Taglio di bonus e agevolazioni in Legge di Bilancio 2024: quasi 300 crediti d’imposta nel mirino del MEF

Prende sempre più piede l'ipotesi di un taglio a bonus e agevolazioni in Legge di Bilancio 2024, necessario per reperire risorse per la conferma del taglio al cuneo fiscale. Quasi 300 i crediti d'imposta all'attenzione del Ministero dell'Economia e, tra le novità, emerge l'ipotesi di un limite alle detrazioni

Taglio di bonus e agevolazioni in Legge di Bilancio 2024: quasi 300 crediti d'imposta nel mirino del MEF

La partita per la messa a punto della Legge di Bilancio 2024 passa anche dal taglio di bonus e agevolazioni.

L’obiettivo è reperire risorse per la messa a punto della Manovra, per la quale servono almeno 30 miliardi di euro e, di questi, 11 sono quelli necessari per la conferma del taglio al cuneo fiscale in busta paga dei lavoratori dipendenti.

Il lavoro di messa a punto della prossima Legge di Bilancio è già iniziato e uno dei passaggi obbligati per il Governo consiste nell’analisi dei fondi da stanziare per l’attuazione del pacchetto di norme a sostegno di imprese e famiglie, anche alla luce del prima messa a terra della riforma fiscale.

Ed è proprio nell’ambito della riforma del Fisco che si inserisce il lavoro di riordino di bonus e agevolazioni che vanno ad incidere sulle imposte dovute da lavoratori dipendenti, imprese e famiglie.

Sono 277 i crediti d’imposta sui quali si starebbe concentrando l’attenzione del Ministero dell’Economia, per un totale di 36 miliardi. Tra le ipotesi anche l’introduzione di un limite annuo di spese detraibili per ciascun contribuente.

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Taglio di bonus e agevolazioni in Legge di Bilancio 2024: quasi 300 crediti d’imposta nel mirino del MEF

Due le date che segnano la ripartenza delle attività del Governo dopo la pausa estiva: il 28 agosto è in programma una prima riunione del Consiglio dei Ministri, mentre lunedì 4 settembre è previsto un incontro a Palazzo Chigi con i partiti di maggioranza proprio sulle priorità della Legge di Bilancio 2024.

Il tutto per arrivare pronti all’appuntamento del 27 settembre, data entro la quale dovrà essere approvata la Nota di aggiornamento al DEF, nella quale verrà delineato il perimetro delle misure da mettere in campo con la Manovra del prossimo anno.

Il lavoro che impegnerà il Governo in autunno non è certo semplice ed è attesa un’importante limatura sulle novità da mettere in campo. La conferma del taglio del cuneo fiscale per i dipendenti con redditi medio-bassi è una delle priorità da perseguire, anche per evitare una riduzione degli stipendi.

Ma la coperta è corta, motivo per il quale prende sempre più piede l’ipotesi di un taglio ai bonus fiscali, con l’atteso riordino delle tax expenditures.

Ne aveva parlato anche il Viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, nel corso dell’audizione dello scorso 2 maggio presso le Commissioni finanze di Camera e Senato. Sono 277 i crediti d’imposta attualmente al vaglio del MEF, che valgono in totale 36 miliardi di euro.

Un insieme di agevolazioni che interessano sia le famiglie che le imprese che, quindi, potrebbero essere cancellate con il fine di reperire risorse per il taglio delle imposte sulle buste paga e per la riforma dell’IRPEF, con il passaggio da quattro a tre aliquote.

Bonus e agevolazioni, ipotesi di un limite massimo per le detrazioni fiscali dal 2024

Al taglio dei bonus fiscali, seppur con alcune garanzie sulle spese più rilevanti quali quelle sanitarie e le spese legate alla casa, si affiancano ulteriori ipotesi di intervento per ridurre la spesa annua a carico dello Stato.

Come anticipato da Il Messaggero, due le possibilità in campo in vista della messa a punto della Legge di Bilancio 2024.

La prima consiste nel ritocco del limite di 120.000 euro che porta alla riduzione delle detrazioni fiscali spettanti. In campo c’è però un’ulteriore possibilità, ossia quella di introdurre un limite massimo ai bonus fruibili in ciascuna annualità, differenziato in base all’importo dei redditi del dichiarante.

Anche in quest’ultimo caso verrebbero salvaguardati i bonus fiscali più di rilievo, quali quelli per spese mediche o mutui.

Quel che è chiaro è che il Governo è intenzionato ad intervenire sulla giungla di agevolazioni e crediti d’imposta, anche perché si tratta di uno dei principi della legge delega sulla riforma fiscale, con il fine di reperire risorse utili per la riduzione delle imposte, a partire dall’IRPEF.

Il lavoro sarà però complesso, anche considerando l’impatto in termini di consenso elettorale di misure che porterebbero alla cancellazione o alla riduzione dei benefici fiscali riconosciuti ai contribuenti.

Al Governo impegnato con la Legge di Bilancio 2024 servirà quindi coraggio.

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