Pensioni e invalidità civile, il Decreto Aiuti ter prevede anche novità sul recupero delle prestazioni indebite INPS.
I tempi per il recupero delle prestazioni pensionistiche e assistenziali, percepite indebitamente, vengono variati dal testo della misura, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 23 settembre 2022.
Arriva la conferma di quanto già indicato nelle bozze: l’iter sarà avviato entro il 31 dicembre 2023.
Il Decreto Aiuti ter, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 23 settembre, stabilisce novità anche sulle pensioni, l’invalidità civile e altre prestazioni INPS.
Nello specifico, vengono stabilite misure per le prestazioni pensionistiche e assistenziali che, a seguito della verifica dei requisiti reddituali, vengono ritenute percepite in modo indebito.
Si tratta delle prestazioni collegate alla campagna di verifica reddituale, di cui all’articolo 13, comma 2, della legge 30 dicembre 1991, numero 412, relative al periodo d’imposta 2020.
Il richiamo normativo stabilisce, infatti, quanto di seguito riportato:
“L’INPS procede annualmente alla verifica delle situazioni reddituali dei pensionati incidenti sulla misura o sul diritto alle prestazioni pensionistiche e provvede, entro l’anno successivo, al recupero di quanto eventualmente pagato in eccedenza.”
Sono inoltre interessate le prestazioni che rientrano nelle verifiche stabilite all’articolo 35, comma 10-bis, del decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 207, relative all’anno d’imposta 2019.
Tali prestazioni sono quelle che vengono sospese, ed eventualmente revocate, nel caso in cui le comunicazioni dei redditi non siano effettuate dai beneficiari.
In base a quanto stabilito dall’articolo 21 del decreto-legge numero 144 del 23 settembre 2022, ovvero il Decreto Aiuti ter, il recupero delle prestazioni indicate sarà avviato entro il 31 dicembre 2023.
Il testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale conferma la gran parte delle misure anticipate al termine del Consiglio dei Ministri dello scorso 16 settembre.
La conferma è arrivata anche per le agevolazioni per contrastare il caro energia e per il bonus 150 euro, che spetterà ai lavoratori dipendenti e autonomi, nel rispetto di determinati requisiti previsti dalla legge.
Così come per il bonus 200 euro, anche il contributo di 150 euro spetterà ai pensionati che rispondono alle condizioni indicate nella norma.
I soggetti che potranno beneficiare della somma aggiuntiva alla prima indennità dovranno essere titolari di reddito non superiore a 20.000 euro.
Per i residenti in Italia il pagamento avverrà nel mese di novembre 2022.
Potranno beneficiare dell’agevolazione i titolari di uno o più trattamenti a carico di:
La decorrenza di tali trattamenti deve essere entro il 1° ottobre 2022.