Dal bonus studenti a quello animali domestici, c’è ancora da lavorare sulla Legge di Bilancio 2024

Rosy D’Elia - Fisco

Dal bonus studenti al contributo per gli animali domestici, sono 55 i decreti attuativi da adottare per completare ufficialmente i lavori della Legge di Bilancio 2024. Il numero delle disposizioni non autoapplicative rispetto agli altri anni è ridotto, ma i lavori di attuazione non sono ancora ufficialmente partiti. Anche il cantiere della Manovra dello scorso anno è ancora aperto

Dal bonus studenti a quello animali domestici, c'è ancora da lavorare sulla Legge di Bilancio 2024

Sono 55 in totale i decreti attuativi da approvare per rendere pienamente operativa la Legge di Bilancio 2024: dal bonus studenti al contributo per gli animali domestici, sono diverse le misure da rendere operative ma, rispetto al passato, il numero di provvedimenti necessari è nettamente inferiore.

Come ogni anno, i lavori sulla Manovra non possono dirsi conclusi definitivamente con l’approvazione da parte di entrambi i rami del Parlamento perché alcune novità non sono autoapplicative e necessitano, quindi, di ulteriori passaggi burocratici per diventare concrete.

L’impegno di chiudere il cantiere viene affidato, ora, a enti e Ministeri competenti chiamati a definire nel dettaglio, con decreti attuativi, gli strumenti messi nero su bianco.

Nel frattempo, però, il cantiere dello scorso anno è ancora aperto.

Dal bonus studenti a quello animali domestici, il lavoro sulla Legge di Bilancio 2024 non è finito

Non sempre basta l’approvazione di bonus, agevolazioni, strumenti di ogni tipo per far sì che le novità diventino operative o accessibili.

Si tratta delle cosiddette misure non autoapplicative: sono i casi in cui la norma affida a Ministeri ed enti competenti il compito di definire nel dettaglio le modalità per trasformare le parole in azioni definendone criteri, tempi, procedure. Non rappresenta un formale passaggio, ma uno step necessario che molto spesso, però, diventa un freno.

Servono 55 provvedimenti previsti per dare concretezza a quanto stabilito dalla Legge di Bilancio 2024.

Se il taglio del cuneo fiscale e contributivo, al centro del pacchetto di novità, era già pronto essere applicato alle prime buste paga di lavoratrici e lavoratori dipendenti ddel 2024 senza soluzione di continuità con le regole in vigore nel 2023, ci sono misure che restano in stand by in attesa dei decreti attuativi.

È il caso, ad esempio, delle borse di studio destinate agli studenti e alle studentesse che partecipano all’erasmus italiano.

Il Ministero dell’Università e della Ricerca dovrà confermare l’importo accessibile, che si stima sia pari a 1.000 euro circa, le modalità di domanda e il valore dell’ISEE, Indicatore della Situazione Economica Equivalente, che permetterà di accedere ai benefici.

Stesso discorso vale per il bonus animali domestici, il contributo per le spese veterinarie che è stato inserito nella Legge di Bilancio 2024 durante l’iter parlamentare ed è destinato agli over 65 che appartengono a un nucleo familiare con un valore di ISEE inferiore a 16.215 euro.

E ancora, solo per fare un altro esempio, anche per l’ISCRO, l’indennità destinata ai lavoratori autonomi si attende l’approvazione di un decreto attuativo per definire più nel dettaglio la partecipazione a percorsi di aggiornamento professionale.

Solo la metà dei decreti attuativi attesi è utile a sbloccare delle risorse, ma la mole di fondi ancorata a questi passaggi burocratici supera i 3,6 miliardi e rappresenta il 12 per cento degli stanziamenti complessivi per il 2024 pari a 29,5 miliardi circa.

Legge di Bilancio e non solo: i bonus si scontrano con la lentezza burocratica

Le Leggi di Bilancio, così come le altre norme, spesso stabiliscono anche i tempi per passare dalla teoria alla pratica, ma le scadenze quasi mai vengono rispettate.

Sei provvedimenti dovevano essere stati già approvati entro il termine del 31 gennaio 2024. Ma i lavori di attuazione non sembrano essere ancora partiti.

La lentezza burocratica arriva a diluire l’efficacia delle misure messe in campo e il nodo dei decreti attuativi che si accumulano nel tempo, e che non riguardano solo la Legge di Bilancio, ha accomunato gli ultimi Governi in carica.

Ne è un esempio il bonus occhiali che, messo in campo per aiutare le famiglie durante l’emergenza Covid, ha visto la luce dopo due anni dall’approvazione.

In totale il numero di provvedimenti attesi per concludere i lavori della Legge di Bilancio 2024 è nettamente inferiore a quello delle ultime Manovre approvate che hanno di gran lunga superato quota 100.

E, infatti, i cantieri degli ultimi anni sono ancora aperti: per il 2023 sono da approvare ancora ben 32 provvedimenti per dare concretezza al pacchetto di misure.

Un esempio? Le istruzioni per ottenere la carta del merito e della cultura sono arrivate in Gazzetta Ufficiale solo il 16 gennaio 2024 e dovevano essere approvate entro il 2 marzo 2023.

Con la riduzione delle misure non autoapplicative si aggira la questione della lentezza burocratica e se ne riduce la portata, ma non si risolve il problema dello stallo a cui sono destinati tutti gli strumenti che non nascono pronti all’uso.

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