Come funziona l’anticipo Naspi nel 2019?

Rosy D’Elia - Leggi e prassi

Come funziona l'anticipo Naspi nel 2019? Una carrellata utile per chi decide di richiedere la somma residua dell'indennità di disoccupazione in un'unica soluzione: requisiti, istruzioni e calcolo dell'importo a cui si ha diritto.

Come funziona l'anticipo Naspi nel 2019?

Come funziona l’anticipo Naspi nel 2019? La Naspi, Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, è una indennità mensile di disoccupazione erogata, su richiesta, a chi ha perso il lavoro.

I requisiti da rispettare per ottenere l’anticipo, le istruzioni per presentare domanda, le indicazioni per calcolare l’importo a cui si ha diritto.

Per chi beneficia del sussidio e intende avviare un’attività di lavoro autonomo o un’impresa individuale, o ancora ha intenzione di sottoscrivere una quota di capitale sociale di una cooperativa, c’è la possibilità di richiedere la liquidazione anticipata in un’unica soluzione dell’importo complessivo che gli spetta.

Come funziona l’anticipo Naspi nel 2019 e chi può richiederlo?

L’anticipo Naspi 2019, indennità di disoccupazione, è destinato ai lavoratori che sono stati licenziati e che hanno uno dei seguenti programmi futuri:

  • avviare un’attività lavorativa autonoma;
  • avviare un’impresa individuale;
  • sottoscrivere una quota di capitale sociale di una cooperativa con rapporto mutualistico di attività lavorativa da parte del socio;
  • sviluppare a tempo pieno e in modo autonomo l’attività autonoma già iniziata durante il rapporto di lavoro dipendente che, essendo cessato, ha dato diritto all’indennità di disoccupazione.

Se il cittadino instaura un rapporto di lavoro subordinato prima della scadenza del periodo all’interno del quale avrebbe percepito mensilmente l’indennità, deve restituire l’anticipo Naspi.

Non vale la stessa regola in caso di contratto di collaborazione perché non si tratta di rapporto di lavoro subordinato. A chiarirlo è l’INPS con il messaggio numero 4658 del 13 dicembre 2019.

INPS - Messaggio numero 4658 del 13 dicembre 2019
Indennità di disoccupazione NASpI in forma anticipata e rioccupazione con contratto di collaborazione.

Questa regola non vale per il rapporto di lavoro che deriva dalla sottoscrizione di una quota di capitale sociale di una cooperativa.

Come funziona l’anticipo Naspi nel 2019 e quanto spetta?

Per stabilire quanto spetta al beneficiario, è necessario innanzitutto considerare l’importo dell’indennità mensile NASpI a cui si ha diritto e che non è stato ancora percepito. La somma viene liquidata in un’unica soluzione.

Inoltre bisogna sottolineare che sull’importo erogato bisogna considerare la trattenuta IRPEF, come stabilito dalla normativa vigente.

Nel caso in cui chi percepisce la Naspi sia beneficiario dell’indennità in misura ridotta, pari all’80% del reddito presunto che deriva da attività di lavoro autonomo per effetto di precedente opzione per il cumulo fra quest’ultimo reddito e la prestazione NASpI, la prestazione anticipata viene calcolata considerando l’importo residuo da corrispondere senza l’applicazione della riduzione.

Anticipo Naspi nel 2019: le istruzioni per presentare domanda

Chi intende beneficiare dell’anticipo Naspi nel 2019 deve presentare la domanda entro 30 giorni dall’inizio dell’attività autonoma, dell’impresa individuale o dalla sottoscrizione di una quota di capitale sociale di una cooperativa.

Tutti coloro che avevano avviato un’attività già durante un rapporto di lavoro dipendente, ormai terminato, per richiedere l’anticipazione hanno 30 giorni di tempo dopo aver presentato la domanda di indennità di disoccupazione.

Le richieste di anticipo Naspi devono essere presentate all’INPS tramite il servizio online dedicato, accedendo al portale con le proprie credenziali o scegliendo una delle due alternative:

  • Contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile;
  • enti di patronato e intermediari dell’Istituto.

Per richiedere l’anticipo Naspi, oltre alla compilazione del modulo online, è necessario presentare la documentazione per dimostrare di aver avviato un’attività autonoma.

Se l’attività richiede una specifica autorizzazione o iscrizioni ad albi professionali o di categoria, è necessario indicare anche gli estremi del rilascio.

Per quanto riguarda le attività di lavoro associato in cooperativa è necessario dichiarare l’avvenuta iscrizione nel registro delle imprese della Camera di commercio competente per territorio e nell’Albo nazionale delle società cooperative gestito dalle Camere di commercio.

E inoltre bisogna avere cura di comunicare la data della sottoscrizione della o delle quote di capitale sociale della cooperativa.

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