Carta Docente 2025: bonus ridotto e nuova regola sulle fatture

Ginevra Franzoni - Scuola

Dall’anno scolastico 2025/2026 la Carta Docente non sarà più pari all'importo fisso 500 euro. Novità anche per la presentazione delle fatture e l’estensione ai supplenti annuali

Carta Docente 2025: bonus ridotto e nuova regola sulle fatture

Il Governo cambia la struttura della Carta del Docente.

La VII Commissione Cultura del Senato ha approvato l’emendamento 6.0.100, presentato dal Governo il 7 aprile scorso nell’ambito del decreto-legge n. 45.

A cambiare l’importo del bonus riconosciuto, che non sarà più fisso e pari a 500 euro per tutti ma verrà modulato tenuto conto delle risorse disponibili e dei potenziali beneficiari.

Nuove regole anche sul fronte delle spese sostenute tramite la Card: sarà necessario inviare fattura entro 90 giorni.

Carta del Docente, dal 2025 l’importo non sarà più di 500 euro

Andiamo per ordine e soffermiamoci punto per punto sulle novità in arrivo, a partire dal valore della Carta del Docente.

A partire dall’anno scolastico 2025/2026, l’importo annuale non sarà più fisso ma varierà in base al numero di docenti aventi diritto e alle risorse disponibili.

Questa decisione cambia la storica struttura del bonus, che fino ad oggi garantiva un credito annuale di 500 euro per ciascun insegnante. Per il 2024/2025, invece, rimangono le disposizioni stabilite dal decreto attuativo del comma 122 della legge 107/2015.

Carta del Docente, obbligo di presentare fattura entro 90 giorni

Una ulteriore novità fondamentale riguarda la rendicontazione.

Infatti i soggetti che ricevono i buoni della Carta Docente, come librerie ed enti formativi, dovranno obbligatoriamente trasmettere la fattura entro 90 giorni dalla validazione dei buoni per poter ottenere il rimborso.

Questo obbligo si applica anche retroattivamente ai buoni già validati prima dell’entrata in vigore della norma. Il mancato rispetto di questa scadenza comporterà la perdita del diritto al rimborso.

La Carta Docente si estende anche ai supplenti annuali

Un altro cambiamento rilevante riguarda l’estensione del bonus ai docenti con contratto a tempo determinato fino al 30 giugno o al 31 agosto.

Questa novità segue una storica sentenza del Consiglio di Stato n. 1842/2022, che ha riconosciuto anche ai precari il diritto alla Carta Docente.

Le organizzazioni sindacali hanno accolto con favore queste novità.

Orazio Ruscica, segretario nazionale dello Snadir (Sindacato Nazionale Autonomo degli Insegnanti di Religione) e presidente di FGU Gilda Unams la federazione che si propone di tutelare sul piano sindacale e professionale i docenti e il personale ATA, ha definito l’estensione ai supplenti, un risultato che garantisce pari diritti a tutti i docenti, a prescindere dalla loro tipologia contrattuale.

Carta del Docente, cosa fare per non perdere il diritto al bonus

In vista di queste modifiche, è fondamentale che tutti gli insegnanti, soprattutto i fornitori di servizi e materiali formativi, prestino attenzione ai nuovi obblighi di rendicontazione e alle scadenze.

Presentare le fatture nei tempi previsti è essenziale per non perdere il diritto al rimborso. Allo stesso modo, i docenti precari devono informarsi sulle modalità di accesso al bonus, che come previsto può essere utilizzato per l’acquisto di libri, riviste, ingressi nei musei, biglietti per eventi culturali, teatro e cinema o per iscriversi a corsi di laurea e master universitari, a corsi per attività di aggiornamento, svolti da enti qualificati o accreditati presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

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