Modello 730 integrativo 2023: scadenza e quando si usa per rettificare la dichiarazione inviata

Anna Maria D’Andrea - Modello 730

Modello 730 integrativo 2023: la scadenza per la presentazione è fissata al 25 ottobre. Questo il termine per rettificare la dichiarazione dei redditi inviata, ma non sempre è possibile utilizzarlo. Tutte le istruzioni nel dettaglio

Modello 730 integrativo 2023: scadenza e quando si usa per rettificare la dichiarazione inviata

Terminata la stagione dell’invio del modello 730, è tempo di rettifiche in caso di errori riscontrati dopo la trasmissione.

È con il modello 730 integrativo 2023 che è possibile correggere i dati già trasmessi al Fisco, nel rispetto della scadenza ultima del 25 ottobre.

Non sempre però le modifiche alla dichiarazione già inviata passano dal modello 730 integrativo che, al contrario, potrà essere utilizzato solo in caso di correzioni a favore del contribuente, come l’indicazione di ulteriori spese detraibili o deducibili o di un minor reddito.

Focus sulle istruzioni e sulle modalità di invio della dichiarazione rettificativa del modello 730.

Modello 730 integrativo 2023: scadenza e quando si usa per rettificare la dichiarazione inviata

È scaduto il 2 ottobre il termine per la trasmissione del modello 730, la dichiarazione dei redditi di lavoratori dipendenti e pensionati.

Chiusa la fase di invio è ora tempo di considerare gli eventuali errori commessi, per correre ai ripari entro la scadenza del 25 ottobre 2023.

Questo il termine per inviare il modello 730 integrativo, che consente di correggere eventuali dati errati contenuti nella dichiarazione dei redditi trasmessa all’Agenzia delle Entrate.

Specifiche le casistiche in cui è ammesso l’utilizzo dell’integrativa: sarà possibile utilizzare il modello 730 rettificativo esclusivamente in caso di modifiche a favore del contribuente, ossia nei casi in cui queste comportino un maggior credito o una minore o invariata imposta dovuta.

La via del modello 730 integrativo potrà quindi essere perseguita se, a titolo di esempio, è stata omessa l’indicazione di spese detraibili o deducibili.

Si passa dal modello 730 integrativo anche se le modifiche necessarie sono relative solo ai dati del sostituto d’imposta, ai fini delle operazione di conguaglio fiscale.

Le modifiche alla dichiarazione già trasmessa passano però esclusivamente per il tramite di CAF e intermediari: non è previsto l’invio del modello 730 integrativo online da parte del contribuente.

Modello 730 integrativo 2023: se aumenta l’imposta si passa dal modello Redditi PF

È quindi chiaro che la presentazione del modello integrativo del 730 già trasmesso è una possibilità riconosciuta solo in caso di rettifiche a favore del contribuente.

Porte sbarrate invece se dalle correzioni dovesse emergere un minor credito o un maggior debito per il contribuente.

In tal caso, le modifiche necessarie passano dal modello Redditi PF 2023, rispettando le seguenti scadenze:

  • 30 novembre (correttiva nei termini): se dall’integrazione emerge un importo a debito, il contribuente dovrà contestualmente versare l’importo dovuto, gli interessi e la sanzione dovute;
  • entro il termine previsto per la presentazione del modello Redditi dell’anno successivo (dichiarazione integrativa). Anche in tal caso, se emerge un debito d’imposta sarà necessario versarlo, insieme agli interessi e alle sanzioni;
  • entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione, versando tributo, interessi e sanzioni.

Gli stessi termini regolano anche le ipotesi di ulteriori correzioni alla dichiarazione dei redditi che comportano un maggior credito, un minor debito o un’imposta invariata. Anche chi “salterà” la scadenza del 25 ottobre potrà in ogni caso modificare il modello 730 presentando il modello Redditi.

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