Detrazione spese sanitarie 2020, novità: pagamenti in contanti al SSN, bancomat ai privati

Detrazione spese sanitarie 2020, doppio binario sui pagamenti: l'uso dei contanti sarà ammesso esclusivamente per le prestazioni rese dal SSN. Per le visite effettuate da medici privati diventerà invece obbligatorio usare carte, bancomat o bonifici. Ecco cosa prevede la Legge di Bilancio.

Detrazione spese sanitarie 2020, novità: pagamenti in contanti al SSN, bancomat ai privati

Detrazione spese sanitarie con obbligo di tracciabilità dei pagamenti dal 2020, ma solo per le prestazioni rese da privati.

Il testo del Disegno di Legge di Bilancio 2020 depositato in Senato scioglie i dubbi sui bonus fiscali del 19% per i quali, dal prossimo anno, diventerà obbligatorio utilizzare mezzi di pagamento tracciabili, come carte, bancomat o bonifici.

L’uso dei contanti diventerà di fatto motivo di esclusione dalle agevolazioni fiscali previste all’articolo 15 del TUIR, cioè l’intero panorama delle detrazioni Irpef.

Soltanto le spese sanitarie saranno, in parte, esenti dalle nuove regole sui pagamenti, così come dalla stretta prevista per i contribuenti con redditi elevati.

Detrazione spese sanitarie 2020: pagamenti in contanti al SSN, bancomat ai privati

È all’articolo 85 che il Disegno di Legge di Bilancio 2020 introduce le nuove regole sul pagamento delle spese detraibili ai fini Irpef.

Le detrazioni fiscali del 19% saranno riconosciute a condizione che la relativa spesa sia sostenuta con bonifico bancario o postale, oppure con altri mezzi di pagamento tracciabili, come carte o bancomat.

La novità sarà rilevante, soprattutto in alcuni settori in cui l’utilizzo del contante risulta essere ancora oggi preponderante. Tra questi vi è quello sanitario, per il quale la Legge di Bilancio 2020 disegna una doppia via, differenziata considerando le prestazioni mediche di strutture pubbliche e quelle di strutture private.

È il comma 2 dell’articolo 85 a stabilire che:

La disposizione di cui al comma 1 (tracciabilità delle detrazioni) non si applica alle detrazioni spettanti in relazione alle spese sostenute per l’acquisto di medicinali e di dispositivi medici, nonché alle detrazioni per prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche o da strutture private accreditate al Servizio sanitario nazionale.

L’uso del contante sarà quindi ammesso ancora in farmacia e presso le strutture sanitarie pubbliche o quelle private accreditate. In tutti gli altri casi (dentisti, veterinari, medici specialisti) la detraibilità delle spese sostenute sarà subordinata alla verifica circa la modalità di pagamento.

Detrazione spese mediche in misura integrale e senza limiti di reddito per le patologie gravi

Sulla detrazione delle spese mediche c’è una seconda novità di rilievo nella Legge di Bilancio 2020.

A partire dal 1° gennaio, le detrazioni fiscali saranno riconosciute in misura integrale esclusivamente ai contribuenti con reddito complessivo non superiore a 120.000 euro, ad esclusione di quelle previste sugli interessi passivi del mutuo.

In tutti gli altri casi, l’ammontare dei bonus Irpef riconosciuto sarà progressivamente ridotto per chi percepisce redditi superiori, fino ad azzerarsi per i redditi pari o superiori a 240.000 euro.

Anche in questo caso, la Manovra riserva una “corsia privilegiata” alle spese sanitarie, ma soltanto se relative a gravi patologie che danno diritto all’esenzione dal pagamento del ticket.

L’ultimo periodo dell’articolo 75 del DdL di Bilancio 2020 stabilisce che:

“La detrazione compete nell’intero importo, a prescindere dall’ammontare del reddito complessivo, per gli oneri di cui al comma l, lettere a) e b), al comma 1-ter nonché per le spese sanitarie di cui al comma l, lettera c) sostenute per patologie che danno diritto all’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria.”

Resteranno quindi interamente detraibili, a prescindere dal reddito complessivo, le spese sostenute per gravi patologie. Un’esclusione dai tagli previsti dalla Manovra che è, evidentemente, limitata ad alcune specifiche fattispecie.

Ricordiamo che, in ogni caso, il testo del Disegno di Legge di Bilancio 2020 dovrà superare il vaglio del Parlamento. La discussione in Aula della Manovra potrebbe quindi portare a modifiche rilevanti, soprattutto in merito ai bonus fiscali.

Tutti i dettagli e le novità ufficiali saranno quindi noti entro la fine dell’anno, termine di approvazione della Legge di Bilancio.

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