L'IRPEF nel 2024 sarà calcolata su tre aliquote: per gli anni successivi il futuro è tutto da scrivere. La novità, che garantisce fino a 22 euro mensili di risparmio, rientra nel percorso di attuazione della riforma fiscale e nasce anche per preservare i benefici che derivano dalla conferma del taglio del cuneo fiscale e contributivo prevista dalla Legge di Bilancio 2024
Nel 2024 l’IRPEF sarà calcolata su tre aliquote: la revisione interessa lo scaglione di reddito tra i 15.001 e i 28.000 euro, che sarà inglobato nel primo.
Anche a questa fascia di redditi si applicherà il 23 per cento per un risparmio mensile che arriva a un massimo di 22 euro circa.
Per gli anni successivi le regole di calcolo sono tutte da scrivere: il percorso di attuazione della riforma fiscale, in cui rientrano le novità, parte da modifiche temporanee.
La necessità di una IRPEF a tre aliquote per il 2024 nasce anche dall’esigenza di preservare i benefici che deriveranno dal taglio del cuneo fiscale e contributivo al 6 e al 7 per cento che la Legge di Bilancio in arrivo confermerà per il prossimo anno.
Nell’impostazione attuale, infatti, c’è il rischio che gli effetti della decontribuzione generino un aumento del prelievo fiscale.
“Uno degli obiettivi del presidente del Consiglio e di tutto il Governo è quello di confermare il taglio del cuneo fiscale di 7 punti a cui pensiamo di aggiungere anche una rimodulazione delle imposte sul reddito delle persone fisiche, ovviamente dobbiamo ancora fare i calcoli”, aveva già dichiarato il 28 settembre il viceministro dell’Economia e delle Finanze Maurizio Leo ai microfoni del programma di Rai 1 Cinque Minuti, anticipando poi quali potrebbero essere i benefici per i cittadini e le cittadine.
“Se consideriamo i famosi 100 euro che riguardano la riduzione del cuneo fiscale e l’effetto di rivisitazione delle aliquote avremo un vantaggio mensile di circa 120 euro”.
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Accorpamento delle prime due aliquote per l’IRPEF 2024: qual è il risparmio?
Di fatto l’operazione di revisione porta una riduzione dal 25 al 23 per cento dell’aliquota applicabile ai redditi tra 15.001 euro e 28.000 euro con un risparmio crescente e proporzionale.
In altre parole, fino a 15.000 euro non ci sarà alcun vantaggio. Il guadagno parte da 15.001 e arriva fino a un massimo di 22 euro al mese in caso di redditi pari o superiori a 28.000 euro.
Anche i redditi fiscalmente capienti fino a 15.000 euro trarranno benefici, pari a 75 euro, dalla nuova IRPEF ma per effetto dell’incremento della detrazione e non per la revisione delle aliquote.
Come funziona l’IRPEF oggi
Numero Scaglione | Scaglioni IRPEF 2023 | Aliquote IRPEF 2023 |
---|---|---|
1° | Fino a 15.000 euro | 23 per cento |
2° | Tra 15.001 euro e 28.000 euro | 25 per cento |
3° | Tra 28.001 euro e 50.000 euro | 35 per cento |
4° | Oltre 50.001 euro | 43 per cento |
Come cambierà
Numero Scaglione | Scaglioni IRPEF 2024 | Aliquote IRPEF 2024 |
---|---|---|
1° | Fino a 28.000 euro | 23 per cento |
2° | Tra 28.001 euro e 50.000 euro | 35 per cento |
3° | Oltre 50.001 euro | 43 per cento |
Accorpamento delle prime due aliquote IRPEF e conferma dell’esonero contributivo: risparmio fino a 120 euro
Questa prima revisione dell’IRPEF, che rientra nella cornice della riforma fiscale, è in un certo senso complementare alla conferma del taglio del cuneo fiscale e contributivo: è necessario ridurre l’aliquota del secondo scaglione, attualmente al 25 per cento, per evitare che gli aumenti in busta paga siano neutralizzati dall’imposta più alta. Per dirla in termini più semplici, bisogna evitare di dare con una mano e di prendere con l’altra.
Quest’ azione congiunta ha un costo che si aggira intorno ai 15 miliardi: solo per confermare l’esonero contributivo previsto per le retribuzioni fino a 35.000 euro il costo è di circa 11 miliardi, a cui si deve aggiungere l’accorpamento delle aliquote IRPEF per un valore di circa 4 miliardi.
Da un lato il margine di azione della prossima Manovra è stretto, come emerso fin dai primi dati della NADEF (Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza), dall’altro gli interventi sui redditi medio bassi non sono rimandabili.
Della nuova IRPEF, in ogni caso, beneficeranno tutte e tutti i contribuenti: per chi ha redditi superiori a 50.000 euro viene introdotta soltanto una franchigia per l’accesso alle detrazioni.
Nel comunicato stampa del Governo si legge:
“Si prevede, per l’anno 2024, una riduzione di 260 euro della detrazione complessivamente spettante in relazione a particolari spese sostenute dai contribuenti con reddito complessivo superiore a 50.000 euro. Sono fatte salve le detrazioni spettanti per spese sanitarie”.
260 euro, infatti, è il risparmio massimo che può derivare dalla revisione delle aliquote IRPEF.
Considerando sia il taglio del cuneo fiscale e contributivo che la nuova IRPEF, i benefici possono arrivare fino a un massimo di circa 120 euro al mese.
Secondo le stime fornite dalla Banca d’Italia, beneficeranno di questo mix di misure tre famiglie su quattro con incremento del reddito disponibile in media pari a 600 euro per tutto l’anno.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: IRPEF a tre aliquote: per il 2024 risparmio mensile fino a 22 euro