Rottamazione Agenzia delle Entrate: liti fiscali con sconto di sanzioni e interessi

Francesco Oliva - Imposte

Rottamazione liti fiscali Agenzia delle Entrate: nella Manovra correttiva arriva la nuova sanatoria dei debiti con il Fisco. Dopo Equitalia, nuovo condono esteso a tutti i contribuenti. Ecco come funziona.

Rottamazione Agenzia delle Entrate: liti fiscali con sconto di sanzioni e interessi

Rottamazione liti fiscali Agenzia delle Entrate: dopo il condono delle cartelle Equitalia introdotto con la Legge di Bilancio 2017 a introdurre una nuova sanatoria ci pensa la Manovra correttiva collegata al DEF.

Il testo della Manovra che introdurrà importanti novità fiscali è stato trasmesso al Quirinale e si attende ancora la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale ma, la rottamazione delle liti con l’Agenzia delle Entrate appare al momento una certezza dalla quale in Governo conta di recuperare parte di quei 107,2 miliardi di euro incagliati a controversie tra contribuenti e Fisco.

Dopo la rottamazione Equitalia, con scadenza fissata al 21 aprile dopo la proroga al termine iniziale che, sulla base di quanto previsto originariamente era fissata al 31 marzo 2017, adesso tocca ai contribuenti che hanno in corso liti fiscali e contenziosi con l’Agenzia delle Entrate.

La rottamazione sarà in questo caso estesa a tutti i contribuenti, ovvero anche a coloro che hanno cartelle notificate in data successiva al 31 dicembre 2016 e che non hanno potuto accedere alla rottamazione delle cartelle Equitalia.

Chi potrà presentare domanda per la rottamazione delle liti fiscali con l’Agenzia delle Entrate e quali le novità introdotte dalla Manovra? Il condono delle cartelle è destinato a proseguire fino a settembre 2017 e, in attesa della pubblicazione del testo della Manovrina cerchiamo di capirci di più su come funziona e quali i vantaggi e i punti critici della definizione agevolata della rottamazione Agenzia delle Entrate.

Rottamazione Agenzia delle Entrate: liti fiscali con sconto di sanzioni e interessi

Nonostante il testo della Manovra, la Manovrina voluta dall’UE per riequilibrare i conti pubblici, non sia ancora stato pubblicato, la rottamazione delle liti fiscali con l’Agenzia delle Entrate è stata confermata dal Governo stesso con il primo comunicato stampa dopo l’approvazione del DEF 2017.

Sebbene non sia ancora possibile conoscere i dettagli su requisiti, modalità di presentazione delle domande e regole per l’accesso alla rottamazione delle liti con l’Agenzia delle Entrate, pare si tratterà di un provvedimento impostato nella stessa modalità della rottamazione Equitalia: sconto di sanzioni e interessi di mora per chi decide di chiudere il contenzioso tributario con il Fisco e pagare l’importo dovuto, in un’unica soluzione o a rate.

Per accedere alla rottamazione Agenzia delle Entrate, con riferimento alle liti e alle cartelle anche successive al 2016 (e quindi in relazione a contenziosi attivi al 2017), bisognerà presentare domanda entro il 30 settembre 2017 e l’importo totale dovrà essere saldato entro il 20 giugno 2018.

Ma a chi conviene la rottamazione delle liti con l’Agenzia delle Entrate? Certamente allo Stato, che conta di recuperare parte delle imposte oggetto di contenzioso, ma quali sono i vantaggi per i contribuenti?

Non in tutti i casi aderire alla rottamazione delle liti con il Fisco potrebbe essere una buona idea; per via dell’appeal che il condono di per sé ha molti potrebbero essere tentati a presentare domanda, rinunciando al contenzioso in atto presso le Ctp, ma non sempre potrebbe essere la scelta migliore.

Circa il 40 % delle liti fiscali, secondo i dati relativi al 2016 e nonostante il l’Agenzia delle Entrate abbia di recente ricordato le vittorie in sede di appello anche nel caso di primo grado a sfavore, vanno del tutto a vantaggio del contribuente al quale in molti casi è riconosciuta la fondatezza delle proprie contestazioni. Nonostante la certezza di uno sconto immediato, accedere alla rottamazione delle liti fiscali e rinunciare al contenzioso potrebbe non essere un motivo del tutto valido per rinunciare al processo e ad un maggior vantaggio.

Questo è soltanto uno dei motivi per cui la rottamazione delle liti con l’Agenzia delle Entrate appare, almeno per il momento, una scelta azzardata e il ricorso pericoloso ad uno strumento - quello del condono fiscale - lontano dalla correttezza e dall’etica di uno Stato che finirebbe con l’avvantaggiare tutti i debitori (senza considerazione delle situazioni specifiche) rispetto a chi paga le imposte puntualmente e nonostante le difficoltà.

Rottamazione Agenzia delle Entrate: liti fiscali, in testa Sud e Roma

Le regioni che, stando ai dati diffusi dal Sole 24 ore, potrebbero maggiormente beneficiare della rottamazione Agenzia delle Entrate nel 2017 sono quelle del Sud e le grandi città -Roma in testa.

Delle quasi 500 mila contenziosi, dal valore complessivo di 107,5 miliari di euro, il record delle controversie è da attribuire alla città di Catania, dove sono in attivo il 15% del totale delle liti fiscali, seguita da Roma con 38 mila contenziosi, Cosenza che vanta 25 mila cause in attivo e ancora le città del Sud Italia a seguire.

In ogni caso, secondo quanto previsto dalla bozza delle Manovra, resta ferma la possibilità di aderire alla rottamazione delle liti fiscali esclusivamente nei confronti dell’Agenzia delle Entrate, anche se a tal proposito è da considerare che dal mese di luglio 2017 la stessa Agenzia delle Entrate diventerà Agenzia di Riscossione, inglobando le funzioni attribuite ad Equitalia.

I dettagli da definire - e i punti critici - non mancano; soltanto con la pubblicazione del testo della Manovra in Gazzetta Ufficiale sarà possibile cercare di chiarire dubbi e capire chi effettivamente potrà aderire e trarrà vantaggio dalla rottamazione delle liti fiscali con l’Agenzia delle Entrate.

Scadenze per presentare domanda, e modalità di pagamento delle cartelle liti fiscali con l’Agenzia delle Entrate a seguito di rottamazione sono, per il momento, state rese note in via provvisoria ma in ogni caso potrebbero essere utili per i contribuenti interessati ad aderirvi nel 2017.

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