Imprenditoria giovanile, Unioncamere: “In Italia ci sono meno giovani e meno imprese”

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

In Italia ci sono meno giovani e meno imprese. Le imprese di under 35 sono in calo, anche a causa delle difficoltà ad aprire una nuova attività. L'allarme arriva da Unioncamere

Imprenditoria giovanile, Unioncamere: “In Italia ci sono meno giovani e meno imprese”

I neoimprenditori in 8 casi su 10 segnalano difficoltà all’avvio dell’attività”.

Lo segnala Unioncamere nella figura del segretario generale, Giuseppe Tripoli, intervenuto all’incontro promosso assieme ad Almalaurea sui temi dell’orientamento, delle nuove imprese e del placement.

In Italia ci sono meno giovani, e i pochi che restano per la maggior parte lavorano come dipendenti, e anche meno imprese.

Imprenditoria giovanile, Unioncamere: “In Italia ci sono meno giovani e meno imprese”

Fra il 2011 e il 2024 l’Italia ha perso un milione di giovani tra i 18 e i 34 anni. Come segnalato da Giuseppe Tripoli, segretario generale di Unioncamere, il mercato del lavoro in Italia sta cambiando: la popolazione giovanile è una risorsa sempre più preziosa ma è in calo.

Senza contare i ragazzi e le ragazze che trovano nuove opportunità all’estero, nel nostro Paese da un lato cresce il numero di giovani occupati come dipendenti mentre si riducono le imprese di under 35.

Questo, spiega Tripoli, anche a causa delle difficoltà ad aprire una nuova attività (e delle crescenti competenze tecnologiche, manageriali e finanziarie oggi necessarie a un imprenditore).

Come detto, negli ultimi 15 anni l’Italia ha perso un milione di 18-34enni. Il che ha comportato anche un calo del numero dei giovani propensi a fare impresa.

Unioncamere segnala una riduzione del 31 per cento di imprese attive in questa fascia d’età e una progressiva contrazione delle nuove iscrizioni (il 34,6 per cento del totale nel 2011 a fronte del 27,8 per cento del 2024).

Allo stesso tempo si riscontra un aumento dell’occupazione di giovani fino a 34 anni, con un incremento (+ 640.000) del numero di occupati dipendenti principalmente a tempo pieno.

“Quasi l’80 per cento dei neoimprenditori interpellati da Unioncamere segnala difficoltà nell’aprire un’impresa , in particolare oltre un imprenditore su due si scontra con le procedure amministrative. Ecco perché occorrono politiche e strumenti adeguati a sostenere l’imprenditorialità giovanile. Per questo Unioncamere ha messo a punto Sni, il Servizio nuove imprese, la piattaforma che presenta opportunità e strumenti per supportare tutti coloro, aspiranti e neoimprenditori, che scelgono la via dell’impresa.”

C’è però anche una buona notizia: sono in aumento le imprese più tecnologiche e si irrobustiscono le start-up innovative: tra 2016 e 2024 queste ultime sono più che raddoppiate, passando da meno di 6.000 a oltre 12.000 (+ 111,6 per cento).

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