Bonus anziani: in arrivo l’assegno universale da 850 euro al mese

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Dal prossimo anno gli anziani non autosufficienti potranno beneficiare della nuova prestazione universale. L'assegno avrà un valore di 850 euro e sarà erogato insieme all'accompagnamento

Bonus anziani: in arrivo l'assegno universale da 850 euro al mese

Il bonus per gli anziani non autosufficienti è la nuova prestazione universale concessa a sostegno delle spese contrattuali per l’assunzione di badanti e per quelle di cura e assistenza.

L’assegno sarà erogato in via sperimentale per il biennio 2025/2026 e avrà un valore di 850 euro mensili, che si andrà a sommare all’importo dell’assegno di accompagnamento, per un totale di 1.380 euro mensili.

A prevedere la novità è il decreto attuativo della legge delega con la riforma delle politiche relative all’assistenza alle persone anziane, pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

La prestazione è dedicata agli anziani non autosufficienti con almeno 80 anni d’età e un ISEE socio sanitario non superiore a 6.000 euro.

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Bonus anziani: in arrivo l’assegno universale da 850 euro al mese

Il decreto legislativo n. 29, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 65 del 18 marzo 2024, attua quanto disposto dalla legge delega n. 33/2023 che prevede il cosiddetto patto per la terza età.

Si tratta dell’attesa riforma delle politiche relative all’assistenza alle persone anziane.

Tra le novità trova spazio anche la nuova prestazione universale finalizzata al sostegno economico delle persone anziane non autosufficienti: l’assegno di assistenza.

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La prestazione è subordinata allo specifico bisogno assistenziale e si pone l’obiettivo di potenziare le prestazioni per il sostegno della domiciliarità e dell’autonomia personale.

Si tratta nello specifico di un assegno del valore di 850 euro mensili erogato a copertura delle spese contrattuali per l’assunzione di badanti o per quelle di cura e assistenza alla persona.

Tale importo si aggiunge a quello dell’assegno di accompagnamento che, dunque, dagli attuali 531,76 euro può arrivare fino a 1.380 euro. La prestazione universale è esente da imposizione fiscale e non è soggetta a pignoramento.

L’assegno sarà introdotto in via sperimentale per il biennio 2025/2026, per una dotazione finanziaria di 250 milioni di euro ciascuno. Uno o più decreti definiranno entro i prossimi 90 giorni le modalità attuative e operative della prestazione universale, tra cui le modalità di domanda all’INPS.

Bonus anziani: a chi spetta il nuovo assegno universale da 850 euro

Come detto, il nuovo assegno universale previsto nell’ambito del patto per la terza età è dedicato alle persone anziane non autosufficienti.

Secondo quanto specificato all’articolo 35 del Dlgs n. 29/2024, la prestazione può essere richiesta dagli anziani non autosufficienti, in possesso di specifici requisiti:

  • almeno 80 anni d’età;
  • un valore ISEE sociosanitario non superiore a 6.000 euro;
  • ricevere l’indennità di accompagnamento o avere i requisiti per ottenerla;
  • un livello di bisogno assistenziale gravissimo.

Come specificato ai commi 2 e 3 dell’articolo 34, ad individuare lo stato di bisogno assistenziale di livello gravissimo delle persone anziane sarà l’INPS, sulla base delle informazioni sanitarie a disposizione nei propri archivi e delle indicazioni fornite dall’apposita commissione, che dovrà essere nominata entro i prossimi 60 giorni con apposito decreto del Ministero del Lavoro.

Ad ogni modo, restano fermi i diritti e le prestazioni già assicurate alle persone anziane, anche non autosufficienti dalla legislazione vigente.

Per tutti gli altri dettagli si rimanda al testo integrale del Dlgs n. 29/2024.

Decreto legislativo n. 29 del 15 marzo 2024
Disposizioni in materia di politiche in favore delle persone anziane, in attuazione della delega di cui agli articoli 3, 4 e 5 della legge 23 marzo 2023, n. 33.

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