Decreto PA, il testo è legge: le novità su concorsi, reclutamento ed Enti locali

Francesco Rodorigo - Pubblica Amministrazione

Il decreto PA che introduce nuove procedure per l'assunzione e il reclutamento nella pubblica amministrazione è stato convertito in legge. Le novità nel testo

Decreto PA, il testo è legge: le novità su concorsi, reclutamento ed Enti locali

Dai concorsi pubblici per lavorare nella pubblica amministrazione alle novità per gli enti locali, sono diverse le novità previste dal decreto PA convertito in legge.

L’Aula del Senato ha approvato la fiducia chiesta dal Governo sul testo già approvato dalla Camera. I voti a favore sono stati 99, i contrari 70, gli astenuti 2.

Tra gli obiettivi principali quello di rendere la pubblica amministrazione più attrattiva nei confronti dei giovani, soprattutto quelli con qualifiche tecniche, e ridurre il precariato.

“Con il via libera definitivo del Senato è stato raggiunto l’obiettivo di affrontare in maniera organica alcune criticità del sistema pubblico. Le nuove norme incideranno, tra le altre cose, sul sistema di reclutamento, sul rafforzamento dei processi di formazione, ma anche, e soprattutto, sulle funzionalità degli enti locali. L’obiettivo è quello di costruire una macchina amministrativa sempre più efficiente e pronta ad affrontare con rinnovate competenze le sfide del contesto europeo.”

Questo il commento del Ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo.

Decreto PA: le novità su concorsi e reclutamento

Dopo l’approvazione Senato il 7 maggio 2025, il cosiddetto decreto PA con “Disposizioni urgenti in materia di reclutamento e funzionalità delle pubbliche amministrazioni”, n. 25/2025, è legge.

Il provvedimento contiene misure volte, da un lato, a rendere il settore pubblico più attrattivo per le giovani generazioni e, dall’altro, a garantire la funzionalità delle pubbliche amministrazioni, concentrandosi in particolar modo sugli enti locali.

Il testo si articola in tre parti principali:

  • reclutamento;
  • organizzazione;
  • funzionalità.

Tra le novità principali, la possibilità per Regioni, Province, Città Metropolitane ed Enti locali di reclutare, per il 10 per cento delle assunzioni, ragazzi e ragazze diplomati presso gli istituti tecnici (gli ITS).

Potranno essere assunti come funzionari, anche se a tempo determinato.

L’obiettivo è quello di spingere le nuove generazioni verso il pubblico e, allo stesso tempo, dotare le amministrazioni di personale tecnico qualificato.

I giovani assunti potranno proseguire il loro percorso professionale dopo aver conseguito la laurea e una valutazione positiva del lavoro svolto. Per sostenere il percorso formativo gli interessati potranno ottenere un contributo economico grazie al progetto “PA 110 e lode”.

Assunzioni PA: come cambiano i concorsi pubblici?

Non solo disposizioni per l’assunzione di giovani, il decreto PA prevede anche una serie di novità per lo svolgimento dei concorsi pubblici, con l’obiettivo di una maggiore efficienza.

Si prevede infatti un rafforzamento delle competenze della Commissione RIPAM a cui è affidata la fase di selezione del personale pubblico.

Novità poi per la disciplina in merito all’utilizzo delle graduatorie vigenti. Il decreto stabilisce che, per contenere gli effetti derivanti dal turnover, per le graduatorie del 2024 e del 2025 è sospesa l’applicazione della norma “taglia idonei, secondo la quale sono considerati idonei i candidati in graduatoria dopo l’ultimo dei vincitori, nel limite del 20 per cento dei posti messi a concorso.

In sostanza, per un concorso da 100 posti sarebbero risultati idonei solo altri 20 candidati oltre i 100 vincitori. Questa disposizione non si applica dunque alle graduatorie 2024 e 2025.

Il decreto prevede inoltre nuove procedure di mobilità volontaria, per il 15 per cento dei posti da coprire si dà priorità ai dipendenti provenienti da altre amministrazioni appartenenti alla stessa area funzionale e che presentano domanda di trasferimento.

Si estende l’attuale riserva del 15 per cento dei posti a concorso a chi ha svolto il servizio civile universale anche a chi ha svolto il servizio civile nazionale.

Vengono autorizzate poi nuove assunzioni presso il Ministero dell’Ambiente e l’Arera. Nuove misure anche per le Forze dell’ordine, in particolare polizia e vigili del fuoco.

Decreto PA: assegno di invalidità anche per i dipendenti pubblici

L’articolo 16 del decreto PA estende l’assegno ordinario di invalidità anche ai dipendenti pubblici. La novità però si applica solo al personale neo assunto.

In sostanza si chiude l’accesso alla pensione anticipata in caso di invalidità.

Il decreto infatti estende il meccanismo previsto finora solo per il privato, cioè quando l’invalidità permette di svolgere l’attività lavorativa è possibile restare e ricevere l’assegno di invalidità.

Via libera all’aumento del salario accessorio negli Enti locali

In fase di conversione in legge è stata data particolare attenzione agli enti locali, con l’obiettivo di ridurre la disparità di retribuzione tra i dipendenti degli Enti locali e quelli delle Funzioni centrali e ridurre la fuga di personale dall’amministrazione locale.

Nello specifico, si prevede l’aumento delle risorse per il salario accessorio dei dipendenti degli enti locali, adeguandolo a quelle dei dipendenti ministeriali.

Decreto PA: le altre novità

Il provvedimento prevede anche diverse altre novità a partire dal funzionamento degli enti locali. Come si legge nel comunicato, vengono riassegnate le risorse già stanziate e non utilizzate da quei comuni che hanno fatto domanda per accedere al contributo relativo alla spesa da sostenere per i Segretari comunali.

Inoltre, si introducono misure specifiche in materia di personale nei territori colpiti dal sisma del 2009 e del 2016 e per quelli dell’Emilia-Romagna, Marche e Toscana colpiti dalle alluvioni nel 2023.

Inoltre, il termine del 30 aprile per l’approvazione dei piani finanziari relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani, delle tariffe TARI e dei relativi regolamenti da parte dei Comuni viene prorogato al 30 giugno 2025.

Per quanto riguarda i trattamenti economici, il decreto autorizza la spesa di 2 milioni di euro per adeguare le retribuzioni del personale a contratto assunto all’estero. Prevista, poi, una graduale armonizzazione dei trattamenti economici accessori delle amministrazioni centrali.

Infine viene dato il via libera anche all’istituzione dell’Hub per l’Intelligenza Artificiale per lo Sviluppo Sostenibile.

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