Le spese mediche e sanitarie inserite nel modello 730/2024, anche se sostenute all'estero, danno diritto a uno sconto IRPEF. La detrazione del 19 per cento spetta in presenza di alcune regole ed eccezioni: dal pagamento in contanti ai documenti da conservare, una panoramica
Inserendo nel modello 730/2024 le spese mediche e sanitarie dello scorso anno si ottiene una detrazione del 19 per cento da versare, anche se sono state pagate all’estero o per familiari a carico,
Come altre tipologie di costi, anche quelli per la salute danno diritto a uno sconto IRPEF se indicate nella dichiarazione dei redditi, ma per ottenerlo è necessario seguire precise regole, come il rispetto della franchigia di 129,11 euro, e tenere conto di alcune eccezioni che riguardano, ad esempio, le modalità di pagamento.
Dal 30 aprile scorso l’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile il modello 730/2024 precompilato.
Anche per verificare la correttezza dei dati già indicati dall’Amministrazione finanziaria, quindi, è bene conoscere le istruzioni da seguire.
Nella dichiarazione dei redditi pronta all’uso che i cittadini e le cittadine possono modificare e inviare dal 20 maggio trovano, tra le altre informazioni, anche le spese mediche e sanitarie detraibili.
Chi si è opposto all’utilizzo dei dati sanitari può indicare, in ogni caso, i costi sostenuti al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi che deve essere trasmessa entro la scadenza del 30 settembre, 15 ottobre per chi usa il modello Redditi.
Prima di scendere nel dettaglio, bisogna subito chiarire quali sono i principali punti da considerare per ottenere lo sconto IRPEF previsto dall’articolo 15 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi:
- in primis la tipologia di spese;
- poi le modalità di pagamento;
- e infine l’importo totale, dal momento che solo coloro che superano la franchigia di 129,11 euro possono beneficiare dell’agevolazione.
Detrazione per le spese mediche e sanitarie nel modello 730/2024: come funziona?
- Quali sono le spese mediche e sanitarie da inserire nel modello 730/2024 per ottenere la detrazione
- Modello 730/2024: le spese mediche e sanitarie non detraibili
- Anche per le spese mediche e sanitarie pagate in contanti spetta la detrazione IRPEF
- Detrazione spese mediche nel modello 730/2024: sconto IRPEF solo se si supera l’importo della franchigia
- Modello 730/2024 e detrazione per spese mediche e sanitarie: istruzioni per la compilazione
- Quali documenti conservare per beneficiare della detrazione spese mediche e sanitarie nel 730/2024?
- Detrazioni spese mediche e sanitarie nel 730/2024 anche per i costi sostenuti all’estero
Quali sono le spese mediche e sanitarie da inserire nel modello 730/2024 per ottenere la detrazione
Secondo i dati diffusi dall’Ufficio Parlamentare di Bilancio l’11 aprile, nel 2021 le detrazioni per spese sanitarie effettivamente godute hanno rappresentato, da sole, circa il 65 per cento del totale con un importo pari a 3,8 miliardi di euro calcolate su un valore di 20,5 miliardi di euro.
Non a caso anche per l’elaborazione del modello 730 precompilato visite mediche, farmaci e altri costi muovono la mole più importante di dati, oltre un miliardo nello scorso anno.
Una lunga serie di voci, infatti, compone l’elenco delle spese mediche e sanitarie detraibili:
- prestazioni rese da un medico generico (comprese le prestazioni rese per visite e cure di medicina omeopatica);
- acquisto di medicinali da banco e/o con ricetta medica (anche omeopatici);
- prestazioni specialistiche;
- prestazioni chirurgiche;
- analisi, indagini radioscopiche, ricerche e applicazioni;
- ricoveri collegati a una operazione chirurgica o a degenze. In caso di ricovero di un anziano in un istituto di assistenza e ricovero, la detrazione non spetta per le spese relative alla retta di ricovero e di assistenza, ma solo per le spese mediche che devono essere indicate in maniera separata nella documentazione rilasciata dall’Istituto;
- acquisto o affitto di protesi sanitarie;
- spese relative all’acquisto o all’affitto di dispositivi medici (ad esempio apparecchio per aerosol o per la misurazione della pressione sanguigna), ma dallo scontrino o dalla fattura deve risultare il soggetto che sostiene la spesa e la descrizione del dispositivo medico che deve essere contrassegnato dalla marcatura CE;
- spese relative al trapianto di organi;
- cure termali;
- importi dei ticket pagati, se le spese sopraelencate sono state sostenute nell’ambito del Servizio sanitario nazionale.
Si possono includere nella lista da considerare anche le seguenti tipologie di spesa:
- assistenza infermieristica e riabilitativa (per es. fisioterapia, kinesiterapia, laserterapia ecc.);
- prestazioni rese da:
- personale in possesso della qualifica professionale di addetto all’assistenza di base o di operatore tecnico assistenziale esclusivamente dedicato all’assistenza diretta della persona;
- personale di coordinamento delle attività assistenziali di nucleo;
- personale con la qualifica di educatore professionale;
- personale qualificato addetto ad attività di animazione e/o di terapia occupazionale;
- importi dei ticket pagati, se le spese sopraelencate sono state sostenute nell’ambito del Servizio sanitario nazionale.
È possibile ottenere lo sconto IRPEF per le prestazioni sanitarie rese alla persona dalle figure professionali appena elencate, anche senza una specifica prescrizione da parte di un medico, ma dal documento di spesa deve risultare la figura professionale e la prestazione resa dal professionista sanitario.
“La detrazione delle spese sanitarie è ammessa anche per quelle sostenute
nell’interesse dei familiari fiscalmente a carico e, in alcuni casi, nell’interesse di familiari non a carico (spese sanitarie per patologie che danno diritto all’esenzione dal ticket sanitario)”, specifica l’Agenzia delle Entrate nella guida alle agevolazioni fiscali sulle spese sanitarie pubblicata a ottobre 2023.
Modello 730/2024: le spese mediche e sanitarie non detraibili
Per avere un quadro chiaro sulle regole alla base dell’agevolazione prevista dall’articolo 15 del TUIR, è bene soffermarsi anche sulle spese sanitarie che non possono essere inserite nel modello 730/2024.
Nella dichiarazione dei redditi non possono essere inseriti, per ridurre l’imposta da versare, gli importi che nello stesso anno sono stati già rimborsati, tra gli altri:
- spese risarcite dal danneggiante o da altri per suo conto, nel caso di danni alla persona arrecati da terzi;
- spese sanitarie rimborsate a fronte di contributi per assistenza sanitaria versati dal datore di lavoro o ente pensionistico o dal contribuente a enti o casse con fine esclusivamente assistenziale, sulla base di contratti, accordi o regolamenti aziendali, e che, fino all’importo complessivo di 3.615,20 euro, non hanno contribuito a formare il reddito imponibile di lavoro dipendente secondo i dati riportati nella Certificazione Unica 2024.
Tra questi rientrano, come sottolinea l’Agenzia delle Entrate nelle istruzioni sul modello 730/2024, anche le somme relative al bonus vista che è stato accessibile fino al 31 dicembre.
Stesso meccanismo è previsto anche per i contributi associativi versati alle società di mutuo soccorso, detraibili nel limite di 1.300 euro.
Se le somme vengono rimborsate negli anni successivi le spese sanitarie sostenute nel 2023 possono essere portate in detrazione, ma al netto dell’importo che verrà rimborsato.
È anche possibile detrarre l’intera somma, ma poi è necessario indicare l’importo ricevuto nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno d’imposta in cui si percepisce il rimborso, in particolare va indicato nel rigo D7 codice 4.
Il contribuente in ogni caso può inserire nel modello 730/2024 tutti gli importi che rimangono a suo carico:
- spese sanitarie rimborsate per effetto di premi di assicurazioni sanitarie da lui o da lei versati (per i quali non spetta la detrazione d’imposta del 19 per cento);
- spese sanitarie rimborsate sulla base di assicurazioni sanitarie stipulate dal datore di lavoro o ente pensionistico o pagate direttamente dallo stesso con o senza trattenuta a carico del dipendente;
- spese sostenute per l’acquisto degli occhiali da vista ovvero di lenti a contatto correttive al netto dell’importo del bonus vista.
Anche per le spese mediche e sanitarie pagate in contanti spetta la detrazione IRPEF
Per verificare la possibilità di beneficiare dell’agevolazione sui costi sostenuti per la salute, però, non basta verificare la tipologia di spese sostenute, bisogna considerare anche la modalità di pagamento.
Con la Legge di Bilancio 2020, infatti, è stato introdotto l’obbligo di tracciabilità per le spese che danno diritto agli sconti IRPEF: solo le somme pagate con metodi tracciabili sono considerate detraibili, mentre i pagamenti in contanti non danno diritto alle agevolazioni.
Le spese mediche e sanitarie, però, fanno eccezione, come si legge nel comma 680, articolo 1, della Legge numero 160 del 2019.
In particolare, sono escluse dall’obbligo di tracciabilità le voci che seguono:
- acquisto di medicinali;
- dispositivi medici;
- prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche;
- prestazioni sanitarie rese da strutture private accreditate al Servizio sanitario nazionale.
In questi casi, quindi, la detrazione spetta anche per le spese mediche e sanitarie pagate in contanti.
Detrazione spese mediche nel modello 730/2024: sconto IRPEF solo se si supera l’importo della franchigia
Tracciato il quadro delle somme che possono essere considerate per ottenere lo sconto IRPEF tramite il modello 730/2024, è bene passare a rassegna le regole di calcolo.
Bisogna, prima di tutto, specificare che ha diritto alla detrazione solo chi supera il limite minimo di spesa pari a 129,11 euro, la cosiddetta franchigia.
Come funziona? È la cifra che determina il punto di partenza da considerare per calcolare la riduzione d’imposta.
In altre parole l’agevolazione non è applicabile all’intera somma spesa, ma la detrazione del 19 per cento è applicabile solo agli importi che eccedono questa cifra.
Dal punto di vista pratico, il suo valore si determina;
- sommando tutte le spese mediche e sanitarie che danno diritto allo sconto IRPEF;
- sottraendo l’importo di 129,11 euro;
- e calcolando il 19 per cento del risultato finale.
Ma attenzione: se le spese sostenute non superano la franchigia, non si avrà diritto alla detrazione.
Se il valore, invece, supera complessivamente i 15.493,71 euro la detrazione può essere ripartita in quattro quote annuali di pari importo.
“A questo scopo è sufficiente barrare l’apposita casella, dato che il calcolo della rateizzazione e, quindi, della detrazione spettante verrà eseguito da chi presta l’assistenza fiscale (Caf, professionista o sostituto).
I contribuenti che nelle precedenti dichiarazioni hanno richiesto la rateizzazione delle spese sanitarie devono compilare il rigo E6”.
Si legge nelle istruzioni delle Entrate.
A proposito delle regole di calcolo bisogna anche sottolineare che alle spese mediche e sanitarie non si applica la progressiva riduzione dei benefici fino all’azzeramento per coloro che sono titolari di reddito che vanno dai 120.000 ai 240.000 euro e oltre.
Allo stesso modo non si applicherà ai costi per la salute il taglio di 260 euro introdotto dalla riforma IRPEF 2024 per i redditi che superano i 50.000 euro che avrà i suoi effetti concreti nella dichiarazione dei redditi 2025.
Modello 730/2024 e detrazione per spese mediche e sanitarie: istruzioni per la compilazione
Tenendo conto delle indicazioni appena riportate, è necessario compilare il modello 730/2024 in maniera corretta per ottenere la detrazione spettante o comunque controllare i dati indicati dall’Agenzia delle Entrate nella versione precompilata.
L’attenzione deve soffermarsi sul quadro E e più specificamente ai righi E1, E2.
Quadro E | Spese mediche e sanitarie da indicare |
---|---|
Rigo E1 - Colonna 2 | spese sanitarie sostenute nell’interesse proprio e dei familiari a carico, comprese quelle indicate nella sezione “Oneri detraibili” della Certificazione Unica con il codice onere 1. |
Rigo E1 - Colonna 1 | spese sanitarie relative a patologie esenti dalla spesa sanitaria pubblica, ovvero quelle per le quali il Servizio Sanitario Nazionale ha riconosciuto l’esenzione dal ticket in relazione a particolari prestazioni sanitarie. Le spese indicate in questa colonna non possono essere comprese tra quelle indicate nella colonna 2. |
Rigo E2 | Spese sanitarie per familiari non a carico affetti da patologie esenti la cui detrazione non ha trovato capienza nell’imposta lorda dovuta dagli interessati fino a 6.197,48 euro. |
Nelle istruzioni dell’Agenzia delle Entrate ribadisce la necessità di superare la franchigia:
“La detrazione che spetta sulla somma delle spese indicate nei righi E1 ed E2 sarà calcolata da chi presta l’assistenza fiscale (Caf, professionista o sostituto) solo sulla parte che supera l’importo di 129,11 euro”.
Quali documenti conservare per beneficiare della detrazione spese mediche e sanitarie nel 730/2024?
Le cifre indicate nella dichiarazione dei redditi 2024 devono, poi, essere documentati con fatture, ricevute e scontrini parlanti.
Nel caso in cui si accetti il modello 730/2024 precompilato senza modifiche non sarà necessario conservare i documenti riferiti ai dati delle spese sanitarie per tutto il tempo in cui l’Agenzia delle entrate può effettuare un accertamento: 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione.
Nella circolare numero 14 del 2023 le indicazioni da seguire.
Tipologia di spesa | Documenti |
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Farmaci anche omeopatici acquistati, anche all’estero, presso farmacie, supermercati ed altri esercizi commerciali o attraverso farmacie on- line | Fattura o scontrino fiscale (cosiddetto parlante) in cui devono essere specificati natura (farmaco o medicinale, OTC, ecc.), qualità (codice alfanumerico) e quantità del prodotto acquistato nonché il codice fiscale del destinatario. Per il farmaco acquistato all’estero idonea documentazione come indicato nella circ. n. 34 del 2008 |
Prestazioni rese da medici generici (anche omeopati) | Ricevuta fiscale o fattura rilasciata dal medico |
Certificati medici per usi sportivi, per la patente, per apertura e chiusura malattie o infortuni, per pratiche assicurative e legali | Ricevuta fiscale o fattura rilasciata dal medico |
Nel testo si legge:
“Se la prestazione non è resa da strutture pubbliche o private accreditate al SSN, l’utilizzo di sistemi di pagamento “tracciabili” può essere attestato mediante l’annotazione in fattura, ricevuta fiscale o documento commerciale, da parte del percettore delle somme che effettua la prestazione di servizio. In mancanza di tale documentazione, occorre esibire: ricevuta del versamento bancario o postale, ricevuta del pagamento effettuato tramite ario o postale, ricevuta carta di debito del , estratto conto, copia bollettino postale o del MAV e dei pagamenti con PagoPA o con applicazioni via o di credito sma tramite Istituti di moneta elettronica autorizzati.”
Più lunga è la lista di documenti da conservare per quanto riguarda le spese sanitarie per familiari non a carico affetti da patologie esenti:
- la certificazione rilasciata dalla ASL che attesti la patologia con l’indicazione dell’eventuale codice numerico identificativo;
- il certificato medico che attesti il collegamento tra le spese e la patologia esente, ovvero autocertificazione che attesti il possesso di tale certificazione;
- il modello 730-3 o REDDITI dal quale si evinca la parte di spesa che non ha trovato capienza nell’IRPEF del soggetto affetto dalla malattia;
- le fatture, le ricevute fiscali e gli eventuali scontrini dai quali risulti che le spese sono state sostenute dal familiare che intende beneficiare della detrazione, che riporti un’annotazione del soggetto affetto dalla patologia da cui emerga la misura delle spese attribuibili al familiare.
Se il soggetto non è tenuto a presentare alcuna dichiarazione, è necessario in ogni caso conservare comunque l’autocertificazione del familiare affetto da patologia che lo attesti.
Un approfondimento sui documenti da avere a disposizione è rintraccabile nel testo integrale dell’ultima circolare pubblicata sulla dichiarazione dei redditi e quindi relativa all’anno scorso.
- Agenzia delle Entrate - circolare n. 14/E del 19 giugno 2023
- Chiarimenti sulla dichiarazione dei redditi 2023 - parte prima
Detrazioni spese mediche e sanitarie nel 730/2024 anche per i costi sostenuti all’estero
Infine, vale la pena ricordare che anche le spese mediche e sanitarie pagate all’estero danno diritto alla detrazione IRPEF.
Bisogna considerare le stesse regole di calcolo e modalità di accesso e allo stesso modo è necessario conservare la documentazione a sostegno dei costi sostenuti per la salute.
Se i documenti sono in lingua originale, serve una traduzione in italiano:
- la documentazione in inglese, francese, tedesco o spagnolo può essere tradotta e sottoscritta dal contribuente;
- per le altre lingue c’è bisogno di una traduzione giurata.
In caso di domicilio fiscale in Valle d’Aosta e nella provincia di Bolzano non è necessaria la traduzione se la documentazione è scritta, rispettivamente, in francese o in tedesco.
Mentra la documentazione sanitaria straniera eventualmente redatta in sloveno può essere corredata da una traduzione italiana non giurata, se l’interessato o l’interessata appartiene alla minoranza slovena ed è residente nella Regione Friuli Venezia Giulia.
Sono escluse dalla spese mediche e sanitarie che danno diritto alle agevolazioni quelle relative al trasferimento e al soggiorno all’estero: anche se sostenute per motivi di salute, non si possono considerare nel calcolo della detrazione dal momento che non sono costi per servizi puramente sanitari.
Tutte le istruzioni sulla compilazione del modello 730/2024 sia sulle spese mediche e sanitarie che sulle altre voci che danno diritto a uno sconto IRPEF sono contenute nelle istruzioni complete dell’Agenzia delle Entrate.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Detrazione per spese mediche e sanitarie nel modello 730/2024: istruzioni sullo sconto IRPEF