Esame di maturità 2019: dal MIUR anticipazioni su prima e seconda prova

Rosy D’Elia - Scuola

Esame di maturità 2019: dal MIUR anticipazioni sulla prima e seconda prova scritta e sulle nuove modalità di verifica, che debutteranno il 19 giugno 2019. Con il D.m. n. 69 del 26 novembre 2018, il Ministero indica come saranno strutturate le tracce e le griglie di valutazione.

Esame di maturità 2019: dal MIUR anticipazioni su prima e seconda prova

Esame di maturità 2019: dal Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca anticipazioni sulla prima e seconda prova scritta e sulle nuove modalità di verifica, che debutteranno il 19 giugno 2019.

Con il decreto ministeriale n. 69 del 26 novembre 2018, il Ministero indica come saranno strutturate le tracce e le griglie di valutazione.

Eliminata la terza prova scritta, nel nuovo esame di maturità gli scritti saranno soltanto due: questa è una delle principali novità del 2019. E con una comunicazione ai dirigenti scolastici e agli uffici regionali, il Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca ha diffuso i quadri di riferimento per la predisposizione e lo svolgimento della prima e della seconda prova di maturità, concepite secondo le regole previste dal decreto legislativo 62 del 2017.

Dalla composizione della traccia del Liceo classico, al numero di quesiti che saranno proposti allo Scientifico. Passando per le tipologie di elaborato che potranno essere oggetto d’Esame per l’indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing degli Istituti tecnici. Le indicazioni su come saranno strutturate le tracce e sulle griglie di valutazione sono disponibili per docenti e studenti anche sul sito del Ministero.

Esame di maturità 2019: due prove scritte e nuovi requisiti di accesso

A partire da dicembre il Ministero metterà a disposizione tracce-tipo su cui gli studenti potranno esercitarsi. A gennaio saranno pubblicate le materie per la seconda prova e le indicazioni per il colloquio orale, ultimo step per i maturandi. Mentre a febbraio ci sarà la complessiva ordinanza sugli esami.

In una nota pubblicata sul sito del MIUR il 26 novembre 2018, il Ministro Marco Bussetti dichiara:

“Prosegue il lavoro di accompagnamento verso il nuovo Esame. Il MIUR, anche alla luce delle nuove regole, lavorerà affinché le tracce siano davvero corrispondenti con quanto fatto dai ragazzi durante il percorso di studi, fornendo apposite indicazioni agli esperti che dovranno produrre i testi. Nei prossimi giorni partirà un Piano di informazione e formazione che accompagnerà le scuole. Da domani ci saranno conferenze di servizio sull’intero territorio nazionale che proseguiranno nelle prossime settimane.”

Altre novità dell’esame di stato 2019 riguardano i requisiti di accesso: per poter essere ammessi alle prove basterà aver frequentato almeno i tre quarti del monte ore previsto e avere la sufficienza, sia per ciò che riguarda le discipline che per il comportamento.

Il Consiglio di classe potrà deliberare l’ammissione anche con una insufficienza in una disciplina o gruppo di discipline valutate con un unico voto, ma dovrà motivare la propria scelta.

La partecipazione, durante l’ultimo anno di corso, alla prova nazionale INVALSI, e lo svolgimento delle ore di Alternanza Scuola-Lavoro, da quest’anno scolastico, non sono più determinanti per accedere all’esame di maturità.

Esame di maturità 2019: la prima prova e gli indicatori di valutazione

Il 19 giugno per 469mila studenti suonerà la campanella della prima prova di maturità. In esame la padronanza della lingua, le capacità espressive e critiche. I maturandi avranno 6 ore per affrontare il foglio bianco e produrre un elaborato a scelta tra 7 tracce.

Le tipologie di prova riguardano l’ambito artistico, letterario, filosofico, scientifico, storico, sociale, economico e tecnologico. Sono tre, non più quattro, e sono le seguenti:

  • analisi del testo: tipologia A (due tracce);
  • analisi e produzione di un testo argomentativo: tipologia B (tre tracce);
  • riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità: tipologia C (due tracce).

Per l’analisi del testo la novità principale riguarda il numero di tracce proposte: gli autori saranno due, anziché uno, e il periodo storico di riferimento parte dall’Unità d’Italia e arriva ai nostri giorni.

L’elaborato prodotto dagli studenti sarà valutato secondo alcuni indicatori generici, che riguardano tutte le tracce, e altri specifici e diversi per ogni tipologia. Si va dalla capacità di comprendere il testo nel suo senso complessivo e nei suoi snodi tematici e stilistici alla correttezza e congruenza dei riferimenti culturali utilizzati per sostenere l’argomentazione.

Mentre gli indicatori generici riguardano ad ampio raggio la capacità di concepire e sviluppare un testo:

  • Ideazione, pianificazione e organizzazione del testo;
  • Coesione e coerenza testuale;
  • Ricchezza e padronanza lessicale;
  • Correttezza grammaticale (ortografia, morfologia, sintassi);
  • Uso corretto ed efficace della punteggiatura;
  • Ampiezza e precisione delle conoscenze e dei riferimenti culturali;
  • Espressione di giudizi critici e valutazioni personali.

Esame di maturità 2019: la seconda prova diventa mista

La seconda prova mista è la principale novità della fase numero 2 per i maturandi. Come da tradizione, è il momento dell’esame in cui gli studenti si misurano con le materie che caratterizzano i loro indirizzi di studio. La scelta delle discipline su cui i maturandi dovranno mettersi alla prova avverrà a gennaio.

La seconda prova ha caratteristiche diverse per ogni indirizzo e anche gli indicatori di valutazione sono molto specifici sugli ambiti di studio:

  • Il Liceo classico avrà una prova articolata in due parti e potrebbe essere una prova mista di Latino e Greco. Sarà composta da:
    • una versione, un testo in prosa con indicazioni sintetiche sull’opera, preceduta e seguita da parti tradotte per permettere agli studenti di contestualizzare correttamente;
    • tre quesiti sulla comprensione e interpretazione del brano e sulla sua collocazione storico-culturale.
  • Anche per gli studenti del Liceo Scientifico potrebbe esserci una prova mista di matematica e fisica, composta in questo modo:
    • un problema a scelta del candidato tra due proposte;
    • quattro quesiti tra otto proposte.
  • La novità della prova mista coinvolge anche gli Istituti Tecnici che saranno esaminati su:
    • una prima parte, comune per tutti i candidati;
    • una seconda parte, con una serie di quesiti tra i quali il candidato sceglierà.
  • Per gli studenti degli Istituti Professionali la seconda prova, invece, si comporrà di:
    • una parte definita a livello nazionale;
    • una seconda parte predisposta dalla Commissione, per tenere conto della specificità dell’offerta formativa dell’Istituzione scolastica.

Il ministro Marco Bussetti ha anticipato che il MIUR darà vita a un Piano di informazione e formazione per l’esame di stato 2019, una fonte di notizie attesissima dagli studenti quanto dai docenti, che si dovranno districare tra le novità di quest’anno scolastico per accompagnare gli studenti alla maturità.

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