Il contratto di espansione non esclude i bonus assunzione, i chiarimenti INPS

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

L'INPS nel messaggio n. 1450 del 18 aprile 2023 fornisce alcuni chiarimenti sul contratto di espansione. In particolare specifica come questa tipologia contrattuale sia compatibile con i bonus assunzione

Il contratto di espansione non esclude i bonus assunzione, i chiarimenti INPS

Le imprese che sottoscrivono contratti di espansione possono beneficiare anche dei vari bonus assunzione previsti dalla normativa.

Lo chiarisce l’INPS attraverso il messaggio n. 1450 del 18 aprile 2023, nel quale fornisce diverse motivazioni.

Come stabilito dalla Legge di Bilancio 2022, questa misura sperimentale sarà in vigore fino alla fine del 2023 ed accessibile alle aziende con almeno 50 dipendenti.

Come previsto nella bozza del nuovo Decreto Lavoro è in arrivo una novità importante per il contratto di espansione, che dovrebbe essere prorogato fino al 2025.

Il contratto di espansione non esclude i bonus assunzione, i chiarimenti INPS

Tramite il messaggio n. 1450, pubblicato il 18 aprile 2023, l’INPS fornisce alcune indicazioni in merito alla disciplina dei contratti di espansione.

Nello specifico riguardano la possibilità di beneficiare dei bonus assunzione anche per la sottoscrizione di questa tipologia contrattuale.

Il contratto di espansione, previsto dall’art. 41, comma 5 bis del decreto legislativo n. 148/2015, è rivolto alle imprese in crisi e consente ai lavoratori che si trovano a meno di 5 anni dalla pensione di uscire anticipatamente e di ricevere un’indennità mensile pari al trattamento pensionistico lordo maturato al momento della cessazione del rapporto.

Le ultime novità in materia sono arrivate dalla Legge di Bilancio 2022, la quale ha prorogato il regime sperimentale fino al 2023 e ha ridotto il requisito relativo al numero minimo di lavoratori occupati dall’azienda, ora pari a 50 unità.

Pertanto, le aziende con più di 50 dipendenti, nell’ambito dei processi di reindustrializzazione e riorganizzazione, possono avviare una procedura di consultazione finalizzata alla sottoscrizione di un contratto di espansione con il Ministero del Lavoro e con le associazioni sindacali.

Nel messaggio del 18 aprile, l’INPS si sofferma sulla possibilità di accedere agli incentivi all’occupazione previsti dalla normativa anche nel caso di nuove assunzioni effettuate in conformità alle previsioni del contratto di espansione.

In particolare, la disciplina degli incentivi, l’articolo 31 del decreto legislativo n. 150/2015, stabilisce che i bonus non spettano:

  • se l’assunzione costituisce attuazione di un obbligo preesistente, stabilito da norme di legge o della contrattazione collettiva;
  • se il datore di lavoro ha in atto sospensioni dal lavoro dovute a crisi o riorganizzazione aziendale, tranne nei casi in cui l’assunzione, la trasformazione o la somministrazione sono finalizzate all’assunzione di lavoratori inquadrati ad un livello diverso da quello posseduto dai lavoratori sospesi o da impiegare in diverse unità produttive.

Contratto di espansione: obbligo di assunzione e riduzione orario di lavoro

Per quanto riguarda il primo punto, l’INPS sottolinea come il contratto di espansione, quindi l’impegno ad assumere lavoratori con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato professionalizzante, non comporta un obbligo legale di assunzione.

“Ciò perché, in forza dell’accordo sottoscritto, le parti si impegnano liberamente e genericamente ad assumere lavoratori con profili professionali compatibili con i piani di reindustrializzazione o riorganizzazione.”

L’impegno a procedere con nuove assunzioni, dunque, non si considera un obbligo di assunzione per legge, come ad esempio quello previsto per le assunzioni di lavoratori appartenenti alle categorie protette.

“L’obbligo di assunzione, infatti, è tale solo laddove il datore di lavoro interessato non abbia libertà di scegliere se assumere.”

Nel caso del contratto di espansione, invece, il datore di lavoro interessato decide liberamente di accedere alla misura. L’obbligo di assumere, quindi, risulta un semplice adempimento di una previsione contrattuale.

Per quanto riguarda, poi, il requisito della piena operatività, l’INPS sottolinea come nel contratto di espansione le nuove assunzioni costituiscano un elemento essenziale per la sostituzione dei lavoratori in esodo e per l’acquisizione di nuove figure professionali coerenti con il processo di riorganizzazione in corso.

Pertanto, è possibile beneficiare delle agevolazioni all’assunzione anche se sono in atto riduzioni dell’orario di lavoro.

Contratto di espansione: le novità in arrivo con il Decreto Lavoro 2023

Come si legge nella bozza del testo del nuovo Decreto Lavoro 2023, che arriverà a breve in Consiglio dei Ministri, ci sono importanti novità in arrivo anche per il contratto di espansione.

La misura dovrebbe essere prorogata per altri due anni, consentendo, dunque, l’uscita anticipata dal lavoro di 5 anni fino al 30 novembre 2025.

Resta confermato anche il numero minimo di dipendenti occupati dall’azienda, che non può essere inferiore a 50 unità, anche calcolate complessivamente nelle ipotesi di aggregazione stabile di imprese con un’unica finalità produttiva o di servizi.

INPS - Messaggio n. 1450 del 18 aprile 2023
Accesso agli incentivi all’occupazione per le nuove assunzioni in presenza di un contratto di espansione di cui all’articolo 41 del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148, come modificato dall’articolo 1, comma 215, della legge 30 dicembre 2021, n. 234. Chiarimenti

Questo sito contribuisce all'audience di Logo Evolution adv Network