Sistema TS: dal 2024 a regime le date semestrali di scadenza per le spese sanitarie

Rosy D’Elia - Dichiarazioni e adempimenti

Arriva il decreto attuativo con le date di scadenza da rispettare per l'invio delle spese sanitarie di ogni semestre al sistema TS, in linea con le novità introdotte dalla riforma fiscale. Si confermano gli appuntamenti del 30 settembre e del 31 gennaio, ma il calendario diffuso sul portale indica termini diversi

Sistema TS: dal 2024 a regime le date semestrali di scadenza per le spese sanitarie

Con le novità della riforma fiscale, viene ufficialmente accantonata l’ipotesi di un passaggio alla cadenza mensile per l’invio delle spese sanitarie al Sistema TS per la precompilata.

In base a quanto previsto dal decreto di semplificazione degli adempimenti che rientra nell’ambito della riforma fiscale, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha fissato le date di scadenza semestrali da rispettare per la trasmissione dei dati a partire dal 2024.

Vengono confermati gli appuntamenti del 30 settembre e del 31 gennaio di ogni anno. Ma la tabella di marcia diffusa il 9 febbraio indicata come primo termine da segnare per quest’anno la data del 31 luglio.

Sistema TS 2024: fissate le date di scadenza per le spese sanitarie del semestre

Farmacie e parafarmacie, strutture sanitarie accreditate al Sistema Sanitario Nazionale, strutture appartenenti alla Sanità militare, medici chirurghi e una platea di professioniste e professionisti sanitari, che diventa sempre più ampia, sono chiamati a trasmettere le spese sanitarie di cittadini e cittadine al sistema TS per l’elaborazione della dichiarazione dei redditi pronta all’uso.

L’obbligo di invio negli ultimi anni è stato semestrale, ma dal 2024 sarebbe dovuto entrare in vigore il termine mensile.

In realtà già dal 2021 i soggetti obbligati all’invio dei dati al sistema TS avrebbero dovuto inviare le informazioni con ritmi più serrati, ma il passaggio a un calendario più fitto di scadenze è stato rimandato di volta in volta, fino ad essere definitivamente accantonato con le disposizioni previste dall’articolo 12 del decreto legislativo numero 1 del 2024:

“I soggetti tenuti all’invio dei dati delle spese sanitarie al Sistema Tessera Sanitaria per la predisposizione, da parte dell’Agenzia delle entrate della dichiarazione dei redditi precompilata, a partire dal 2024 provvedono alla trasmissione dei dati con cadenza semestrale, entro i termini che sono stabiliti con decreto del Ministero dell’economia e delle finanze”.

Con il provvedimento attuativo, adottato l’8 febbraio e in via di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, vengono confermate le date di scadenza già in vigore.

Ministero dell’Economia e delle Finanze - Decreto Ministeriale dell’8 febbraio 2024
Individuazione dei termini entro cui i soggetti interessati sono tenuti alla trasmissione dei dati delle spese sanitarie al Sistema Tessera sanitaria con cadenza semestrale, per la predisposizione da parte dell’Agenzia delle entrate della dichiarazione dei redditi precompilata

Sistema TS 2024: fissate le date di scadenza per le spese sanitarie del semestre

Come già previsto per gli anni scorsi, dal 2024 entrano ufficialmente in vigore e a regime gli appuntamenti semestrali con l’invio dei dati sulle spese sanitarie al sistema TS.

ScadenzaDati da inviare al sistema TS
Entro il 30 settembre di ciascun anno Spese sanitarie sostenute nel
primo semestre del medesimo anno
Entro il 31 gennaio di ciascun anno per le spese sanitarie sostenute nel secondo semestre dell’anno precedente

Si interviene sull’articolo 7 del Decreto 19 ottobre 2020, stabilendo anche la data di scadenza per le spese veterinarie che devono essere trasmesse entro il “16 marzo dell’anno successivo a quello in cui le medesime spese veterinarie sono state sostenute, ai sensi dell’articolo 16-bis, comma 4, del decreto legge 26 ottobre 2019, n. 124”.

In linea di massima per eventuali correzioni sui dati inviati ci sono 7 giorni di tempo. Ma il calendario con le date da segnare in rosso deve essere pubblicato per ogni anno sul portale del Sistema TS.

La tabella di marcia diffusa con la notizia del 9 febbraio, però, non sembra essere allineata con i termini indicati dal Decreto Ministeriale di attuazione della riforma fiscale. Si tratta di una svista o si parte con una eccezione alla regola?

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