Entro la scadenza del 30 novembre deve essere inviata la dichiarazione dei redditi con modello Redditi Persone Fisiche 2023.
Il termine per l’invio telematico interessa le partite IVA ma anche i contribuenti che non hanno provveduto all’invio del modello 730 entro lo scorso 2 ottobre.
A fine mese è in calendario anche il versamento del saldo e del primo acconto delle imposte sui redditi 2023, per i contribuenti titolari di partita IVA che dichiarano ricavi non superiori a 170.000 euro.
Il modello e le istruzioni per la compilazione sono scaricabili dal sito dell’Agenzia delle Entrate. Il punto sulle novità del nuovo dichiarativo.
Entro la scadenza del 30 novembre 2023 la dichiarazione dei redditi con modello Redditi Persone fisiche dovrà essere inviata per via telematica all’Agenzia delle Entrate.
Le partite IVA e i contribuenti che non hanno provveduto all’invio del modello 730 entro il termine del 30 settembre dovranno utilizzare il modello approvato con il provvedimento del 28 febbraio scorso.
Le versioni definitive dei dichiarativi sono scaricabili dal portale istituzionale.
La versione cartacea del Modello Redditi PF 2023 poteva essere presentata tramite ufficio postale dal 2 maggio al 30 giugno scorso. Il termine per l’invio telematico all’Agenzia delle Entrate è invece fissato alla fine del mese.
La presentazione può essere effettuata direttamente dal contribuente o tramite intermediario abilitato.
Il nuovo modello presenta diverse novità, relative all’anno di imposta 2022, tra le quali la rimodulazione delle aliquote IRPEF e delle detrazioni da lavoro dipendente e altre novità.
Nel modello vengono inoltre confermate le agevolazioni edilizie: superbonus, sismabonus ed ecobonus.
Prima di addentrarci sui cambiamenti del dichiarativo, di seguito i fascicoli del modello, scaricabili dal sito dell’Agenzia delle Entrate, dopo l’approvazione dell’apposito provvedimento:
Agenzia delle Entrate - Modello Redditi PF 2023, Fascicolo 1
Modello Redditi PF 2023, Fascicolo 1.
Agenzia delle Entrate - Istruzioni Modello Redditi PF 2023, Fascicolo 1
Istruzioni Modello Redditi PF 2023, Fascicolo 1.
Agenzia delle Entrate - Modello Redditi PF 2023, Fascicolo 2
Modello Redditi PF 2023, Fascicolo 2.
Agenzia delle Entrate - Istruzioni Modello Redditi PF 2023, Fascicolo 3
Istruzioni Modello Redditi PF 2023, Fascicolo 3.
Agenzia delle Entrate - Istruzioni Modello Redditi PF 2023, Fascicolo 3
Istruzioni Modello Redditi PF 2023, Fascicolo 3.
Agenzia delle Entrate - Istruzioni Modello Redditi PF 2023, Fascicolo 3
Istruzioni Modello Redditi PF 2023, Fascicolo 3.
Nelle istruzioni per la compilazione del modello vengono indicati i soggetti che devono presentare la dichiarazione dei redditi con Modello Redditi PF 2023.
I contribuenti che dovranno utilizzare tale dichiarativo sono:
Devono utilizzare tale modello anche i soggetti obbligati alla tenuta delle scritture contabili, ovvero i titolari di partita IVA, anche se non hanno conseguito redditi.
Anche i contribuenti che possono utilizzare il modello 730/2023, possono scegliere di utilizzare il modello Redditi PF.
Come anticipato, la scadenza per la dichiarazione è fissata al 30 novembre, per l’invio telematico. Nel caso in cui i contribuenti scelgano di presentare la dichiarazione in forma cartacea tramite ufficio postale, la stessa dovrà essere presentata entro il 30 giugno 2023.
Tale data è importante anche per il versamento delle imposte sui redditi: entro il termine si deve corrispondere il saldo e prima rata di acconto di IRPEF, IRES, IRAP e imposte sostitutive.
La seconda rata coincide con la scadenza per l’invio telematico del modello, ovvero il 30 novembre 2023.
Novità a riguardo sono state introdotte con il Decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2024, che ha rinviato il versamento della seconda rata dell’acconto per i contribuenti con redditi fino a 170.000 euro.
Sono diverse le novità che trovano spazio nella dichiarazione dei redditi 2023, relativa all’anno d’imposta 2022.
Tra queste la rimodulazione degli scaglioni di redditi dell’IRPEF e le detrazioni per i redditi di lavoro dipendente, pensione e per i redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente.
Viene inoltre modificato il prospetto della dichiarazione “Familiari a carico” dal momento che da marzo 2022 ha debuttato l’assegno unico universale per i figli fino a 20 anni di età, modificando le detrazioni relative alla famiglia.
Novità anche per i nuovi bonus inseriti, tra questi:
Il nuovo modello si arricchisce anche del credito d’imposta per le erogazioni liberali alle fondazioni ITS Academy, ovvero gli istituti di formazione professionale.
Il bonus è riconosciuto nella misura del 30 per cento delle somme erogate e arriva al 60 per cento se le donazioni sono indirizzate a fondazioni che operano in territori con tasso di disoccupazione superiore alla media nazionale.
Confermate anche le agevolazioni edilizie, in particolare il superbonus, sismabonus ed ecobonus.