Calendario fiscale 2024 «più sostenibile rispetto alla versione iniziale»: l’intervista a Cuchel (ANC)

Tommaso Gavi - Fisco

Ancora in corso di svolgimento l'evento “Fisco 2024: novità, aspettative e zone d’ombra”, organizzato dall'ANC. La ridefinizione del calendario fiscale e il ruolo dei professionisti al centro dell'intervista al presidente dell'associazione di categoria, Marco Cuchel

Calendario fiscale 2024 «più sostenibile rispetto alla versione iniziale»: l'intervista a Cuchel (ANC)

Il calendario fiscale 2024 è “più sostenibile rispetto alla versione iniziale”.

A sottolinearlo è il presidente dell’ANC, Associazione nazionale commercialisti, Marco Cuchel nel corso dell’evento “Fisco 2024: novità, aspettative e zone d’ombra”.

A margine del convegno, organizzato dalla stessa associazione di categoria per fare il punto della situazione con rappresentati politici e istituzioni sulla Legge di Bilancio 2024 e sui decreti legislativi di attuazione della delega fiscale, Chuchel ha chiarito che l’intervento è stato abbastanza incisivo “anche se non pienamente soddisfacente”.

Il presidente dell’ANC ha poi messo in evidenza l’importanza del ruolo dei professionisti, a supporto dei contribuenti.

Calendario fiscale 2024 «più sostenibile rispetto alla versione iniziale»: l’intervista a Cuchel (ANC)

Oggi, 24 gennaio 2024, è in corso di svolgimento l’evento “Fisco 2024: novità, aspettative e zone d’ombra”.

Nel corso del convegno annuale dell’ANC, l’Associazione nazionale Commercialisti, sono molti gli interventi di rappresentanti politici e professionisti, tra questi ll Viceministro MEF Maurizio Leo.

A margine dell’evento il presidente dell’ANC ai microfoni di Informazione Fiscale, che sta seguendo in diretta l’appuntamento dal Centro Congressi Roma Eventi Fontana di Trevi, ha sottolineato l’importanza degli interventi sul calendario fiscale 2024.

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Cuchel ha spiegato quanto di seguito riportato:

“Siamo riusciti quest’anno per esempio a intervenire in maniera abbastanza incisiva, anche se non pienamente soddisfacente, sul calendario fiscale del 2024. Sicuramente si poteva fare di più e meglio però siamo già soddisfatti per avere determinato un calendario quantomeno un po’ più sostenibile rispetto alla versione iniziale.”

Con il via libera al decreto sulle semplificazioni degli adempimenti sono infatti cambiati i termini di dichiarazioni e versamenti.

A partire dai versamenti a saldo relativi al 2023, è stata eliminata la necessità di indicare in dichiarazione dei redditi l’opzione per il versamento rateale. Inoltre, è stata aggiunta un’ulteriore scadenza, fissata al 16 dicembre.

Inoltre, con il Dlgs n. 1 del 2024 pubblicato in Gazzetta Ufficiale e in vigore dal 13 gennaio è stata prevista la sospensione parziale per alcuni adempimenti nei mesi di agosto e dicembre.

Cuchel sul ruolo dei professionisti: “ognuno deve fare il proprio compito”

Il presidente dell’ANC, Marco Cuchel, si è anche soffermato sul ruolo dei professionisti, che sarà sempre più centrale anche dopo l’attuazione della riforma fiscale.

Cuchel ha tuttavia sottolineato quanto di seguito riportato:

“Il ruolo del professionista è sempre più al centro anche se vediamo purtroppo, anche questo come Associazione nazionale commercialisti lo stiamo denunciando da anni, c’è un tentativo di disintermediare da parte dell’Agenzia delle Entrate, con i precompilati e con la volontà di dare consulenza direttamente ai contribuenti. Crediamo che sia un’attività del tutto impropria.”

Il presidente dell’ANC ha chiarito quale deve essere, a suo parere, il ruolo dei professionisti e quello dell’Amministrazione finanziaria:

“Noi cerchiamo anche attraverso dati, forniti anche dalla Corte dei Conti, di mostrare che questa disintermediazione non porta da nessuna parte. Ognuno deve fare il proprio compito, specialmente in uno Stato di diritto. L’Agenzia delle Entrate dovrebbe fare il controllore e non il consulente del controllato e i commercialisti dovrebbero assistere, come è giusto che sia, i contribuenti. Ognuno per il proprio ruolo nell’interesse di tutte le parti, come in uno Stato di diritto dovrebbe essere.”

Anche quest’anno continua il percorso di attuazione della riforma fiscale all’insegna della semplificazione, con il settimo decreto attuativo sul concordato preventivo biennale che dovrebbe arrivare domani sul tavolo del Consiglio dei Ministri.

Nella costruzione di un rapporto di fiducia tra Fisco e contribuenti, ciascun attore sarà chiamato a fare la sua parte.

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