Supporto per la formazione e il lavoro: attenzione al limite ISEE, chi rischia di restare senza sostegno

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Dal 1° settembre sarà attiva la piattaforma per accedere al nuovo supporto per la formazione e il lavoro, la misura a cui saranno indirizzati gli ex percettori del reddito di cittadinanza occupabili. Bisogna però fare attenzione al limite ISEE che scende a 6.000 euro. Le persone con valori superiori che prima avevano accesso al RdC rischiano di restare senza sussidi

Supporto per la formazione e il lavoro: attenzione al limite ISEE, chi rischia di restare senza sostegno

Con la fine del reddito di cittadinanza e l’introduzione del nuovo supporto per la formazione e il lavoro (SFL) rischiano di essere molti gli ex percettori che potrebbero restare senza alcun aiuto economico.

I cosiddetti occupabili, che perdono il RdC dopo la fruizione della settima mensilità nel 2023, saranno indirizzati dal 1° settembre verso percorsi di formazione e di accompagnamento al lavoro e potranno beneficiare dell’indennità di 350 euro per 12 mesi.

I requisiti di accesso alla nuova prestazione, però, prevedono un valore ISEE più basso rispetto a quello previsto per il reddito di cittadinanza.

Così facendo c’è il rischio che molte delle persone che potevano accedere al RdC da settembre si ritrovino senza sussidi.

Supporto per la formazione e il lavoro: attenzione al limite ISEE, chi rischia di restare senza sostegno

Come noto ormai, il reddito di cittadinanza sarà abolito dal 1° gennaio per lasciare il posto a nuove misure di inclusione sociale e lavorativa, mentre per il 2023 è stato introdotto il limite di fruizione di 7 mensilità.

Tale limite si applica ai beneficiari cosiddetti occupabili, cioè di età compresa tra i 18 e i 59 anni che possono essere indirizzati proficuamente ai centri per l’impiego. Non si applica, invece, se all’interno del nucleo familiare sono presenti minori, persone disabili o con più di 60 anni, che continueranno a riceverlo fino al 31 dicembre.

Per tutti gli occupabili che hanno ricevuto o stanno ricevendo le comunicazioni di sospensione del reddito di cittadinanza da parte dell’INPS, sarà attivo dal 1° settembre il nuovo supporto per la formazione e il lavoro, un’indennità di 350 euro mensili, per 12 mesi, riconosciuta per la partecipazione a progetti di formazione, qualificazione e riqualificazione professionale, orientamento e accompagnamento al lavoro.

C’è però un particolare non di poco conto. Non tutti gli ex beneficiari del reddito di cittadinanza avranno la possibilità di accedere al nuovo sussidio e rischiano di restare senza alcun supporto economico.

Il motivo risiede nei requisiti di accesso al supporto per la formazione e il lavoro, in particolare il nuovo limite del valore ISEE.

Se per poter beneficiare del reddito di cittadinanza la soglia ISEE era fissata a 9.360 euro, il limite che consente l’accesso al SFL è di 6.000 euro.

Supporto per la formazione e il lavoro: il limite ISEE rischia di escludere molti beneficiari del reddito di cittadinanza

Il nuovo limite ISEE, dunque, esclude tutta una parte di percettori del reddito di cittadinanza, cioè le persone con valori inferiori a 9.360 euro ma superiori a 6.000, i quali si ritroveranno senza alcun sussidio.

Questi, infatti, dal 1° settembre non potranno presentare la domanda di accesso alla piattaforma SIISL e al supporto per la formazione e il lavoro. A Confermarlo sono anche le FAQ (risposte alle domande più frequenti) messe a disposizione dal Ministero del Lavoro nell’area dedicata del sito istituzionale.

Gli occupabili che non sono stati presi in carico dai servizi sociali e hanno un ISEE superiore a 6.000 euro non ricevono più il reddito di cittadinanza dopo il 7° mese di fruizione e non accedono al supporto per la formazione e il lavoro.

Secondo i dati forniti dal direttore centrale della comunicazione dell’INPS, la sospensione sarà comunicata a 240.000 nuclei in totale. A luglio gli SMS inoltrati dall’Istituto sono stati 159.000, con altri 32.000 a fine agosto.

Non ci sono dati precisi su quanto possano essere i cosiddetti “esodati” del reddito di cittadinanza, che perderanno il sussidio e non potranno accedere all’altro strumento di sostegno, ma i nuovi requisiti ISEE potrebbero ostacolare l’accesso a molti.

E se il messaggio con la comunicazione di sospensione rassicura le persone che potranno accedere al nuovo supporto, allo stesso tempo non fa alcun riferimento al limite ISEE, con alcuni che potrebbero ritrovarsi brutte sorprese quando il 1° settembre si troveranno a fare domanda per il SFL.

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