Scadenze fiscali dicembre 2019: ingorgo il 2, tra imposte, rottamazione e dichiarazioni

Anna Maria D’Andrea - Scadenze fiscali

Scadenze fiscali dicembre 2019: vero e proprio ingorgo di versamenti ed adempimenti lunedì 2, tra imposte, dichiarazione dei redditi, Lipe e rottamazione cartelle. Sarà soltanto il primo dei giorni da segnare in rosso sul calendario, seguito dalla scadenza IMU e TASI del 16 dicembre e dall'acconto IVA del 27. Ecco lo scadenzario completo giorno per giorno.

Scadenze fiscali dicembre 2019: ingorgo il 2, tra imposte, rottamazione e dichiarazioni

Le scadenze fiscali di dicembre 2019 si apriranno con un ingorgo di adempimenti.

Lunedì 2 è il termine per il versamento delle imposte sui redditi, della rata di rottamazione e saldo e stralcio delle cartelle, nonché quello dell’invio della dichiarazione Irpef, Ires, Irap così come delle comunicazioni IVA (Lipe terzo trimestre).

Se le scadenze del 2 dicembre 2019 sono quelle più temute, titolari di partita IVA e non dovranno fare i conti con ulteriori importanti adempimenti: il 16 dicembre è il termine per pagare la seconda rata IMU e TASI ed entro il 27 dicembre bisognerà poi versare l’acconto IVA.

Si presenta fitto di tasse, imposte ed adempimenti il mese di dicembre che, se nel sentire comune è quello delle festività natalizie, per il Fisco è invece il mese della “resa dei conti”.

Ad appesantire le scadenze fiscali di dicembre 2019 vi sono tutti gli adempimenti il cui termine originario è fissato al 30 novembre che, cadendo di sabato, sono rinviati al lunedì successivo.

Scadenze fiscali 2 dicembre 2019: termine versamento acconto imposte sui redditi (Irpef, Ires, Irap e non solo)

Ad aprire un mese fitto di adempimenti è la scadenza 2 dicembre 2019, che chiamerà alla cassa tutti i titolari di partita IVA tenuti a versare l’acconto delle imposte emerse dalla dichiarazione dei redditi.

La scadenza di lunedì 2 dicembre per il versamento Irpef, Ires, Irap e per tutte le imposte collegate alla dichiarazione dei redditi si caratterizza per un’importante novità: il Decreto Fiscale n. 124/2019 ha ridotto la rata dell’acconto di novembre, portandola al 50%.

La novità interesserà esclusivamente i titolari di partita IVA già interessati dalla proroga ISA, ovvero i contribuenti in regime forfettario, così come illustrato dall’Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 93/E del 12 novembre 2019.

Il ricalcolo dell’acconto si applicherà a tutte le imposte legate ai redditi, tra cui cedolare secca, IVIE e IVAFE.

Se in termini monetari saranno le partite IVA a monopolizzare la scena, è bene ricordare che la scadenza del 2 dicembre 2019 interesserà anche lavoratori dipendenti e pensionati.

Entro tale data sarà necessario effettuare il versamento della sesta o quinta rata di saldo e primo acconto Irpef e relative addizionali nonché della cedolare secca sugli affitti.

Scadenze fiscali 2 dicembre 2019: termine invio dichiarazione dei redditi

Strettamente collegato alla scadenza delle imposte è anche il termine di invio della dichiarazione dei redditi.

La scadenza del modello Redditi è stata rinviata dal 30 settembre al 30 novembre dal Decreto Crescita, giorno che nel 2019 cade di sabato e che porta ad un ulteriore rinvio del termine di trasmissione, fissato al 2 dicembre.

La nuova scadenza per l’invio non è l’unica novità per i titolari di partita IVA che, nel 2019, hanno dovuto fronteggiare le problematiche legate all’introduzione degli ISA.

Il 2 dicembre rappresenterà quindi la data di chiusura di un anno intenso e particolarmente problematico per quel che riguarda la predisposizione e trasmissione della dichiarazione dei redditi.

Si ricorda che il modello Redditi potrà essere utilizzato anche da lavoratori dipendenti e pensionati che hanno omesso l’invio del 730 e, parimenti, si potrà utilizzare per correggere errori commessi nella precompilata.

Scadenze fiscali 2 dicembre 2019: prima rata rottamazione e saldo e stralcio cartelle

Il mese di dicembre vedrà impegnati anche i contribuenti che hanno aderito alla pace fiscale: entro lunedì 2 dicembre bisognerà pagare la prima rata di rottamazione ter e saldo e stralcio delle cartelle.

In un’unica giornata si troveranno a dover pagare la prima rata della rottamazione ter delle cartelle ovvero del saldo e stralcio circa 1,8 milioni di contribuenti che hanno presentato domanda all’Agenzia Entrate Riscossione, considerando sia quelle inviate entro il 30 aprile che entro il 31 luglio.

La scadenza del 2 dicembre 2019 ospiterà anche i “ritardatari” che, entro lo scorso 31 luglio, non hanno pagato la prima rata della rottamazione ter, decadendo dai benefici della pace fiscale. Un’ultima chance, concessa dal Decreto Fiscale 2020.

Rottamazione e saldo e stralcio camminano lungo binari paralleli, e la scadenza del 2 dicembre 2019 accomuna ambedue le misure.

PACE FISCALE - Tutte le rate da pagare entro il 2 dicembre 2019
Prima rata saldo e stralcio cartelle (35%)
Prima rata rottamazione ter (domanda presentata entro 31 luglio 2019)
Prima rata rottamazione ter per i ripescati dal DL Fiscale 2020 che non hanno pagato entro il 31 luglio 2019

Si ricorda che per via del termine di tolleranza di 5 giorni, saranno ritenuti validi anche i versamenti effettuati oltre il 2 dicembre ma entro la scadenza di lunedì 9.

Scadenze fiscali 2 dicembre 2019: invio Lipe terzo trimestre 2019

Il 2 dicembre 2019 sarà anche la scadenza per l’invio delle Lipe - comunicazione delle liquidazioni IVA periodiche - relative al terzo trimestre del 2019.

L’invio dovrà essere effettuato come di consueto in modalità telematica, utilizzando il modello “Comunicazione liquidazioni periodiche IVA” dell’Agenzia delle Entrate. Per tutte le istruzioni in merito si rimanda all’articolo dedicato.

Si tratterà dell’ultima scadenza obbligatoria per le Lipe: l’invio della comunicazione dei dati delle liquidazioni IVA del quarto trimestre 2019 potrà essere effettuato inviando i relativi dati con la dichiarazione IVA anticipata alla fine di febbraio 2020.

Scadenze fiscali 16 dicembre 2019: saldo Imu e Tasi

Dicembre non è solo il mese delle imposte sui redditi e delle comunicazioni obbligatorie per le partite IVA, ma anche quello delle tasse sulla casa.

Tra le scadenze caratterizzanti del mese di dicembre 2019 vi è, come ogni anno, l’appuntamento con il saldo di IMU e TASI. Il termine per il pagamento della seconda rata delle due imposte è fissato al 16 dicembre 2019.

Anche per il 2019 l’IMU e la TASI non sono dovute sull’abitazione principale, salvo che la prima casa rientri tra gli immobili di lusso.

Al saldo in scadenza il 16 dicembre 2019 si somma l’eventuale conguaglio, frutto dell’eliminazione del blocco delle aliquote disposto dalla scorsa Legge di Bilancio.

Si ricorda di controllare le delibere dei Comuni per prendere visione di variazioni di aliquote, riduzioni o esenzioni.

I lettori possono consultare ulteriori approfondimenti accedendo alle sezioni dedicate a Imu e Tasi.

Scadenze fiscali 16 dicembre 2019: adempimenti periodici sostituti d’imposta

È fissata al 16 dicembre 2019 la scadenza degli adempimenti periodici Irpef, Inps e IVA per i contribuenti titolari di partita IVA e per i sostituti d’imposta.

Per quanto riguarda gli adempimenti IRPEF, la scadenza riguarda il versamento delle ritenute alla fonte a titolo d’acconto operate dai sostituti d’imposta su:

  • redditi di lavoro dipendente e assimilati corrisposti nel mese precedente. Oltre alle ritenute il sostituto d’imposta deve versare anche le addizionali comunali e regionali;
  • redditi di lavoro autonomo corrisposti nel mese precedente, provvigioni per rapporti di commissione, di agenzia, di mediazione e di rappresentanza corrisposte nel mese precedente. Il codice tributo da utilizzare in questo caso è 1040 con periodo di competenza 11/2019.

Nello stesso modello F24 è possibile pagare anche i contributi INPS dovuti dal datore di lavoro sulle retribuzioni corrisposte nel mese precedente.

Inoltre, entro il prossimo 16 dicembre 2019 i contribuenti con liquidazione IVA mensile dovranno effettuare il versamento dell’imposta dovuta per novembre 2019. Il pagamento dovrà essere effettuato con modello F24 e codice tributo 6011 nella sezione erario.

Scadenze fiscali 27 dicembre 2019: acconto IVA

Tra le scadenze fiscali di dicembre ci sarà anche quella dell’acconto IVA, fissata a giovedì 27.

Professionisti e imprese dovranno effettuare entro il termine del 27 dicembre 2019 il versamento dell’acconto IVA, che potrà essere essere calcolato con tre diversi metodi:

  • metodo storico: l’acconto Iva è pari all’88% dell’Iva versata per il mese o trimestre dell’anno precedente;
  • metodo previsionale: calcolo acconto Iva in base ad una previsione delle operazioni effettuate nell’ultima parte del 2019, mese o trimestre sulla base del tipo di contribuente. Anche in questo caso bisognerà versare l’88% dell’imposta dovuta;
  • metodo analitico: il calcolo si basa sulle operazioni effettuate entro il 20 dicembre 2019 e l’acconto è pari al 100% dell’importo derivante dalla liquidazione che tiene conto dell’Iva relativa alle seguenti operazioni:
  1. operazioni annotate nel registro delle fatture emesse (o dei corrispettivi) dal 1° dicembre al 20 dicembre (se si tratta di contribuenti mensili) o dal 1° ottobre al 20 dicembre (se si tratta di contribuenti trimestrali);
  2. operazioni effettuate, ma non ancora registrate o fatturate, dal 1° novembre al 20 dicembre;
  3. operazioni annotate nel registro delle fatture degli acquisti dal 1° dicembre al 20 dicembre (se si tratta di contribuenti mensili) o dal 1° ottobre al 20 dicembre (se si tratta di contribuenti trimestrali).

Un caso particolare riguarda il contribuente che nel 2018 aveva periodicità di versamento IVA mensile e che nel 2019 diventa contribuente trimestrale: la modalità di calcolo dell’acconto è stata oggetto di un approfondimento appositamente dedicato.

Scadenze fiscali 27 dicembre 2019: invio modello Intrastat

Entro la scadenza del 27 dicembre 2019, gli operatori intracomunitari con obbligo mensile dovranno effettuare l’invio degli elenchi Intrastat.

Nel dettaglio, la scadenza riguarda la trasmissione degli elenchi riepilogativi delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi rese nel mese precedente nei confronti di soggetti UE.

Gli elenchi Intrastat possono essere presentati esclusivamente in via telematica all’Agenzia delle Dogane mediante il Servizio Telematico Doganale E.D.I. (Electronic Data Interchange) oppure all’Agenzia delle Entrate sempre mediante invio telematico.

Scadenze fiscali 30 dicembre 2019: Irpef, Irap, cedolare secca per gli eredi

In chiusura del mese si segnala la scadenza del 30 dicembre 2019, termine di versamento delle imposte sui redditi dovute a titolo di saldo dagli eredi di soggetti deceduti dopo il 28 febbraio 2019 e che presentano la dichiarazione dei redditi per conto del de cuius.

La scadenza riguarda sia l’Irpef che Irap, Ires, IVA, imposte sostitutive e cedolare secca dovute dagli eredi.

All’interno dello scadenzario di dicembre dell’Agenzia delle Entrate sono riportati ulteriori dettagli in merito, tra cui i codici tributo da utilizzare per il versamento delle imposte.

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