Detrazione affitto 2020: obbligo pagamento tracciabile o contanti? Facciamo chiarezza

Detrazione affitto 2020: come pagare per non perdere il diritto al rimborso Irpef in dichiarazione dei redditi? Facciamo chiarezza su quando è previsto l'obbligo di pagamento tracciabile (carta, bancomat o bonifico) e quando si possono usare i contanti.

Detrazione affitto 2020: obbligo pagamento tracciabile o contanti? Facciamo chiarezza

Detrazione affitto 2020 tra obbligo di tracciabilità e libertà di utilizzo dei contanti: facciamo il punto su come pagare, caso per caso, per non perdere il diritto ai rimborsi Irpef.

Il 2020 è iniziato con un’importante novità per i consumatori, l’obbligo di tracciabilità delle spese ai fini delle detrazioni fiscali in dichiarazione dei redditi.

È stata la Legge di Bilancio ad introdurre la nuova regola, presupposto fondamentale per accedere ai rimborsi Irpef per le spese indicate dall’articolo 15 del TUIR.

L’obbligo di pagare con carta, bancomat, bonifici o altri mezzi che garantiscono la tracciabilità della spesa riguarda anche la detrazione dell’affitto, ma solo per le spese relative ai canoni di locazione di studenti universitari.

La detrazione forfettaria riconosciuta per l’affitto dell’abitazione principale resta invece fuori dall’obbligo di tracciabilità e resta possibile pagare in contanti.

Detrazione affitto 2020: obbligo di tracciabilità solo per studenti universitari

Non è chiaro se quella del Governo sia stata o meno una svista; quel che è certo è che la Legge di Bilancio 2020 non subordina la detrazione dell’affitto al pagamento con metodi tracciabili.

L’obbligo di pagare con carta, bancomat o bonifici le spese da portare in detrazione fiscale si applica, dal 1° gennaio 2020, esclusivamente agli oneri di cui all’articolo 15 del TUIR.

In merito ai costi per la locazione di immobili, l’articolo in esame contiene esclusivamente le regole per il rimborso dei canoni d’affitto di studenti universitari fuori sede.

Sarà soltanto ai fini del rimborso Irpef del 19% riconosciuto fino ad un massimo di 500 euro (da calcolare su una spesa non superiore a 2.633 euro) che, dal 1° gennaio 2020, bisognerà abbandonare i pagamenti in contanti e optare per metodi tracciabili.

Continua ad essere ammesso l’uso dei contanti per le detrazioni fiscali forfettarie riconosciute ai titolari di contratti d’affitto di immobili adibiti ad abitazione principale.

Detrazione affitto 2020: quando si può pagare in contanti

Nessuna modifica e nessuna stretta per il pagamento dei canoni di locazione dell’abitazione principale. L’obbligo di tracciabilità delle spese detraibili ai fini Irpef è, come anticipato, limitato agli oneri di cui all’articolo 15 del Testo Unico. La detrazione dell’affitto è disciplinata dall’articolo successivo.

Gli inquilini di immobili adibiti come abitazione principale saranno liberi di scegliere come pagare il canone mensile, se in contanti o con mezzi tracciabili, senza perdere il diritto al rimborso fiscale in dichiarazione dei redditi.

L’esclusione dall’obbligo di tracciabilità riguarda, nel dettaglio, la detrazione forfettaria pari a 300 euro, per i contribuenti con reddito non superiore a 15.493,71 euro e 150 euro, per i contribuenti con reddito complessivo superiore a 15.493,71 euro e fino a 30.987,41 euro.

La possibilità di utilizzare il contante non limita il diritto a beneficiare delle ulteriori e specifiche tipologie di detrazioni fiscali sull’affitto, differenziate in base a tipologia di contratto e caratteristiche dell’affittuario.

Si ricorda che per i contratti di locazione stipulati in regime convenzionale a cedolare secca la detrazione fiscale è pari a:

  • euro 495,80 se il reddito complessivo (comprensivo del reddito assoggettato al regime della cedolare secca) non supera euro 15.493,71;
  • euro 247,90 se il reddito complessivo (comprensivo del reddito assoggettato al regime della cedolare secca) supera euro 15.493,71, ma non euro 30.987,41.

I lavoratori dipendenti che hanno trasferito la proprio residenza nel comune di lavoro o in uno di quelli limitrofi hanno diritto ad una detrazione pari a:

  • euro 991,60 se il reddito complessivo (comprensivo del reddito assoggettato al regime della cedolare secca) non supera euro 15.493,71;
  • euro 495,80 se il reddito complessivo (comprensivo del reddito assoggettato al regime della cedolare secca) supera euro 15.493,71, ma non euro 30.987,41.
Tipologia di contratto di affitto Detrazioni fiscali Irpef Limite di reddito complessivo
Contratto Legge 431/1998 300 euro Fino a 15.493,72 euro
Contratto Legge 431/1998 150 euro Fino a 30.987,41 euro
Contratto a canone concordato 495,80 euro Fino a 15.493,72 euro
Contratto a canone concordato 247,90 euro Fino a 30.987,41 euro
Giovani tra 20 e 30 anni con contratto Legge 431/1998 991,60 euro per i primi tre anni Fino a 15.493,72 euro
Lavoratori fuori sede con contratto Legge 431/1998 991,60 per i primi tre anni Fino a 15.493,72 euro
Lavoratori fuori sede con contratto Legge 431/1998 495,80 per i primi tre anni Tra 15.493,72 e 30.987,41 euro

Una libertà di scelta che deve però fare i conti con il limite generale per i pagamenti in contanti, pari a 3.000 euro fino a giugno, e a 2.000 euro da luglio.

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