Tommaso Gavi

- Modello 730


Spese intermediazione immobiliare: istruzioni detrazioni nel modello 730/2021

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Spese intermediazione immobiliare, le istruzioni per le detrazioni nel modello 730/2021. Le spese per le prestazioni dei professionisti che seguono i contribuenti nell'acquisto di un'abitazione principale danno diritto ad uno sconto IRPEF del 19 per cento. Il limite massimo: 1.000 euro. Le istruzioni per la compilazione.

Spese intermediazione immobiliare nel modello 730/2021: i soggetti che hanno acquistato una casa come abitazione principale, con l’intervento di un intermediario immobiliare riconosciuto ai sensi della legge numero 39 del 1989, hanno diritto ad una detrazione IRPEF del 19 per cento sulle somme pagate.

Il tetto massimo dello sconto sull’imposta è 1.000 euro.

Anche le spese per l’intermediazione immobiliare si possono portare in detrazione con la dichiarazione dei redditi, così come avviene per le somme relative a visite specialistiche, veterinarie ed altre categorie di visite.

Per beneficiare della riduzione dell’imposta è necessario seguire le istruzioni per la compilazione del modello 730/2021.

Devono essere rispettate le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate e le condizioni stabilite dall’articolo 15 del TUIR.

Detrazione spese intermediazione immobiliare fino a 1.000 euro nel modello 730/2021

I contribuenti che hanno acquistato una casa nel corso del 2020, come abitazione principale e attraverso un’agenzia immobiliare, hanno diritto ad una detrazione delle spese di intermediazione immobiliare del 19 per cento.

Il limite massimo dello sconto sull’imposta è di 1.000 euro.

Il requisito da rispettare è appunto quello dell’abitazione principale: si deve trattare dell’immobile in cui il contribuente vive abitualmente, con i suoi familiari.

Per verificare tale condizione è necessario in alternativa:

Il termine da prendere in considerazione è il medesimo di quello individuato per gli interessi passivi sui mutui per la casa.

Nei casi ordinari la scadenza è stabilita entro l’anno precedente o successivo alla data di stipula del contratto di mutuo.

Detrazione spese intermediazione immobiliare nel modello 730/2021: chi ne ha diritto

Hanno diritto alla detrazione per le spese di intermediazione immobiliare gli acquirenti dell’immobile, nei casi in cui l’importo è indicato nell’atto di cessione dello stesso.

Secondo quanto stabilito dall’articolo 35, comma 22, del DL n. 223 del 2006, le parti hanno l’obbligo di produrre una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, indicando le modalità di pagamento della somma all’atto della cessione dell’immobile, anche se assoggettata ad IVA.

Ognuna delle parti è obbligata a dichiarare quanto segue:

La detrazione deve essere suddivisa tra i comproprietari, nel caso in cui la casa sia acquistata da più soggetti.

Non si ha diritto all’agevolazione se le spese sono affrontate nell’interesse di un familiare a carico.

Il venditore non ha diritto alla detrazione, nonostante possa aver sostenuto delle spese per l’intermediazione di un’agenzia immobiliare.

Detrazione spese intermediazione immobiliare: le istruzioni per la compilazione del modello 730/2021 e i documenti da conservare

Per ottenere la detrazione IRPEF del 19 per cento sulle spese di intermediazione immobiliare affrontate nell’anno 2020, il cui tetto massimo è 1.000 euro, i contribuenti devono seguire le istruzioni per la compilazione del modello 730/2021 dell’Agenzia delle Entrate.

Il modello precompilato è disponibile da lunedì 10 maggio 2021.

Così come per le spese veterinarie, le detrazioni e le deduzioni devono essere inserite nel “quadro E”.

I righi di riferimento sono quelli da “E8 a E10 - Altre spese”.

Devono essere inserite le seguenti informazioni:

L’importo deve comprendere le spese indicate nella sezione “Oneri detraibili” della Certificazione Unica, con il codice onere 17.

Si deve inoltre conservare la documentazione seguente:

A chiarire alcuni aspetti sui documenti necessari per beneficiare della detrazione sulle spese di intermediazione immobiliare è la circolare numero 20 del 2011 dell’Agenzia delle Entrate.

Il documento di prassi spiega che:

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