratti di affidamento fiduciario assoggettati a vincolo di destinazione anche a favore di organizzazioni non lucrative di utilità sociale che operano nel settore della beneficenza. Per quest’ultima possibilità offerta dalla norma si valorizzano le esperienze già esistenti di solidarietà e sussidiarietà da parte di organizzazioni filantropiche.

Inoltre, tra le agevolazioni previste, c’è la possibilità di detrarre nella misura massima del 20% del reddito imponibile e di 100 mila euro annui le erogazioni liberali, le donazioni e gli atti a titolo gratuito effettuati dai privati in favore del trust.

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