Scadenza ISEE 2019: nuovi chiarimenti INPS su validità e periodo di riferimento per patrimoni e redditi da inserire nel calcolo. Sulle regole a cui attenersi negli ultimi mesi è intervenuto prima il Decreto Crescita, a fine giugno, e poi il DL Crisi aziendali e tutela del lavoro, a settembre.
Con il comunicato stampa del 12 settembre 2019, l’Istituto tira le somme delle modifiche alla normativa e illustra la tabella di marcia che i cittadini devono considerare per il 2019 e per il 2020.
INPS - Comunicato stampa del 12 settembre 2019
Inps: precisazioni sull'ISEE. Scarica il comunicato stampa pubblicato dall'INPS il 12 settembre 2019.
Da inizio settembre sono diverse le comunicazioni che lINPS ha diffuso per fare chiarezza su scadenze e validità della Dichiarazione Sostitutiva Unica ai fini ISEE.
Di seguito il testo integrale con le precisazioni pubblicato oggi:
“L’Inps ricorda che le DSU finalizzate alla determinazione dell’ISEE presentate nel 2019 successivamente al 1° settembre, avranno validità dalla data di presentazione fino al 31 dicembre 2019.
Per la loro elaborazione, saranno presi a riferimento i redditi percepiti nel 2017 e i patrimoni posseduti al 31 dicembre 2018.
Questo per effetto delle modifiche introdotte dal d.l. 101 del 3 settembre 2019 al c.d. Decreto crescita (d.l. 30/4/2019, convertito dalla l. 58 del 28/6/2019), che a sua volta aveva modificato la disciplina del d.lgs. 147 del 15/9/2017.
Dal prossimo anno, le DSU avranno validità a partire dalla data di presentazione fino al 31 dicembre, mentre i redditi percepiti e i patrimoni posseduti presi a riferimento saranno quelli di 2 anni prima. Per il 2020, quindi, i redditi e i patrimoni di riferimento saranno quelli del 2018.”
Per fare il punto degli interventi normativi sull’ISEE, bisogna fare un passo indietro fino ai primi mesi del 2019.
Il Decreto su reddito di cittadinanza e quota 100 ha modificato, infatti, la data di validità della DSU spostandola dal 31 agosto, scadenza che non è mai entrata effettivamente in vigore, al 31 dicembre.
Il testo interveniva, però, solo sul 2019. A stabilire la stessa tabella di marcia anche per gli anni successivi è arrivato il Decreto Crescita.
Ma neanche il provvedimento approvato a fine giugno ha messo fine all’iter di modifica su DSU e ISEE, e il DL crisi aziendali e tutela del lavoro ha apportato nuove modifiche.
Con le disposizioni di settembre, è stata confermata a regime la modifica del periodo di validità della DSU ed è stato stabilito che bisogna considerare il secondo anno precedente a quello della richiesta come periodo di riferimento per i redditi e i patrimoni ai fini dell’elaborazione dell’ISEE.
In altre parole, per le Dichiarazione Sostitutive Uniche presentate nell’arco del 2020 si considereranno i redditi e i patrimoni del 2018 e si elaborerà un Indicatore della Situazione Economica Equivalente valido fino al 31 dicembre.