Decreto semplificazione adempimenti, le novità sulle scadenze nel testo: cosa cambia dal 2024

Anna Maria D’Andrea - Dichiarazioni e adempimenti

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il testo del decreto legislativo n. 1/2024 in materia di semplificazione degli adempimenti tributari. Calendario delle scadenze al restyling già dall'anno in corso, dalla dichiarazione dei redditi agli adempimenti periodici

Decreto semplificazione adempimenti, le novità sulle scadenze nel testo: cosa cambia dal 2024

Approda in Gazzetta Ufficiale il testo definitivo del decreto legislativo sulla semplificazione degli adempimenti tributari.

Parte dei primi tasselli della riforma fiscale, il decreto legislativo n. 1/2024, pubblicato il 12 gennaio, ridisegna il calendario delle scadenze fiscali dall’anno in corso.

Tra le novità spiccano i nuovi termini per la presentazione della dichiarazione dei redditi.

La scadenza passa al 30 settembre per tutti, uniformando i termini per partite IVA, dipendenti e pensionati. Semplificazioni in arrivo per il modello 730 precompilato, ma più in generale per la dichiarazione dei redditi precompilata che sarà estesa anche alle partite IVA.

Restyling anche per le scadenze dei versamenti delle imposte sui redditi, con l’aggiunta del termine del 16 dicembre per i pagamenti a rate che si applicherà già per il saldo delle imposte relative al periodo d’imposta in corso.

Abolizione della certificazione unica dal periodo d’imposta 2024 per minimi e forfettari, novità sul modello 770 e limiti più alti per l’apposizione del visto di conformità sono alcune delle ulteriori modifiche previste dal decreto legislativo n. 1/2024 di semplificazione degli adempimenti fiscali.

Decreto semplificazione adempimenti, le novità sulle scadenze nel testo: cosa cambia dal 2024 punto per punto

Sono 27 gli articoli del decreto legislativo n. 1/2024 in materia di semplificazione degli adempimenti pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 12 gennaio 2024.

Numerose le novità sulle scadenze in arrivo, che elenchiamo prima di scendere nel dettaglio delle singole misure:

Di seguito il testo del decreto legislativo pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 12 gennaio 2024:

Decreto legislativo n. 1 dell’8 gennaio 2024 - Gazzetta Ufficiale del 12 gennaio
Il testo definitivo del decreto legislativo sulla semplificazione degli adempimenti tributari

Semplificazione della dichiarazione dei redditi di dipendenti e pensionati

Il modello 730 precompilato sarà più interattivo per lavoratori dipendenti e pensionati.

L’articolo 1 del decreto legislativo di attuazione della riforma fiscale, che ridisegna le regole relative agli adempimenti fiscali, prevede che ancor prima della messa a punto della dichiarazione precompilata, a partire dal 2024 il contribuente potrà visionare i dati in possesso dell’Agenzia delle Entrate, confermali o modificarli.

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Si va verso un linguaggio semplificato e un percorso guidato che vedrà cooperare il contribuente nella predisposizione del modello 730 precompilato: i dati modificati, integrati o confermati saranno esposti nei campi corrispondenti della dichiarazione dei redditi.

Modello 730 per tutti i non titolari di partita IVA

Il modello 730 potrà essere presentato per tutte le tipologie reddituali riconducibili a persone fisiche non titolari di partita IVA.

La dichiarazione semplificata a decorrere dal 2024 sarà quindi progressivamente estesa, per abbracciare a titolo esemplificativo anche i redditi diversi di natura finanziaria o relativi ad investimenti all’estero.

Sarà l’Agenzia delle Entrate ad individuare per ciascun anno i redditi che potranno essere dichiarati con il modello 730, con il fine di tracciare un confine netto tra i casi in cui è possibile utilizzare la dichiarazione semplificata e quelli per i quali sarà obbligatorio avvalersi del modello Redditi.

Non solo: nel decreto sulla semplificazione degli adempimenti trova spazio anche l’estensione della possibilità di richiedere il rimborso IRPEF all’Agenzia delle Entrate in presenza di un sostituto d’imposta, così come di effettuare i pagamenti delle imposte dovute con modello F24.

Addio alla Certificazione Unica per forfettari e minimi

L’avvento dell’obbligo generalizzato della fatturazione elettronica, che dal 1° gennaio 2024 sarà esteso anche alle partite IVA minori, porta il venir meno dell’obbligo per i sostituti d’imposta di rilasciare la Certificazione Unica per i soggetti nel regime forfettario o nel regime dei minimi.

Sarà dati dati transitati dal Sistema di Interscambio, che dal prossimo anno accoglierà le fatture di tutti i soggetti che aderiscono al regime forfettario, che l’Agenzia delle Entrate potrà estrapolare tutte le informazioni reddituali.

Una semplificazione che prenderà quindi il via dal periodo d’imposta 2024.

Riorganizzazione ISA e semplificazioni

Novità anche sugli indici sintetici di affidabilità fiscale, strumento che ha preso il posto degli studi di settore.

Si va verso una riorganizzazione degli ISA, con il fine di avere una rappresentazione più accurata delle singole realtà economiche e coglierne le evoluzioni.

Anche per gli ISA sarà inoltre implementato un sistema di precompilazione: l’Agenzia delle Entrate renderà disponibili ai contribuenti e ai loro intermediari elementi e informazioni in proprio possesso utili per l’acquisizione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli ISA.

Inoltre, per il 2024 i programmi informativi necessari per la compilazione e la trasmissione dei dati saranno messi a disposizione a partire dal mese di aprile e, dal 2025, entro il 15 marzo.

Imposte sui redditi a rate, nuova scadenza il 16 dicembre

Novità anche in materia di termini di versamento delle imposte sui redditi.

A partire dai versamenti a saldo relativi al 2023, il decreto semplificazione e adempimenti elimina la necessità di indicare in dichiarazione dei redditi l’opzione per il versamento rateale e aggiunge un’ulteriore scadenza, fissata al 16 dicembre.

Si uniformano inoltre le scadenze per titolari e non titolari di partita IVA e in ambedue i casi le rate delle imposte sui redditi andranno versate entro il giorno 16 di ciascun mese.

IVA e ritenute, sale a 100 euro la soglia minima dei versamenti

Sale a 100 euro il limite d’importo al di sotto del quale i versamenti IVA, in caso di liquidazione mensile o trimestrale, possono essere rimandati al periodo successivo, ma per le somme relative ai mesi da gennaio a novembre per i mensili o per i primi tre trimestri dell’anno per i trimestrali andranno in ogni caso eseguiti entro il 16 dicembre.

Soglia a 100 euro anche per i versamenti delle ritenute sui redditi da lavoro autonomo, che potranno quindi essere cumulati qualora di valore inferiore all’importo minimo fissato dal decreto legislativo approvato il 23 ottobre.

Sospensione feriale ad agosto e a dicembre

Niente controlli fiscali nel mese di agosto e a dicembre.

L’Agenzia delle Entrate dovrà sospendere le attività relative alla trasmissione di comunicazioni derivanti dai controlli automatizzati, controlli formali e di liquidazione delle imposte sui redditi assoggettati a tassazione separata.

Sospensione estiva e natalizia anche per le lettere di compliance.

Scadenza dichiarazione dei redditi per tutti al 30 settembre

Ancora in tema di dichiarazione dei redditi, il decreto legislativo attuativo della riforma fiscale uniforma le scadenze: la trasmissione dovrà essere effettuata per tutti entro il 30 settembre.

Si anticipa di fatto di due mesi il termine di invio del modello Redditi, attualmente fissato al 30 settembre, con il fine di anticipare il controllo delle dichiarazioni e, conseguentemente, l’erogazione degli eventuali rimborsi fiscali spettanti.

Invio semestrale spese sanitarie al sistema TS

Si chiude la querelle relativa alla previsione dell’invio mensile delle spese sanitarie al sistema TS.

Il decreto di semplificazione degli adempimenti tributari prevede che, a regime, la trasmissione all’Agenzia delle Entrate dei dati utili alla messa a punto della dichiarazione dei redditi precompilata dovrà essere effettuata a cadenza semestrale.

Aumento delle soglie per il visto di conformità

Salgono le soglie per l’apposizione del visto di conformità sulle dichiarazione fiscali.

Per i soggetti che accedono ai benefici premiali ISA, sale da 50.000 a 70.000 euro il limite al di sotto del quale non è richiesto il visto di conformità per la compensazione dei crediti IVA e per i rimborsi. Il valore passa inoltre da 20.000 a 50.000 euro per la compensazione dei crediti relativi alle imposte dirette e all’IRAP.

Semplificazione modelli dichiarazione dei redditi, IRAP e IVA

Una semplificazione tout court anche per i modelli di dichiarazione dei redditi, IRAP e IVA.

A partire dall’anno d’imposta 2023, dalla modulistica verranno progressivamente eliminate le informazioni non rilevanti ai fini della liquidazione delle imposte o che l’Agenzia delle Entrate può acquisire mediante altre banche dati.

Riduzione progressiva anche per le informazioni relative a crediti d’imposta derivanti da agevolazioni concesse, in particolare per quelli per i quali sarà consentita la compensazione esterna mediante il modello F24.

L’indicazione continuerà ad essere obbligatoria per alcuni specifici crediti d’imposta, quali ad esempio quelli qualificabili come aiuti di Stato o de minimis, così come quelli il cui importo non è noto in quanto non subordinati alla presentazione di istanze o comunicazioni di fruizione.

Modello 770 verso l’addio: comunicazione dei dati nel modello F24

Accoglie alcune osservazioni che da anni portano avanti gli addetti ai lavori la norma del decreto sulla semplificazione degli adempimenti che manderà gradualmente in soffitta il modello 770.

A partire dall’anno d’imposta 2025, in via sperimentale e facoltativa, i sostituti d’imposta potranno comunicare i dati di ritenute e trattenute di lavoro dipendente e autonomo nel modello F24, evitando quindi di inserire le stesse anche nel modello 770.

Una semplificazione che si applicherà per il momento ai sostituti d’imposta con non più di cinque dipendenti, con possibilità di successive estensioni da porre in essere mediante appositi provvedimenti dell’Agenzia delle Entrate.

Addebito in conto delle scadenze future e pagamento F24 con PagoPA

Il decreto legislativo prevede che contribuenti e intermediari potranno inviare in un’unica soluzione tutti i modelli F24 relativi al pagamento di imposte ricorrenti e con scadenza prestabilita, autorizzando preventivamente l’addebito in conto.

Sarà l’Agenzia delle Entrate a trasmettere le deleghe di pagamento agli intermediari della riscossione alle singole scadenze, con pagamento diretto sul conto corrente indicato.

Sempre in merito di pagamenti, viene inoltre prevista la possibilità di utilizzare il canale PagoPA anche per i versamenti con modello F24.

Dichiarazione precompilata per le partite IVA

L’estensione della dichiarazione dei redditi precompilata anche alle partite IVA è una delle principali novità del decreto sulla semplificazione degli adempimenti.

A partire dal 2024, relativamente al periodo d’imposta 2023, le informazioni in possesso dell’Agenzia delle Entrate saranno quindi utilizzate anche per la predisposizione della dichiarazione precompilata dei titolari di redditi diversi da quelli da lavoro dipendente e pensione.

Semplificazioni in arrivo quindi per i titolari di redditi da lavoro autonomo e di impresa, anche sul fronte dei controlli. Verrà meno il controllo formale sui dati inviati da soggetti terzi non modificati - per quelli modificati verranno controllati solo i relativi documenti - in caso di trasmissione diretta della dichiarazione o tramite CAF e intermediari.

Delega unica per l’accesso ai servizi dell’Agenzia delle Entrate

Accoglie le istanze di commercialisti e consulenti la norma che istituisce il modello unico di delega per l’accesso ai servizi dell’Agenzia delle Entrate.

Le novità previste dal decreto legislativo stabiliscono in particolare quanto segue:

  • si uniforma la procedura di conferimento della delega. Con un’unica operazione sarà, infatti, possibile per i contribuenti delegare l’utilizzo di uno o più servizi messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate e dall’Agenzia delle entrate-Riscossione;
  • si prevede la necessità che il delegante individui puntualmente i servizi per i quali intende conferire la delega. Ciò al fine di garantire la piena consapevolezza del contribuente in merito alle scelte effettuate;
  • si semplifica il lavoro dei professionisti, fissando un termine unico di scadenza per l’utilizzo, da parte degli stessi e nell’interesse del contribuente, dei servizi da quest’ultimo delegati (il 31 dicembre del quarto anno successivo a quello in cui la delega è conferita), salvo revoca espressa;
  • si specifica che gli intermediari designati sono tenuti a comunicare, con modalità esclusivamente telematica, la rinuncia alla delega agli stessi conferita.

Più servizi digitali e novità sul cassetto fiscale

Potenziamento dei servizi dell’Agenzia delle Entrate. Il decreto semplificazione e adempimenti prevede che siano sviluppati nuovi strumenti digitali con il fine di:

  • potenziare i canali di assistenza a distanza;
  • consentire la registrazione delle scritture private;
  • consentire la richiesta e l’ottenimento di certificati rilasciati dall’Agenzia stessa;
  • consentire il confronto a distanza tra contribuente e uffici dell’Agenzia, nonché lo scambio di documentazione relativa ad attività di controllo e accertamento;
  • consentire il calcolo e il versamento degli importi dovuti a seguito di attività di controllo e accertamento nonché liquidazione dei tributi gestiti dall’Agenzia delle entrate;
  • effettuazione di ulteriori adempimenti.

Una previsione che si affianca alle implementazioni previste per il Cassetto Fiscale, area riservata dei contribuenti sul fronte di adempimenti e comunicazioni tributarie.

L’obiettivo è includervi tutti gli atti e le comunicazioni gestiti da Entrate e Riscossioni e consentire al contribuente di scaricare massivamente i dati a propria disposizione.

Scontrino elettronico, procedure software per memorizzazione e trasmissione corrispettivi

Obiettivo semplificazione anche sullo scontrino elettronico: il decreto legislativo prevede infatti che per gli operatori IVA interessati, la memorizzazione e la trasmissione telematica dei corrispettivi potrà essere effettuata anche mediante soluzioni esclusivamente software.

Si tratta di strumenti come gli smart POS, che in pochi passaggi consentono di effettuare sia il pagamento che l’invio dei dati all’Agenzia delle Entrate, rendendo più semplice ed efficiente la gestione dell’attività commerciale.

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