Decreto sanzioni fiscali: in arrivo riduzioni e sconti sul fronte amministrativo e penale

Rosy D’Elia - Imposte

Approvato nel Consiglio dei Ministri di ieri, 21 febbraio 2024, il Decreto sulle sanzioni fiscali: riduzioni da un quinto a un terzo. In attuazione della riforma, si interviene sulla proporzionalità delle sanzioni amministrative e si va verso nuove cause di non punibilità

Decreto sanzioni fiscali: in arrivo riduzioni e sconti sul fronte amministrativo e penale

Con il via libera del Consiglio dei Ministri del 21 febbraio sul decreto che rivede le sanzioni fiscali, si compie un ulteriore passo avanti nel percorso di attuazione della riforma del sistema tributario.

Le novità sul meccanismo sanzionatorio tributario prendono forma sulla traccia definita dall’articolo 20 della legge delega.

Sul piano amministrativo, “le sanzioni verranno ridotte da un quinto a un terzo, avvicinandole ai parametri europei e introducendo un principio di maggiore proporzionalità”: con queste parole, riportate dall’ANSA subito dopo l’approvazione del testo, il viceministro all’Economia e alle Finanze Maurizio Leo sintetizza le misure messe in campo.

Secondo le prime indiscrezioni emerse sul fronte penale si prevederà una linea più morbida in caso di evasione per necessità. Nessuno sconto, invece, in caso di frodi e altri tipi di violazioni gravi.

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Decreto sanzioni fiscali: proporzionalità sul fronte amministrativo, sconti su quello penale

Il decreto di attuazione della riforma sulle sanzioni fiscali ha come obiettivo principale quello di razionalizzare il sistema sanzionatorio amministrativo e penale, anche attraverso una maggiore integrazione tra i diversi tipi di sanzione.

Si va verso nuovi schemi anche per allinearsi agli standard europei. E il principio della proporzionalità orienta le modifiche sul piano amministrativo.

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“Per le sanzioni penali, verranno adeguate le norme relative alla non punibilità agli indirizzi emersi dalla giurisprudenza, aiutando chi non può pagare per cause di forza maggiore, chi decide comunque di mettersi in regola, anche attraverso la rateizzazione, pagando l’intera imposta, le sanzioni (ridotte) e gli interessi”.

Ha sintetizzato Maurizio Leo, padre della riforma fiscale.

La linea si ammorbidisce, infatti, anche per chi ha in corso pagamenti rateali. Mentre nessuna agevolazione è all’orizzonte in caso di frodi o altre violazioni gravi, come ad esempio le omesse dichiarazioni.

“Lo Stato infatti deve venire incontro ai contribuenti onesti, ma non può e non deve abbassare la guardia nei confronti di coloro che fanno i furbi”, ha concluso il viceministro.

Decreto sanzioni fiscali: le principali novità in arrivo

Oggetto di revisione saranno i decreti legislativi numero 471, 472 e 473 del 1998 e il numero 74 del 2000 per quanto riguarda il versante penale.

Più nel dettaglio le novità del Decreto sanzioni fiscali, contenute nella bozza pubblicata dal quotidiano ItaliaOggi, possono essere riassunte nei punti che seguono:

  • si prevede un coordinamento delle sanzioni penali e amministrative considerando quelle già irrogate;
  • si riducono le sanzioni amministrative con un tetto massimo che scende al 120 per cento;
  • si prevede la non punibilità per omessi versamenti di IVA e ritenute se le cause, sopravvenute, non sono imputabili all’autore;
  • sempre per quanto riguarda IVA e ritenute, in caso di pagamento rateale in essere non scatta il reato tributario oltre la soglia dei 250 e 150 mila;
  • si introduce una non punibilità, in caso di incertezza normativa, per chi si adegua ai chiarimenti forniti con la presentazione della dichiarazione integrativa e il versamento dell’imposta dovuta entro 60 giorni dalla pubblicazione;
  • si prevede un aumento fino al doppio della sanzione per chi commette le stesse violazioni nei tre anni successivi al passaggio in giudicato della sentenza che accerta la violazione o alla inoppugnabilità dell’atto;
  • si introduce un meccanismo di compensazione tra crediti maturati nei confronti della PA e debiti relativi alle imposte sui redditi emersi in seguito ad avvisi bonari;
  • si chiarisce la definizione di crediti non spettanti e crediti inesistenti.

Sono queste le prime indiscrezioni che arrivano sulla revisione del sistema sanzionatorio, per i dettagli e la conferma delle modifiche, però, bisognerà attendere la pubblicazione del testo ufficiale.

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