Quali saranno gli effetti dei dazi USA? Previsioni ancora in corso e Giorgetti frena, per ora, su un piano di aiuti per le imprese

Di dazi USA, timori dell’impatto sulle imprese e conseguenze per l’economia europea si parla da mesi. Ma da mesi si fatica ad avere risposte e previsioni certe, anche con il raggiungimento di un accordo politico tra Unione europea e Stati Uniti.
E questo scenario di incertezza porta altra incertezza: se in un primo momento il Governo aveva parlato di 25 miliardi di euro di aiuti per le aziende maggiormente colpite, ora il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, interpellato alla Camera, frena sulla possibilità di prevedere sostegni a stretto giro.
Resta una certezza: servirà mettere in atto strategie adeguate per arginare la portate delle conseguenze.
“Fermo restando che una proiezione più dettagliata sarà possibile solo quando tutti gli aspetti dell’Accordo saranno definiti, è possibile fin d’ora prevedere un ordine di impatto sul PIL reale italiano, nello scenario dei dazi al 15 per cento, con un calo massimo cumulato di 0,5 punti percentuali sul PIL nel 2026”
Ha detto il numero uno di via XX Settembre nel question time del 30 luglio.
Dazi USA, Giorgetti: non sono in programma aiuti alle imprese
Lo scorso aprile un primo piano d’attacco per le imprese maggiormente esposte alla politica economica statunitense sembrava già in elaborazione.
Dopo un primo incontro con i rappresentanti delle categorie produttive, la premier Giorgia Meloni preannunciava la disponibilità di 14 miliardi dal PNRR e altri 11 dai fondi di coesione per sostenere le aziende e i lavoratori e le lavoratrici dei settori più colpiti.
A distanza di mesi, però, le imprese brancolano nel buio: tra stop e trattative, il quadro dei dazi USA non è ancora chiaro e sull’impegno a mettere in campo degli aiuti, per ora, il Governo frena.
Il primo prioritario obiettivo è concludere nelle prossime settimane l’accordo che sembrava ormai chiuso in Scozia il 27 luglio.
“Noi continuiamo a lavorare insieme alla Commissione europea per ottenere un Accordo che sia il migliore possibile per il Paese.
Parlare ora nel dettaglio di iniziative di contrasto agli effetti dei dazi sulle imprese italiane è, a mio giudizio, prematuro.”
Ha detto Giorgetti.
Dazi USA: le imprese tra incertezze e promesse di aiuti
I dazi sono delle imposte indirette sui consumi che possono avere una percentuale variabile e interessano la circolazione dei beni: quelli imposti dagli USA riguardano le importazioni.
Impattano, ad esempio, sui prodotti che dall’Italia arrivano negli Stati Uniti. Semplificando in maniera estrema, con questo meccanismo merce dall’estero diventa più costosa e si favorisce la produzione nazionale. Percentuali e regole applicative sono determinanti per ipotizzare la portata delle conseguenze.
Da un lato, quindi, c’è la certezza che la politica economica USA avrà effetti rilevanti sull’economia italiana che vede “una considerevole quota” delle esportazioni italiane destinate al mercato statunitense, dall’altro c’è la necessità di arrivare a un “quadro di certezze sul piano regolatorio” per definire gli eventuali aiuti.
Per il Ministro è “una imprescindibile premessa rispetto all’adozione delle misure funzionali a garantire le imprese italiane e ad aumentare o anticipare la programmazione di investimenti”.
Per ora le prospettive restano più teoriche che pratiche. Giorgetti parla di “nuove opportunità di diversificazione commerciale e catene di approvvigionamento sicure e affidabili per le materie prime”, di valorizzazione di “nuove aree geografiche caratterizzate da forte dinamismo e crescente domanda di made in Italy”.
Intanto l’incertezza di queste settimane, anzi mesi, è il primo prezzo che le imprese italiane già stanno pagando.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Dazi USA, Giorgetti: per ora niente aiuti alle imprese