Modello 730/2022, le modifiche che fanno scattare i controlli: dalla CU ai rimborsi sopra i 4.000 euro

Anna Maria D’Andrea - Modello 730

Modello 730/2022, dalla variazione dei dati della Certificazione Unica ai rimborsi IRPEF sopra i 4.000 euro: il provvedimento dell'Agenzia delle Entrate del 30 maggio definisce gli elementi di incoerenza che, in caso di modifiche alla precompilata, fanno scattare i controlli preventivi.

Modello 730/2022, le modifiche che fanno scattare i controlli: dalla CU ai rimborsi sopra i 4.000 euro

Dalla variazione dei dati della Certificazione Unica ai rimborsi IRPEF sopra i 4.000 euro: focus sulle modifiche al modello 730/2022 che fanno scattare i controlli preventivi.

A definire gli elementi di incoerenza relativi al modello 730 precompilato è il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate pubblicato il 30 maggio 2022, in vista dell’avvio della fase di modifica e invio della dichiarazione dei redditi online.

I controlli preventivi dell’Agenzia delle Entrate interesseranno i contribuenti per i quali le modifiche alla dichiarazione precompilata con esito a credito comporteranno variazioni per importi significativi al reddito o all’imposta.

A livello operativo, questo potrà portare al dilatarsi dei tempi per il riconoscimento del rimborso IRPEF, che sarà erogato entro il termine massimo di sei mesi dalla data di scadenza del modello 730/2022.

Modello 730/2022, le modifiche che fanno scattare i controlli: dalla CU ai rimborsi sopra i 4.000 euro

La definizione degli elementi di incoerenza che comportano controlli più dettagliati da parte dell’Agenzia delle Entrate è uno dei passaggi operativi che caratterizza ogni anno la stagione del modello 730 precompilato, e che incide direttamente sui tempi dei rimborsi IRPEF.

Il provvedimento pubblicato dall’Agenzia delle Entrate il 30 maggio 2022 individua quindi gli aspetti che verranno monitorati.

Gli elementi di incoerenza relativi al modello 730/2022 precompilato con esito a rimborso, presentato da contribuenti con modifiche che incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta, sono individuati nello scostamento per importi significativi dei dati risultanti:

  • nei modelli di versamento;
  • nelle certificazioni uniche;
  • nelle dichiarazioni dell’anno precedente;
  • nella presenza di altri elementi di significativa incoerenza rispetto ai dati inviati da enti esterni o a quelli esposti nelle certificazioni uniche.

Sarà altresì considerato elemento di incoerenza nelle dichiarazioni dei redditi modello 730/2022 con esito a rimborso la presenza di situazioni di rischio, individuate sulla base di irregolarità relative agli anni precedenti.

Ma la normativa di riferimento, contenuta all’articolo 5, comma 3-bis del decreto legislativo n. 175/2014, individua tra le dichiarazioni attenzionate anche quelle che comportano un rimborso di importo superiore a 4.000 euro.

Anche in tal caso possono infatti scattare i controlli preventivi dell’Agenzia delle Entrate, che dilatano i tempi per l’accredito dell’importo spettante.

Agenzia delle Entrate - provvedimento del 30 maggio 2022
Criteri per l’individuazione degli elementi di incoerenza delle dichiarazioni dei redditi modello 730/2022 con esito a rimborso finalizzati ai controlli preventivi - Articolo 5, comma 3-bis, del decreto legislativo 21 novembre 2014, n. 175

Più controlli sui rimborsi del modello 730/2022 ritardano i pagamenti: attesa fino a marzo 2023

Saranno effettuati in via automatizzata, o mediante verifica dei documenti giustificativi di spesa, i controlli preventivi dell’Agenzia delle Entrate sulle dichiarazioni dei redditi con elementi di incoerenza o che determinano un rimborso IRPEF superiore a 4.000 euro.

I tempi sono la “nota dolente” della procedura introdotta per ridurre il rischio di errori e frodi: i controlli potranno essere effettuati entro quattro mesi dalla scadenza per l’invio del modello 730/2022, ossia entro il mese di gennaio 2023.

In caso di presentazione tardiva della dichiarazione, i quattro mesi decorreranno dalla data di trasmissione.

Ancora più lunghi i tempi per il pagamento del rimborso IRPEF spettante a seguito dei controlli: l’Agenzia delle Entrate avrà a disposizione fino a sei mesi di tempo rispetto alla scadenza del 30 settembre 2022 ovvero dalla data di trasmissione, se successiva.

In sostanza, si potrà arrivare ad ultimo a marzo 2023, termine massimo entro il quale dovrà essere riconosciuto il rimborso spettante.

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