Quali voci entrano nel calcolo della tredicesima per i dipendenti pubblici?
Si avvicina l’accredito della tredicesima mensilità per i dipendenti pubblici.
Dopo i pensionati e le pensionate, gli statali saranno i prossimi a ricevere la cosiddetta gratifica natalizia.
Ma quanto spetta e come si calcola l’importo che si riceve in busta paga? A riassumere i criteri di calcolo e le voci che contribuiscono a determinare l’importo finale è la nota pubblicata da NoiPA.
La tredicesima mensilità per i dipendenti della pubblica amministrazione arriva come ogni anno attorno alla metà del mese di dicembre. Sono previste specifiche date per l’accredito.
Tredicesima NoiPA 2025: cosa rientra nel calcolo?
Manca poco alla prima data utile per il pagamento della tredicesima 2025 per i dipendenti statali e NoiPA, la piattaforma del MEF per la gestione del personale della PA, ne approfitta per ricordare a lavoratori e lavoratrici come viene calcolata la somma che stanno per ricevere in busta paga.
Anche quest’anno, come di consueto, i dipendenti della pubblica amministrazione riceveranno la mensilità aggiuntiva nelle stesse date in cui è previsto il pagamento dello stipendio. Entrambi gli importi saranno visibili sul cedolino NoiPA di dicembre 2025.
Come si calcola, dunque, l’importo della cosiddetta gratifica natalizia?
La tredicesima viene calcola sulla base della retribuzione globale. Lo stipendio di riferimento è quello relativo al mese di dicembre oppure, in caso di risoluzione del rapporto di lavoro nei mesi precedenti, al mese di cessazione.
Per i lavoratori part-time, invece, lo stipendio preso a riferimento viene proporzionato in base alle ore lavorate.
NoiPA eroga la tredicesima a tutti i lavoratori dipendenti delle Amministrazioni gestite che hanno maturato almeno un mese di retribuzione nell’anno in corso.
Il dipendente matura un dodicesimo di tredicesima per ogni mese (o frazione superiore a 15 giorni) in cui ha lavorato. Il totale spettante si ottiene pertanto moltiplicando tale importo per il numero di mesi effettivamente lavorati.
Lavoratori e lavoratrici, invece, non maturano la tredicesima per gli eventuali periodi di aspettativa non retribuita.
Nello specifico, rientrano nel calcolo:
- la paga base contrattuale;
- l’indennità di vacanza contrattuale;
- gli scatti di anzianità.
Non rientrano, invece, nel calcolo:
- l’indennità sostitutiva;
- il lavoro straordinario;
- l’indennità per ferie;
- l’indennità per reperibilità;
- i rimborsi spese.
L’importo della tredicesima mensilità, ricorda NoiPA, è soggetto a tassazione. Pertanto, si applicano le regolari trattenute fiscali e previdenziali previste dalla legge.
Quando arriva la tredicesima per i dipendenti pubblici?
Quando viene erogata la tredicesima per i dipendenti pubblici?
A differenza dei dipendenti privati, per i quali non è prevista una data prestabilita per il pagamento della gratifica natalizia, le date di accredito per gli statali sono quelle previste dall’allegato 1 al decreto del Ministero del Tesoro del 4 aprile 1995.
La tredicesima per i dipendenti pubblici, come detto, arriva attorno alla metà del mese di dicembre insieme al cedolino NoiPA con lo stipendio. Nello specifico, sono tre le date da segnare in calendario per l’erogazione della gratifica natalizia, a seconda della categoria di appartenenza:
- il 14 dicembre per gli insegnanti delle scuole materne ed elementari;
- il 15 dicembre per il personale amministrato dalle direzioni provinciali del Tesoro con ruoli di spesa fissa;
- il 16 dicembre per il personale insegnante supplente temporaneo e per gli altri dipendenti pubblici.
Gli insegnanti delle scuole materne e delle elementari, riceveranno l’accredito in anticipo il 12 dicembre. Questo perché il 14 cade di domenica e, come previsto dal citato decreto, nel caso in cui il giorno indicato per il pagamento non sia lavorativo, le somme devono essere erogate nel primo giorno utile precedente.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Tredicesima NoiPA 2025: cosa rientra nel calcolo?
