FNC e CNDCEC, ZES e ZLS: il focus sulla Campania e le prospettive post Covid-19

Tommaso Gavi - Commercialisti ed esperti contabili

FNC e CNDCEC pubblicano uno studio sulle ZES e le ZLS delle regioni del Sud. Il documento diffuso con il comunicato del 5 maggio 2020 fa il punto sulle varie misure di semplificazione per le imprese e analizza i possibili scenari economici post emergenza coronavirus, con un focus sulla regione Campania.

FNC e CNDCEC, ZES e ZLS: il focus sulla Campania e le prospettive post Covid-19

FNC e CNDCEC pubblicano uno studio dal titolo “Zone economiche speciali e zone logistiche semplificate. Elementi per una valutazione di impatto economico - sociale”.

Il documento diffuso con il comunicato stampa del 5 maggio 2020 contiene un focus sulla Regione Campania e sulle prospettive post emergenza coronavirus.

Il nuovo studio è frutto di un aggiornamento nell’ambito del progetto Attività d’Impresa e, in particolare, del Gruppo “Economia del Mare e della Logistica”.

All’interno del documento vengono presentate delle analisi che prevederebbero una rinnovata centralità delle policy per il rilancio del Made in Italy, dopo la fine dell’emergenza epidemiologica.

Lo studio approfondisce le ZES nel decreto mezzogiorno e nel regolamento attuativo e la legge sulla semplificazione amministrativa con le misure previste.

FNC e CNDCEC, ZES e ZLS: il focus sulla Campania e le prospettive post Covid-19

Il documento diffuso da FNC e CNDCEC con il comunicato del 5 maggio 2020 si concentra sulle ZES, zone economiche speciali, e sulle ZLS, zone logistiche semplificate.

FNC e CNDCEC - Studio diffuso con il comunicato del 5 maggio 2020
Zone economiche speciali e zone logistiche semplificate. Elementi per una valutazione di impatto economico-sociale.

Parte della ricerca affonda le sue radici su uno studio precedente nell’ambito del progetto Attività d’Impresa e del Gruppo “Economia del Mare e della Logistica”.

Nella prima parte del documento viene ricostruito un quadro d’insieme sulle agevolazioni previste nel Piano per il Sud.

La legge di bilancio 2020 ha prorogato la scadenza del credito di imposta al 2022 e sono stati destinati 100 milioni di euro del Fondo di Sviluppo e Coesione.

È stato inoltre istituito un commissario straordinario di Governo per ogni ZES e sono inoltre state istituite, nei porti del Centro-Nord, delle Zone Logistiche Speciali rafforzate, sostanzialmente equiparate alle ZES.

Dopo la fine del periodo di emergenza coronavirus, il mar Mediterraneo potrebbe ritrovare centralità e le policy individuate potrebbero essere un traino per lo sviluppo del made in Italy.

Secondo il rapporto CENSIS, il cluster marittimo presenta valori in crescita dal 2015 al 2017: il contributo al PIL è passato da 32.557 a 34.285 milioni di euro, il 2% del totale.

Sono inoltre cresciute le esportazioni e le unità di lavoro complessive.

Secondo l’ottavo rapporto sull’economia del mare di Unioncamere, nel 2018 le imprese hanno sfiorato le 200 mila unità.

A livello di occupazione sono 885.200 le unità coinvolte all’interno del comparto: il 3,5% sul totale dell’occupazione del Paese.

FNC e CNDCEC, ZES e ZLS: la situazione del Sud

Nella seconda parte del documento lo studio approfondisce le ZES del decreto mezzogiorno e del regolamento attuativo.

Un focus è inoltre riservato alle zone logistiche semplificate e alla legge sulla semplificazione amministrativa.

Viene presa come esempio la Regione Campania attraverso i seguenti approfondimenti:

  • ricognizione sulle aree individuate;
  • misure agevolative e di semplificazione amministrativa;
  • interventi infrastrutturali a supporto e governance.

Lo studio evidenzia che un punto cardine per tutti i maggiori investimenti pubblici è l’analisi dell’impatto sociale ed economico atteso dall’istituzione della ZES.

Un secondo criterio utilizzato per l’analisi dell’impatto sui singoli porti è legato agli effetti economici del coronavirus.

In tal senso alcuni interventi sono finalizzati ad incentivare la produzione interna di strumenti medici.

Tra le prospettive future, al termine del periodo emergenziale, c’è l’ipotesi di una crisi degli scambi globali a vantaggio di una rinnovata centralità del Mediterraneo e del Sud Italia.

In tale prospettiva assumono ancora maggiore importanza le richieste delle regioni del Sud per una maggiore semplificazione, riguardo alle ZES ed alle ZLS, al Ministro del Sud e della Coesione Territoriale.

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