Domanda di disoccupazione Naspi 2020: documenti, requisiti e calcolo importo

Anna Maria D’Andrea - Leggi e prassi

Domanda di disoccupazione Naspi 2020: come fare? Tutte le istruzioni, dai documenti, ai requisiti necessari fino alle indicazioni su come calcolare importo e durata di erogazione dell'assegno Inps.

Domanda di disoccupazione Naspi 2020: documenti, requisiti e calcolo importo

Domanda di disoccupazione Naspi 2020: come fare, quali documenti e requisiti sono richiesti dall’INPS? Di seguito la guida completa all’indennità per chi ha perso il lavoro, con alcune utili indicazioni per calcolare importo e durata.

Anche nel 2020 chi presenta domanda di disoccupazione in caso di perdita involontaria del posto di lavoro ha diritto alla Naspi, indennità mensile riconosciuta dall’INPS ed introdotta dal Jobs Act.

L’assegno di disoccupazione è rivalutato annualmente dall’INPS in base alle variazioni registrate dall’Istat. Ad oggi non sono ancora stati diffusi gli importi aggiornati e, in attesa di ulteriori novità, si ricorda che l’assegno massimo riconosciuto con la Naspi è pari a 1.328,76 euro.

L’importo della Naspi, che viene progressivamente ridotto a partire dal quarto mese di erogazione, è strettamente correlato alla media degli stipendi percepiti dal lavoratore. Prima di analizzare come fare il calcolo, è bene partire dai requisiti e dai documenti necessari per poter fare domanda di disoccupazione nel 2020.

Partiamo quindi dalle istruzioni Inps 2020 e dalle regole richieste per richiedere l’indennità di disoccupazione.

Come presentare domanda di disoccupazione? Modulo domanda Naspi 2020 e istruzioni

Per presentare domanda di disoccupazione e richiedere la Naspi nel 2020 sarà necessario compilare ed inviare il modulo Inps messo di seguito a disposizione.

Non cambiano le modalità di invio della domanda di Naspi e il modulo, compilato in ogni sua parte, potrà essere inoltrato nelle seguenti modalità:

  • dal sito www.inps.it o dall’APP direttamente dal cittadino in possesso del PIN dispositivo INPS;
  • tramite patronato, che per legge offre assistenza gratuita;
  • tramite Contact Center Multicanale INPS INAIL, chiamando da rete fissa il numero gratuito 803164 oppure il numero 06164164 da telefono cellulare, con tariffazione stabilita dal proprio gestore.

Si allega di seguito il modulo di domanda in formato pdf per richiedere la disoccupazione:

Modulo INPS domanda di disoccupazione Naspi - SR156
Scarica e compila il modulo per richiedere la disoccupazione

Chi ha diritto alla Naspi 2020? Ecco i requisiti per presentare domanda di disoccupazione Inps

Chi può fare domanda di disoccupazione? È l’Inps a fornire tutte le istruzioni sui requisiti richiesti. La Naspi spetta ai lavoratori titolari di rapporto di lavoro subordinato che hanno perso il lavoro involontariamente.

Nel rispetto dei requisiti previsti dalla legge, possono presentare domanda di disoccupazione anche:

  • apprendisti;
  • soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato con le medesime cooperative;
  • personale artistico con rapporto di lavoro subordinato;
  • dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni.

Naspi domanda di disoccupazione 2020 a seguito di dimissioni per giusta causa

Potranno beneficiare della Naspi e presentare domanda di disoccupazione 2020 anche i lavoratori che hanno presentato le dimissioni per giusta causa e coloro che hanno risolto consensualmente il rapporto di lavoro nell’ambito della procedura di cui all’articolo 7 della legge 15 luglio 1966, n. 604, come modificato dall’articolo 1, comma 40 ,della legge n. 92 del 2012.

Domanda di disoccupazione Naspi 2020: requisiti

Per poter presentare domanda di disoccupazione è necessario rispettare i seguenti requisiti:

  • stato di disoccupazione involontario ai sensi dell’articolo 1 , comma 2, lettera c), del decreto legislativo 21 aprile 2000, n .181, e successive modificazioni;
  • il requisito contributivo ovvero il lavoratore deve poter far valere, nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione, almeno tredici settimane di contribuzione;
  • il requisito lavorativo, nel senso che il lavoratore deve poter far valere trenta giornate di lavoro effettivo, a prescindere dal minimale contributivo, nei dodici mesi che precedono l’inizio del periodo di disoccupazione.

Soggetti esclusi: chi non ha diritto alla Naspi 2020

Non possono presentare domanda di disoccupazione e quindi rimangono fuori dal beneficio della Naspi 2020 i seguenti soggetti esclusi:

  • i dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni;
  • gli operai agricoli a tempo determinato e indeterminato;
  • i lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale, per i quali resta confermata la specifica normativa.

Naspi 2020: come chiedere lo stato di disoccupazione

Uno dei requisiti fondamentali per accedere alla Naspi è ottenere lo stato di disoccupazione.

Sul punto è necessario ricordare che il decreto n. 4/2019 ha modificato le regole alla base dell’ottenimento dello stato di disoccupato e l’ANPAL, con la circolare n. 1/2019 ha illustrato tutte le novità per i lavoratori.

Lo stato di disoccupazione riguarda i soggetti che rilasciano la DID (Dichiarazione di Immediata Disponibilità) e che soddisfano uno dei seguenti requisiti:

  • non svolgere attività lavorativa sia di tipo subordinato che autonomo;
  • essere lavoratori il cui reddito da lavoro dipendente o autonomo corrisponde a un’imposta lorda pari o inferiore alle detrazioni a cui si ha diritto ai sensi dell’articolo 13 del testo unico delle imposte sui redditi.

Lo stato di disoccupazione non entra in contrasto con i rapporti di lavoro. Rispettando alcune regole è quindi possibile lavorare senza perdere lo stato di disoccupazione e, quindi, il diritto alla Naspi.

L’elemento determinante è il reddito percepito, che cambia in base alla tipologia di attività svolta, secondo quanto stabilito dalla legge:

  • per il lavoro dipendente la soglia è 8.145 euro all’anno: si considera, indipendentemente dalla durata prevista del rapporto di lavoro, la retribuzione annua imponibile ai fini IRPEF (quindi al netto dei contributi a carico del lavoratore) di riferimento;
  • per quello autonomo il limite, invece, si ferma a 4.800 annui.

Per richiedere lo stato di disoccupazione il disoccupato dovrà presentarsi di persona presso il Centro per l’Impiego, munito dei seguenti documenti:

  • carta d’identità o documento di riconoscimento valido;
  • copia del contratto di lavoro;
  • per i disoccupati stranieri verrà richiesto anche il permesso di soggiorno e un indirizzo abitativo.

Per mantenere lo stato di disoccupazione bisognerà presentarsi annualmente presso il Centro per l’impiego per l’aggiornamento.

Importo, calcolo e durata della Naspi 2020

Per calcolare l’importo della Naspi 2020 bisognerà dividere il totale delle retribuzioni imponibili ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni per il numero di settimane di contribuzione. Il quoziente viene infine moltiplicato per il numero 4,33.

Nel caso in cui la retribuzione mensile risultante dall’operazione fosse pari o inferiore, all’importo di 1.221,44 euro mensili, l’importo della Naspi sarà determinato in misura pari al 75% della retribuzione stessa.

Se invece, l’importo della retribuzione mensile fosse superiore, al 75% sopra descritto, verrà aggiunto un importo pari al 25% del differenziale tra la retribuzione mensile e il predetto importo.

A partire dallo scorso anno l’Inps ha messo a disposizione nuovi servizi per il calcolo della Naspi.

All’interno dell’app INPS Mobile è contenuta una nuova funzionalità, denominata “Esiti Domande NASpI” che consente all’utente, munito di SPID o PIN, di avere informazioni sullo stato della propria domanda tramite dispositivi smartphone o tablet.

All’interno dell’applicazione sarà visualizzato l’elenco delle domande di Naspi presentate dal cittadino. Una volta selezionata quella di interesse, ed in caso di accoglimento, sarà possibile consultare il prospetto di calcolo della prestazione Naspi e, quindi, i dati relativi ai pagamenti della prestazione disposti in proprio favore.

Il prospetto di calcolo di una domanda Naspi, consultabile a conclusione dell’istruttoria della domanda, evidenzia le seguenti informazioni:

  • la data di decorrenza e la durata della prestazione spettante;
  • gli importi mensili della indennità spettante;
  • i dati retributivi e contributivi che hanno determinato la durata e la misura della prestazione;
  • l’elenco delle prestazioni di disoccupazione già fruite nel quadriennio precedente la data cessazione dell’attività lavorativa;
  • i periodi contributivi già utilizzati per le prestazioni già fruite scomputati nel calcolo della durata della nuova domanda.

Si ricorda che la Naspi è pagata mensilmente, per un numero di settimane pari alla metà delle settimane contributive presenti negli ultimi quattro anni.

Ai fini del calcolo della durata non sono computati i periodi di contribuzione che hanno già dato luogo a erogazione di prestazioni di disoccupazione. Analogamente non è computata la contribuzione che ha prodotto prestazioni fruite in unica soluzione in forma anticipata.

Importo massimo Naspi 2020

L’importo massimo della Naspi viene aggiornato annualmente dall’Inps. Ad oggi, tuttavia, non sono ancora state pubblicate le nuove soglie per il 2020, e pertanto per il momento si fa riferimento ai limiti previsti per lo scorso anno.

L’importo mensile massimo dell’assegno di disoccupazione è pari a 1.328,76 euro.

A decorrere dal primo giorno del quarto mese di fruizione dell’indennità, l’importo della disoccupazione verrà ridotto progressivamente del 3% al mese.

Quando presentare domanda di disoccupazione? Scadenza e termini richiesta Naspi 2020

La domanda di Naspi 2020 deve essere presentata entro il termine di decadenza di sessantotto giorni, che decorre:

  • dalla data di cessazione dell’ultimo rapporto di lavoro. Qualora nel corso dei sessantotto giorni si verifichi un evento di maternità indennizzabile, il termine rimane sospeso per un periodo pari alla durata dell’evento e riprende a decorrere al termine dello stesso per la parte residua. Nell’ipotesi in cui si verifichi un evento di malattia comune indennizzabile o di infortunio sul lavoro/malattia professionale indennizzabile dall’INAIL, insorto entro i sessanta giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro, il termine rimane sospeso per la durata dell’evento;
  • dalla data di cessazione del periodo di maternità indennizzato, quando questo sia insorto nel corso del rapporto di lavoro successivamente cessato;
  • dalla data di cessazione del periodo di malattia indennizzato o di infortunio/malattia professionale, quando questi siano insorti nel corso del rapporto di lavoro successivamente cessato;
  • dalla data di definizione della vertenza sindacale o dalla data di notifica della sentenza giudiziaria;
  • dalla data di fine del periodo corrispondente all’indennità di mancato preavviso ragguagliato a giornate;
  • dal trentesimo giorno successivo alla data di cessazione per licenziamento per giusta causa.

Domanda anticipo Naspi 2020

Anche nel 2020 i disoccupati possono presentare domanda di anticipo Naspi qualora intendano avviare un’attività di lavoro autonomo con apertura di partita IVA. In tal caso l’importo dell’indennità spettante verrà erogato in un’unica soluzione.

Bisognerà utilizzare il modulo di domanda predisposto dall’INPS, che dovrà essere inviato in modalità telematica tramite il servizio dedicato.

L’anticipo Naspi può essere richiesto anche per l’avvio di attività in forma societaria, a patto che il socio oltre a conferire capitale svolga anche attività di lavoro autonomo o d’impresa.

La novità è contenuta nella circolare n. 174 pubblicata il 23 novembre 2017.

Naspi compatibile con reddito di cittadinanza 2020

Uno dei dubbi di molti lavoratori è se il godimento della Naspi sia compatibile o meno con il nuovo reddito di cittadinanza. La risposta è affermativa.

Nel rispetto dei requisiti generali previsti si potrà fare domanda di reddito di cittadinanza anche se si percepisce già l’indennità di disoccupazione.

Per ulteriori dettagli invitiamo a consultare la guida dedicata.

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