Omessa dichiarazione IVA 2023: lettere di compliance in arrivo, regolarizzazione entro il 31 luglio

Sono in arrivo lettere di compliance dall’Agenzia delle Entrate in caso di dichiarazione IVA 2023 omessa o con errori. Per rimediare alle irregolarità tramite ravvedimento operoso c'è tempo fino alla scadenza del 31 luglio

Omessa dichiarazione IVA 2023: lettere di compliance in arrivo, regolarizzazione entro il 31 luglio

I contribuenti che non hanno inviato la dichiarazione IVA 2023, oppure l’hanno presentata senza la compilazione del Quadro VE, riceveranno una comunicazione da parte dell’Agenzia delle Entrate per verificare la correttezza dei dati ed eventualmente giustificare l’anomalia.

Le lettere di compliance per favorire l’adempimento spontaneo saranno inviate tramite PEC al domicilio digitale dei contribuenti interessati. Saranno disponibili anche all’interno del Cassetto Fiscale.

L’Agenzia fornisce le istruzioni per regolarizzare la propria posizione e beneficiare della riduzione delle sanzioni.

Omessa dichiarazione IVA 2023: lettere di compliance in arrivo, regolarizzazione entro il 31 luglio

L’Agenzia delle Entrate con il provvedimento n. 210441, pubblicato sul sito il 13 giugno 2023, comunica le modalità attraverso le quali metterà a disposizione dei contribuenti le informazioni relative ad eventuali irregolarità rilevate nella dichiarazione IVA 2023.

C’è stato tempo fino alla scadenza del 2 maggio per presentare il modello e in caso di omissioni ed errori l’Agenzia invierà le lettere di compliance per facilitare l’adempimento spontaneo.

Il provvedimento dell’Agenzia individua le modalità con le quali informerà i contribuenti e la Guardia di Finanza di fatture elettroniche, dei dati relativi alle operazioni di cessione di beni e di prestazione di servizi, effettuate e ricevute verso e da soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato, e dei corrispettivi giornalieri trasmessi che segnalano:

  • la possibile mancata presentazione della dichiarazione per il periodo di imposta 2022;
  • la presentazione senza la compilazione del Quadro VE;
  • la presentazione con operazioni attive dichiarate per un ammontare inferiore a 1.000 euro.

L’invito a mettersi in regola contiene tutte le informazioni utili ai contribuenti per giustificare le discordanze con elementi, fatti e circostanze di cui l’Agenzia delle Entrate non è a conoscenza. Nello specifico:

  • codice fiscale, denominazione, cognome e nome del contribuente;
  • numero identificativo della comunicazione e anno d’imposta;
  • data e protocollo telematico della dichiarazione IVA trasmessa per il periodo di imposta 2022;
  • data di elaborazione della comunicazione in caso di mancata presentazione della dichiarazione IVA entro i termini prescritti.

La comunicazione viene inviata dall’Agenzia tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) no-reply al domicilio digitale dei contribuenti. La lettera, inoltre, si può consultare dal Cassetto Fiscale, disponibile all’interno dell’area riservata del sito istituzionale nell’interfaccia web Fatture e Corrispettivi.

Lettere di compliance per dichiarazione IVA omessa o con errori: come regolarizzare

Come sottolineato nel provvedimento, i contribuenti non possono rispondere alla comunicazione ricevuta. Ad ogni modo hanno la possibilità, anche attraverso intermediari abilitati, di richiedere informazioni o segnalare elementi sconosciuti all’Agenzia delle Entrate inviando un comunicazione tramite PEC.

Le informazioni comunicate dall’Agenzia con questa modalità facilitano la presentazione della dichiarazione IVA 2023 entro i 90 giorni dalla scadenza del termine ordinario di presentazione, cioè il 30 aprile 2023 che cadendo di domenica è slittato al 2 maggio. La scadenza per regolarizzare la propria posizione, quindi, è fissata al 31 luglio 2023.

I contribuenti interessarti, in questo modo, possono procedere alla regolarizzazione inviando la dichiarazione IVA, con il versamento delle sanzioni in misura ridotta, come previsto dall’articolo 13, comma 1 lettera c), del Dlgs n. 472/1997.

Lo stesso vale per chi non ha compilato il Quadro VE o ha dichiarato operazioni attive per un ammontare inferiore a 1.000 euro. I contribuenti, infatti, possono regolarizzare attraverso il ravvedimento operoso, beneficiando della riduzione delle sanzioni in ragione del tempo trascorso dal momento in cui sono state commesse le violazioni (art. 13, comma 1 lettera a-bis), del Dlgs n. 472/1997).

La regolarizzazione potrà essere effettuata anche nel caso in cui la violazione sia già stata constatata o che siano stati avviati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di controllo, di cui gli interessati abbiano avuto formale conoscenza.

Non sarà, invece, permessa nel caso di notifica di un atto d’accertamento o di una comunicazione di irregolarità a seguito di controlli formali.

Agenzia delle Entrate - Provvedimento n. 210441 del 13 giugno 2023
Attuazione dell’articolo 1, commi da 634 a 636, della legge 23 dicembre 2014, n. 190 – Comunicazioni per la promozione dell’adempimento spontaneo nei confronti dei soggetti per i quali risulta la mancata presentazione della dichiarazione IVA relativa al periodo d’imposta 2022, ovvero la presentazione della stessa senza la compilazione del quadro VE o con operazioni attive dichiarate per un ammontare inferiore a 1000 euro.

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