Bonus idrico, l’attesa per le domande continua anche nel 2022: rimborso ancora inaccessibile

Rosy D’Elia - Dichiarazioni e adempimenti

Bonus idrico, l'attesa per le domande continua anche nel 2022: il rimborso delle spese sostenute nel corso del 2021 risulta ancora inaccessibile. La piattaforma, infatti, non è ancora arrivata e il MITE, Ministero della Transizione Ecologica, non ha mantenuto le promesse: sulla procedura online non ci sono aggiornamenti o novità.

Bonus idrico, l'attesa per le domande continua anche nel 2022: rimborso ancora inaccessibile

Bonus idrico, la lunga attesa per l’operatività e per la presentazione delle domande si protrae anche nel 2022: il Ministero della Transizione Ecologica lo scorso novembre aveva indicato gennaio come periodo di attivazione della piattaforma necessaria per trasmettere le istanze di rimborso.

Ma la scadenza non è stata rispettata: oggi, 7 febbraio, non è ancora possibile procedere con le richieste.

Bonus idrico, l’attesa per le domande continua anche nel 2022: rimborso ancora inaccessibile

Il bonus idrico è stato introdotto dalla Legge di Bilancio 2021 e a distanza di un anno non ci sono ancora notizie certe sulla sua piena operatività.

I contorni dell’agevolazione sono stati definiti dai commi 61-65, articolo 1, della Legge numero 178 del 30 dicembre 2020.

Grazie a questa novità, è stata introdotta per un’ampia platea di cittadini la possibilità di accedere a un rimborso fino a un massimo di 1.000 euro per le spese sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021 per i seguenti scopi:

  • fornitura e posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, incluse le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione di quelli già presenti;
  • fornitura e installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, inclusi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto insieme alle eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi già esistenti.

La norma, però, non ha stabilito nel dettaglio le istruzioni per beneficiare del bonus idrico e ha rimandato la definizione di modalità e termini per l’ottenimento e l’erogazione del beneficio a un decreto attuativo ad hoc.

Il testo doveva essere approvato entro 60 giorni dall’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2021, dunque, a marzo. In Gazzetta Ufficiale, però, è arrivato solo il 23 ottobre.

Neanche i 10 mesi di attesa sono stati sufficienti ad aprire le porte del bonus idrico: le domande per ottenere il rimborso fino a 1.000 euro, infatti, devono essere inviate tramite l’apposita piattaforma del Ministero della Transizione Ecologica che tarda ad arrivare ancora oggi, dopo più di un anno.

Bonus idrico, l’attesa per le domande continua anche nel 2022: quando arriva la piattaforma?

Nelle FAQ, risposte a domande frequenti, che riguardano l’agevolazione e che sono state pubblicate sul portale istituzionale alla voce come richiedere il bonus si legge:

I beneficiari presentano istanza registrandosi su una applicazione web, denominata “Piattaforma bonus idrico”, accessibile, previa autenticazione, dal sito del Ministero della Transizione Ecologica, che sarà resa disponibile entro 60 giorni dalla data di registrazione presso i competenti organi di controllo del Decreto ministeriale”.

A novembre sulla stessa pagina il MITE aveva annunciato l’attivazione della procedura online per gennaio 2022.

Dalla pubblicazione del decreto attuativo arrivato a fine 2021 sono passati altri tre mesi: anche gennaio è finito e della piattaforma bonus idrico non c’è né traccia, né notizia.

L’attesa per tutti coloro che intendono richiedere il rimborso per gli acquisti di rubinetti e sanitari si allunga sempre di più.

E risulta, in questo caso, inspiegabile dal momento che la piattaforma si baserà in parte su quella già utilizzata per il bonus bici 2020 e quindi già pronta.

A prescindere dalle motivazioni alla base del ritardo, resta un fatto: per ora l’agevolazione esiste solo sulla carta e chi ha effettuato gli acquisti di rubinetti e sanitari aspetta ancora di poter provare a ottenere il rimborso.

Il rischio, infatti, è che per molti cittadini la lunga attesa sia anche vana: le risorse a disposizione ammontano a 20 milioni di euro e la platea di potenziali beneficiari è vastissima.

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