Modello 730 precompilato 2024, si scaldano i motori. Il Fisco punta sui servizi online

Anna Maria D’Andrea - Modello 730

Scaduto il termine di invio delle CU 2024, è atteso il lancio del modello 730 precompilato. L’Agenzia delle Entrate punta tutto sulla dichiarazione dei redditi online per lo sviluppo dei propri servizi e da quest’anno le novità interesseranno anche i titolari di partita IVA. Il focus sulle notizie della settimana

Modello 730 precompilato 2024, si scaldano i motori. Il Fisco punta sui servizi online

Verso l’avvio della stagione del modello 730 precompilato.

Dopo la scadenza del 18 marzo relativa all’invio delle CU 2024, i dati trasmessi dai sostituti d’imposta saranno lavorati dall’Agenzia delle Entrate per la predisposizione della dichiarazione dei redditi precompilata, con le novità previste a decorrere da quest’anno anche per le partite IVA.

Il sistema delle precompilata resta uno dei punti forti del Fisco: questo uno degli aspetti evidenziati dal PIAO, il Piano Integrato di Attività e Organizzazione pubblicato dall’Agenzia delle Entrate.

Dall’implementazione delle dichiarazioni online, alla previsione di controlli fiscali preventivi anche mediante un massiccio invio di lettere di compliance, l’Agenzia punta tutto sulla digitalizzazione dei propri servizi nel prossimo triennio.

Non solo Fisco. La settimana che si avvia a conclusione ha segnato anche l’avvio delle domande per l’accesso al bonus psicologo, così come è approdato definitivamente in Gazzetta Ufficiale il decreto che istituisce il nuovo assegno di 850 euro per gli anziani non autosufficienti.

Con IF WEEK il punto delle principali notizie della settimana dal 18 al 24 marzo.

Modello 730 precompilato 2024, atteso il lancio della dichiarazione dei redditi online dopo la scadenza delle CU

La Certificazione Unica è uno dei documenti dai quali l’Agenzia delle Entrate attinge i dati necessari per la predisposizione del modello 730 precompilato e, a partire da quest’anno, anche in relazione al modello Redditi PF che sarà predisposto in favore dei titolari di redditi da lavoro autonomo.

La scadenza del 18 marzo, seguita dalla coda dei cinque giorni successivi per la correzione dei dati senza l’applicazione di sanzioni, inaugura quindi a tutti gli effetti i lavori del Fisco per la predisposizione della dichiarazione dei redditi online.

Il quadro complessivo dei dati che confluiranno nella dichiarazione precompilata si avrà dopo il 4 aprile, scadenza per l’invio dei dati delle spese di ristrutturazione sostenute in condominio nel corso del 2023, così come delle erogazioni liberali e per le comunicazioni di cessione del credito.

Appuntamenti che precedono quindi la messa a disposizione della precompilata, che sia sul fronte del modello 730 che del nuovo Redditi PF predisposto dal Fisco sarà disponibile a partire dal 30 aprile.

Ci sarà tempo fino al 30 settembre per inviare il modello 730 precompilato, mentre per il modello Redditi la trasmissione potrà avvenire entro il 15 ottobre, data che interesserà in ogni caso anche dipendenti e pensionati che sceglieranno di non avvalersi della dichiarazione semplificata.

L’Agenzia delle Entrate punta sui servizi online: dalle precompilate ai controlli fiscali potenziati

La dichiarazione dei redditi precompilata è uno dei servizi messi a disposizione dei contribuenti da parte del Fisco che sarà preso in esame per valutare la performance dell’Agenzia delle Entrate nel prossimo triennio.

Sono circa 21 milioni i dipendenti e i pensionati nei confronti dei quali viene messo annualmente a disposizione il modello 730 precompilato, ai quali a partire da quest’anno si affiancheranno le persone fisiche titolari di partita IVA che potranno avvalersi del modello Redditi precompilato.

Nel 2023 oltre 4,8 milioni di contribuenti hanno utilizzato e presentato la dichiarazione precompilata direttamente senza l’ausilio di intermediari (di cui 4,5 milioni di modelli 730 e poco più di 0,3 milioni di modelli redditi persone fisiche). Questo l’ultimo dato fornito dall’Agenzia delle Entrate e contenuto nel PIAO pubblicato il 19 marzo.

Tra i servizi online attualmente disponibili, il documento evidenzia come la dichiarazione predisposta con i dati a disposizione dell’Amministrazione Finanziaria sia lo “strumento di maggiore efficacia” messo a disposizione dei contribuenti, che pertanto sarà oggetto di costanti miglioramenti ed estensioni.

Sui servizi digitali sono in cantiere anche ulteriori novità: si va verso l’evoluzione del concetto di sportello fisico a quello di sportello digitale, accessibile ai cittadini mediante diversi canali. Tra le innovazioni attese vi è inoltre la possibilità peri neo-genitori di richiedere il codice fiscale dei neonati online, tramite un’apposita sezione del sito dell’Agenzia delle Entrate.

Al centro del PIAO anche il potenziamento dei controlli fiscali: se ne prevedono 320.000 per ciascun anno dal 2024 al 2026, in parallelo all’incremento a 3 milioni delle lettere di compliance trasmesse ai contribuenti quale invito all’adempimento spontaneo.

Bonus psicologo 2024, boom di domande

La settimana che si avvia alla conclusione non ha visto protagonista solo il Fisco, ma anche tematiche legate al mondo previdenziale e assistenziale.

Tra le notizie centrali l’avvio della fase di presentazione delle domande per il bonus psicologo 2024, partita il 18 marzo. Un vero e proprio click day che solo nella prima giornata ha fatto registrare un totale di 175.000 richieste di accesso al contributo fino a 1.500 euro.

Il servizio per fare domanda è attivo sul sito INPS ed è accessibile con le consuete modalità: SPID, CIE e CNS sono le chiavi d’accesso al portale, in parallelo alla possibilità di fare richiesta mediante il contact center.

Sono solo due i requisiti necessari per poter procedere con la domanda:

  • avere la residenza in Italia;
  • avere un valore ISEE in corso di validità, ordinario o corrente, non superiore a 50.000 euro.

Il contributo sarà riconosciuto sulla base dell’ISEE, secondo i seguenti parametri:

  • ISEE fino a 15.000 euro: 1.500 euro;
  • ISEE tra 15.000 euro e 30.000 euro: 1.000 euro;
  • ISEE tra 30.000 euro e 50.000 euro: 500 euro.

A parità di ISEE si terrà conto dell’ordine cronologico di presentazione delle domande, che potranno essere inviate fino alla scadenza del 31 maggio ma per le quali il tempismo di invio risulta quindi rilevante ai fini della predisposizione della graduatoria.

Un bonus quindi di ampia portata ma per il quale sarà necessario procedere per tempo e trasmettere la richiesta il prima possibile, pena il rischio di non entrare in graduatoria e quindi non poter fruire del beneficio.

Dal 2025 l’assegno di assistenza per gli anziani non autosufficienti

Ancora sul fronte delle misure assistenziali, è definitivo l’avvio dal 2025 dell’assegno di cura per gli anziani non autosufficienti.

Il decreto legislativo n. 29, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 65 del 18 marzo 2024, attua quanto disposto dalla legge delega n. 33/2023 che prevede il cosiddetto patto per la terza età.

Tra le novità più di rilievo figura l’avvio del bonus per gli anziani non autosufficienti a sostegno delle spese contrattuali per l’assunzione di badanti e per quelle di cura e assistenza.

L’assegno sarà erogato in via sperimentale per il biennio 2025/2026 e avrà un valore di 850 euro mensili, che si andrà a sommare all’importo dell’assegno di accompagnamento, per un totale di 1.380 euro mensili.

La prestazione è dedicata agli anziani non autosufficienti con almeno 80 anni d’età e un ISEE socio-sanitario non superiore a 6.000 euro.

Uno o più decreti definiranno entro i 90 giorni successivi alla pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale le modalità attuative e operative della prestazione universale, tra cui le modalità di domanda all’INPS.

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