Contratti di sviluppo per la tutela ambientale

Evento formativo gratuito dedicato ai contributi a fondo perduto e ai finanziamenti agevolati previsti per le aziende di medio grandi dimensioni che devono investire in progetti di sviluppo con finalità ambientali

Contratti di sviluppo per la tutela ambientale

Con il Contratto di Sviluppo il Ministero delle Imprese e del Made in Italy sostiene gli investimenti di grandi dimensioni.

La misura agevola i programmi di sviluppo con finalità ambientali proposto da uno o più imprese, composto da uno o più progetti di investimento unitamente a progetti di ricerca, sviluppo e di innovazione purché strettamente funzionali a tali programmi.

A questo proposito Informazione Fiscale e KPS Financial Lab hanno organizzato un interessante webinar formativo oggi, giovedì 28 marzo.

Destinatarie dell’appuntamento sono le aziende che intendono ottenere contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati per investimenti in impianti, progetti di ricerca, sviluppo e innovazione.

Dall’apposito box è possibile scaricare le slide presentate nel corso del webinar formativo.

KPS e IF - Slide del webinar del 28 marzo 2024
Contratti di sviluppo per la tutela ambientale. Scarica le slide.

Quali sono le agevolazioni previste?

Il Contratto di Sviluppo prevede un mix di agevolazioni basate sulla necessità dei proponenti ed in funzione della tipologia di progetto, dalla localizzazione dell’iniziativa e dalla dimensione di impresa.

Il mix di agevolazioni comprende:

  • Contributo a fondo perduto in conto impianti;
  • Contributo a fondo perduto diretto alla spesa (per progetti di Ricerca, Sviluppo ed Innovazione);
  • Finanziamento agevolato (Massimo 75 per cento delle spese).

Le agevolazioni non sono cumulabili con altre ad eccezione di quelle ottenute esclusivamente nella forma di benefici fiscali e di garanzia.

Sono ammissibili tutti i settori?

Tutti i settori sono ammissibili ad eccezione dei seguenti:

  • Agricoltura, silvicoltura e pesca: tutte le attività di cui alla sezione A;
  • Estrazione di minerali da cave e miniere: limitatamente alle attività di cui alla divisione 05, «estrazione di carbone (esclusa torba)», della sezione B;
  • Fornitura di acqua, reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento: tutte le attività di cui alla sezione E;
  • Costruzioni: tutte le attività di cui alla sezione F;
  • Commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli: limitatamente alle attività di cui ai gruppi 47.8 «commercio al dettaglio ambulante» e 47.9 «commercio al dettaglio al di fuori di negozi, banchi e mercati», della sezione G
  • Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione: limitatamente alle attività di cui alla categoria 56.10.4 «ristorazione ambulante e gelaterie ambulanti», della sezione I;
  • Servizi di informazione e comunicazione: limitatamente alle attività di cui alla divisione 60 «attività di programmazione e trasmissione», della sezione J;
  • Attività finanziarie e assicurative: tutte le attività di cui alla sezione K;
  • Attività immobiliari: tutte le attività di cui alla sezione L;
  • Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese: tutte le attività di cui alla sezione N;
  • Istruzione: tutte le attività di cui alla sezione P;
  • Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento: limitatamente alle attività di cui alla divisione 92 «attività riguardanti le lotterie, le scommesse, le case da gioco», della sezione R;
  • Altre attività di servizi: tutte le attività di cui alla sezione S della classificazione delle attività economiche ATECO 2007, ad eccezione di alcune classificazioni specifiche.

Quali sono i programmi di sviluppo ammissibili?

I programmi devono essere diretti:

  • Alla tutela dell’ambiente, compresi gli aiuti per la riduzione e l’eliminazione delle emissioni di gas a effetto serra;
  • All’introduzione di misure di efficienza energetica;
  • Alla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, dell’idrogeno rinnovabile e della cogenerazione ad alto rendimento;
  • All’efficienza nell’utilizzo delle risorse e al sostegno alla transizione verso un’economia circolare.

Ciascun progetto di investimento deve essere organico e funzionale al conseguimento degli obiettivi del programma di sviluppo e deve essere conforme alla legislazione nazionale e dell’Unione europea in materia di tutela ambientale.

I progetti devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni. L’acquisto del terreno e i lavori preparatori quali la richiesta di permessi o la realizzazione di studi di fattibilità non sono considerati come avvio del progetto.

I progetti di investimento possono essere accompagnati anche da progetti di Ricerca, Sviluppo ed Innovazione.

I programmi di sviluppo, nel loro complesso, devono prevedere spese per almeno 20 milioni di euro.

Nota importante: Le spese su cui sono calcolate le agevolazioni, nonché il totale del singolo progetto di tutela ambientale, sono calcolate seguendo la metodologia del “sovraccosto” ambientale, ovvero in presenza di uno scenario controfattuale.

In assenza dello scenario controfattuale, le agevolazioni sono ridotte al 50 per cento.

Per i programmi relativi alla promozione ed all’uso dell’energia, i costi ammissibili corrispondono ai costi complessivi.

Il minimo da raggiungere pari a 20 milioni può essere calcolato sulla base del “sovraccosto” e non del costo lordo dell’investimento.

Quali sono le spese ammissibili?

Per il Contratto di Sviluppo sono ammissibili le seguenti spese:

  • Suolo aziendale e sue sistemazioni, limitatamente a quelli strettamente necessari per soddisfare gli obiettivi ambientali (massimo 10 per cento);
  • Opere murarie e assimilate, limitatamente a quelle strettamente necessarie per soddisfare gli obiettivi ambientali (massimo 40 per cento);
  • Impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica, destinati a ridurre o ad eliminare l’inquinamento e i fattori inquinanti e quelli volti ad adattare i metodi di produzione in modo da tutelare l’ambiente;
  • Programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi.

Per le sole PMI sono ammissibili anche le spese relative a consulenze connesse al progetto d’investimento.

Tali spese sono ammissibili nella misura massima del 4 per cento dell’importo complessivo ammissibile.

Non sono ammesse le spese relative a macchinari, impianti e attrezzature usati, al capitale circolante, le spese notarili.

Per i progetti di Ricerca, Sviluppo ed Innovazione sono ammissibili le seguenti spese:

  • il personale del soggetto proponente;
  • gli strumenti e le attrezzature nuovi di fabbrica, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca, sviluppo e innovazione;
  • la ricerca contrattuale, quali le conoscenze e i brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato, nonché i costi per i servizi di consulenza e gli altri servizi utilizzati esclusivamente per l’attività del progetto di ricerca, sviluppo e innovazione;
  • le spese generali;
  • costi per i materiali.

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