Contributi INPS coltivatori diretti, coloni, mezzadri e IAP 2023: importi e scadenze

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Arrivano le istruzioni per il pagamento dei contributi INPS dovuti per il 2023 da coltivatori diretti, coloni, mezzadri e IAP. Il reddito medio convenzionale giornaliero è fissato a 61,98 euro, la prima scadenza per il versamento è il 17 luglio

Contributi INPS coltivatori diretti, coloni, mezzadri e IAP 2023: importi e scadenze

La prima scadenza per il pagamento dei contributi INPS da parte di coltivatori diretti, coloni, mezzadri e IAP è fissata al 17 luglio 2023.

L’INPS ha fornito indicazioni per il calcolo e istruzioni nella circolare pubblicata il 4 luglio.

Come stabilito dal Ministero del Lavoro, il reddito medio convenzionale giornaliero è pari a 61,98 euro. Ai contributi IVS bisogna applicare l’aliquota del 24 per cento, a cui si aggiunge il contributo addizionale di 0,69 euro per massimo 156 giornate di attività l’anno.

I contributi di maternità e assicurazione INAIL sono fissati rispettivamente a 7,49 euro e 768,50 euro (532,18 euro per i territori montani e le zone svantaggiate).

Contributi INPS coltivatori diretti, coloni, mezzadri e IAP 2023: importi e scadenze

L’INPS con la circolare n. 59, pubblicata sul sito il 4 luglio 2023, comunica gli importi dei contributi agricoli obbligatori dovuti nel 2023 da:

  • coltivatori diretti;
  • coloni;
  • mezzadri;
  • imprenditori agricoli professionali (IAP).

Si tratta, nello specifico, dei contributi IVS, di maternità e per l’assicurazione INAIL.

L’importo della contribuzione IVS dovuta da queste categorie di lavoratori si calcola applicando le aliquote di finanziamento al reddito convenzionale, il quale viene individuato in base alla classificazione nelle quattro fasce di reddito agrario indicate nella Tabella D, allegata alla legge n. 233/1990 e riportata di seguito.

Fasce di reddito agrarioL. n. 233/90Dlgs n. 146/97Coefficiente di moltiplicazione per il reddito medio convenzionale
1 da 0 a 361,51 euro da 0 a 232,40 euro 156
2 da 361,52 euro a 1.549,37 euro da 232,41 euro a 1.032,91 euro 208
3 da 1.549,38 euro a 3.615,19 euro da 1.032,92 euro a 2.324,05 euro 260
4 oltre 3.615,20 euro oltre 2.324,06 euro 312

Per ogni fascia, il reddito convenzionale si determina moltiplicando il reddito medio convenzionale giornaliero per il numero di giornate indicate nella tabella. Il valore delle retribuzioni medie giornaliere per il 2023 è stato determinato lo scorso 21 giugno dal decreto n. 532 del Ministero del Lavoro ed è pari a 61,98 euro.

Le aliquote che si applicano a coltivatori diretti, coloni, mezzadri e IAP sono fissate al 24 per cento, senza distinzioni di luogo o di età. Inoltre, come ricorda l’INPS, comprendono anche il contributo addizionale del 2 per cento, previsto dall’articolo 12, comma 4, della legge n. 233/1990.

Al risultato di tale calcolo si somma, poi, il contributo addizionale per ogni giornata di iscrizione nella gestione speciale che per il 2023 è pari a 0,69 euro, calcolato nel limite massimo di 156 giornate annue per ciascuna unità attiva.

L’INPS sottolinea che anche per l’anno in corso tutti i lavoratori autonomi con più di 65 anni di età, pensionati e in possesso dei requisiti, possono richiedere la riduzione dei contributi del 50 per cento.

INPS - Circolare n. 59 del 4 luglio 2023
Coltivatori diretti, coloni, mezzadri e imprenditori agricoli professionali: contributi obbligatori dovuti per l’anno 2023

Contributi INPS coltivatori diretti, coloni, mezzadri e IAP 2023: maternità e assicurazione INAIL

Anche per il 2023 restano invariati i contributi dovuti da coltivatori diretti, coloni, mezzadri e IAP a copertura delle spese per le prestazioni di maternità e per l’assicurazione INAIL contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.

Il contributo annuale per la maternità è fissato a 7,49 euro ed è dovuto da ogni unità iscritta alla Gestione dei coltivatori diretti, coloni e mezzadri. Quello dovuto per l’assicurazione INAIL, invece, resta quello di 768,50 euro, un importo che scende a 532,18 euro per i territori montani e le zone svantaggiate (individuati rispettivamente all’articolo 9 del DPR n. 601/1973 e all’articolo 15 della legge n. 984/1977).

La riduzione dei premi e contributi per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali è stata fissata al 15,17 per cento, come previsto dal decreto del 20 settembre 2022 del Ministero del Lavoro e di quello dell’Economia.

ContributoValore
Aliquota assicurazione IVS 24 per cento
Contributo addizionale IVS giornaliero (art.17, comma 1, Legge n. 160/1975) 0,69 euro
Contributo annuo trattamenti di maternità 7,49 euro
Assicurazione INAIL 768,50 euro (532,18 euro per territori montani e zone svantaggiate)

Contributi INPS coltivatori diretti, coloni, mezzadri e IAP 2023: date di scadenza e pagamento

L’INPS nella circolare n. 59 fornisce anche le istruzioni per procedere al pagamento e i termini da rispettare.

Coltivatori diretti, coloni, mezzadri e imprenditori agricoli professionali sono tenuti al versamento dei contributi in 4 rate con scadenza:

  • 17 luglio 2023 (in quanto il 16 luglio, termine ordinario di scadenza, cade di domenica);
  • 18 settembre 2023;
  • 16 novembre 2023;
  • 16 gennaio 2024.

Per procedere al pagamento i contribuenti dovranno utilizzare il modello F24. Le indicazioni da seguire per effettuare il versamento saranno disponibili nel “Cassetto previdenziale per agricoltori autonomi”.

Le tabelle con le aliquote in vigore per il 2023 e gli importi della contribuzione da versare per le singole categorie interessate sono disponibili in allegato alla circolare dell’INPS e nel box sottostante.

INPS - Circolare n. 59 del 4 luglio 2023 - Allegato 1
Tabelle con le aliquote in vigore per il 2023 e gli importi della contribuzione da versare per le categorie interessate.

Infine, l’INPS specifica che con una successiva circolare fornirà i dettagli e le istruzioni operative riguardo l’esonero dal versamento dei contributi previsto in favore dei coltivatori diretti e IAP con meno di 40 anni che si iscrivono alla previdenza agricola tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2023.

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