Con la riforma fiscale, novità in arrivo anche per gli ISA

Salvatore Cuomo - Studi di settore

Da cosa sono gli ISA a come cambierà la loro elaborazione con le novità della riforma fiscale: focus sulle modifiche in arrivo per gli indici sintetici di affidabilità fiscale con il decreto di semplificazione degli adempimenti, approvato in esame preliminare dal Governo il 23 ottobre

Con la riforma fiscale, novità in arrivo anche per gli ISA

Il 2024 porterà alcune interessanti novità riguardanti gli ISA, Indici di Sintetici di Affidabilità: la riorganizzazione è contenuta nel testo di decreto legislativo sugli adempimenti che rientra nell’ambito della riforma fiscale ed è stato approvato in esame preliminare dal Governo il 23 ottobre.

Prima di esaminare in dettaglio le novità, vale la pena soffermarsi su cosa sono gli ISA.

Acronimo come detto di “Indici Sintetici di Affidabilità fiscale”, si tratta di uno strumento operativo introdotto dal decreto legge n. 50/2017 e applicato a partire dal periodo d’imposta 2018 in sostituzione degli Studi di Settore e i Parametri, applicazioni utilizzate fino ad allora.

La guida operativa pubblicata dalla Agenzia delle Entrate riporta:

“In sostanza, rappresentano la sintesi di una serie di indicatori costruiti con una metodologia statistico-economica basata su dati e informazioni contabili e strutturali dichiarati dai contribuenti in più periodi d’imposta”.

L’applicazione di detti indici consente in autonomia ai contribuenti di determinare la loro affidabilità fiscale in base all’esito del calcolo dell’applicativo il quale esprimerà un voto da 1 a 10 in base al quale esito gli stessi potranno eventualmente accedere a benefici che la stessa guida indica:

  • l’essere esclusi da alcuni tipi di controlli;
  • il beneficiare della riduzione dei termini per gli accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate;
  • l’essere esonerati dall’apposizione del visto di conformità per la compensazione dei crediti d’imposta.

Novità sugli ISA in arrivo

Ma ora veniamo alle novità previste dal decreto di attuazione della riforma fiscale.

Stando alle bozze in circolazione, si interviene per cogliere meglio le peculiarità delle attività sottoposte agli indici nella loro evoluzione socio economica:

“Articolo 5 - Riorganizzazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale
All’articolo 9-bis, del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96, dopo il comma 2 è inserito il seguente: “2-bis L’attività di revisione degli indici sintetici di affidabilità fiscale di cui al comma 2 tiene conto di analisi finalizzate alla riorganizzazione e razionalizzazione degli stessi indici per rappresentare adeguatamente la realtà dei comparti economici cui si riferiscono e cogliere le evoluzioni della classificazione delle attività economiche Ateco.”

In sostanza nell’ambito delle periodiche revisioni già previste dalle norme in vigore si traccia la direzione di una più attenta analisi e riorganizzazione degli stessi sulla base delle evoluzioni delle attività economiche già considerate per l’aggiornamento della classificazione ATECO adottata dall’ISTAT.

La classificazione ATECO è utilizzato nel contesto nazionale anche per classificazioni nell’ambito dell’attività bancaria e, appunto, fiscale.

Compilazione semplificata del modello ISA: novità in arrivo

Si interviene, poi, anche sulla compilazione del modello ISA allegato alla dichiarazione dei redditi, semplificandola.

Facendo riferimento alle prime indiscrezioni emerse sui testi, l’obiettivo sembra essere quello di ridurre gli oneri a carico di imprese e professionisti derivanti dalla compilazione dei modelli ISA semplificandone l’adempimento.

Nella relazione illustrativa, sempre relativa alla bozza, si legge:

“In particolare, viene previsto che l’Agenzia delle entrate renda disponibili ai predetti contribuenti, ovvero ai loro intermediari, anche mediante l’utilizzo delle reti telematiche e delle nuove tecnologie, gli elementi e le informazioni in suo possesso riferibili allo stesso contribuente, acquisiti direttamente o pervenuti da terzi, per l’acquisizione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione dei predetti indici.

La disposizione prevede, inoltre, che con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, sentito il Garante per la protezione dei dati personali, sono individuati gli elementi e le informazioni da fornire al contribuente, le fonti informative e le modalità con cui tali dati sono messi a disposizione dello stesso contribuente.”

Di fatto si vuole alleggerire il compito della compilazione dei dati oggi richiesti al contribuente interessato.

Si prevede, poi, che il direttore dell’Agenzia delle Entrate, sempre una volta consultato il Garante per la protezione dei dati personali, disponga anno per anno una progressiva riduzione dei dati richiesti, eliminando quelli non indispensabili per giungere all’esito del voto relativo agli indici sintetici di affidabilità e l’implementazione delle voci variabili che l’Agenzia annualmente trasmette ai contribuenti e agli intermediari con gli ISA in versione precompilata messi a disposizione.

Novità in arrivo sugli ISA: i dati saranno messi a disposizione in anticipo

Ulteriori novità in arrivo riguardano il calendario degli ISA: la disposizione è finalizzata ad anticipare i tempi entro il quale l’Amministrazione finanziaria dovrà rendere disponibili i programmi informatici relativi agli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale, fissando i termini entro il mese di aprile l’anno 2024 ed entro il giorno 15 del mese di marzo a partire dal 2025.

Anche leggendo la relazione illustrativa della bozza, non è chiarissimo quale sia l’effettivo riferimento temporale, se l’anno di imposta o l’anno di compilazione del modello, ma il testo pare riferirsi all’anno di compilazione del modello, la soluzione auspicabile pensando all’anticipo al 30 settembre 2024 dell’invio dei modelli di dichiarazione dei redditi relativi al 2023.

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