Mutui a tasso variabile, l’iniziativa dell’ABI per contrastare l’aumento delle rate

Tommaso Gavi - Leggi e prassi

L'ABI indica le misure per contrastare l'aumento delle rate dei mutui a tasso variabile. Dall'allungamento dei piani di rateazione all'estensione della platea che può richiedere la rinegoziazione, prevista dalla Legge di Bilancio 2023, passando per l'accesso al fondo Gasparrini. Le indicazioni per aderire all'iniziativa

Mutui a tasso variabile, l'iniziativa dell'ABI per contrastare l'aumento delle rate

Dall’Associazione Bancaria Italiana arrivano le indicazioni sulle misure che le banche sono invitate a mettere in campo per contrastare gli effetti dell’aumento dei tassi di interesse sugli importi delle rate dei mutui.

Con la circolare del 19 luglio vengono forniti tre strumenti per mitigare i rialzi dei mutui a tasso variabile.

Una delle misure suggerite è l’allungamento dei piani di ammortamento dei finanziamenti per l’acquisto della prima casa.

L’ABI raccomanda inoltre la diffusione di informazioni in merito alla possibilità di sospensione dei pagamenti delle rate dei mutui, a determinate condizioni, ricorrendo al Fondo Gasparrini.

Viene inoltre raccomandata l’estensione della platea dei beneficiari della rinegoziazione dei contratti di mutuo ipotecario, prevista dalla Legge di Bilancio 2023.

Mutui a tasso variabile, l’iniziativa dell’ABI per contrastare l’aumento delle rate

L’ABI fornisce le indicazioni alle banche sulle possibili misure da adottare per venire incontro alle famiglie che devono pagare le rate di mutui a tasso variabile, il cui importo è in aumento.

Tra le iniziative indicate nella circolare del 19 luglio 2023 c’è l’ampliamento della platea dei beneficiari della rinegoziazione dei contratti di mutuo ipotecario, misura introdotta dalla Legge di Bilancio 2023.

L’art.1, comma 322, della Legge 29 dicembre 2022, n. 197, ha previsto la possibilità di passare dal tasso variabile a quello fisso per i mutui ipotecari per acquisto o ristrutturazione della casa, nel rispetto dei seguenti requisiti:

  • ISEE fino a 35.000 euro;
  • importo del mutuo fino a 200.000 euro;
  • regolarità nei pagamenti delle rate.

Nell’iniziativa si propone di estendere tale possibilità anche a soggetti con mutui di importo più alto o con ISEE più elevato.

A tale misura si aggiungono altri due interventi. Il primo consiste nell’allungamento dei piani di ammortamento relativi a finanziamenti per l’acquisto della prima casa.

Anche in questo caso tale misura può essere concordata con la banca.

Un ulteriore intervento è, invece, di tipo informativo: quello di favorire la diffusione dei requisiti che permettono di ottenere la sospensione temporanea del pagamento delle rate del mutuo, grazie al cosiddetto Fondo Gasparrini.

Tale fondo, di cui all’art. 2, comma 475 e successivi della legge 24 dicembre 2007, n. 244, congela i versamenti fino ad un massimo di 18 mesi per le rate dei mutui per abitazione principale di mutui con importi fino a 400.000 euro.

I requisiti da rispettare per l’accesso all’agevolazione sono i seguenti:

  • perdita di lavoro a tempo determinato o indeterminato e stato di disoccupazione al momento di presentazione dell’istanza (esclusi i casi di dimissioni, pensione o licenziamento per giusta causa);
  • perdita del lavoro parasubordinato (collaborazioni continuative) e disoccupazione al momento della domanda;
  • non autosufficienza o disabilità grave;
  • sospensione del lavoro per almeno 30 giorni consecutivi;
  • riduzione dell’orario di lavoro per almeno il 20 per cento del totale e per almeno 30 giorni consecutivi.

Mutui tasso variabile, come aderire all’iniziativa dell’ABI

L’adesione all’iniziativa dell’ABI può avvenire secondo le modalità indicate all’interno della circolare.

I soggetti interessati possono aderire alle misure senza oneri, secondo le modalità operative delle singole banche che a loro volta hanno aderito all’iniziativa dell’ABI.

Dovranno inoltre essere rispettati i limiti imposti dalla regolamentazione europea e le condizioni anagrafiche dei soggetti beneficiari.

L’adesione da parte delle banche deve essere comunicata tramite posta elettronica certificata all’indirizzo pec [email protected].

L’ABI pubblicherà quindi sul proprio portale online l’elenco degli istituti che hanno aderito all’iniziativa.

A loro volta le banche e gli intermediari finanziari sono chiamati a comunicare l’iniziativa alla propria clientela tramite:

  • i propri siti web;
  • specifici avvisi da affigere nelle filiali.

Nel documento l’ABI sottolinea che ciascuna banca può offrire alla propria clientela condizioni migliori rispetto a quelle indicate o adottare ulteriori misure per affrontare gli effetti negativi dell’aumento dei tassi di interesse sui mutui a tasso variabile.

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