Contratto scuola: firmato il rinnovo, aumenti fino a 124 euro al mese per i docenti

Raggiunto l'accordo per il rinnovo del CCNL scuola. Il nuovo contratto prevede aumenti mensili fino a 124 euro per i docenti e 190 euro per i direttori dei servizi generali e amministrativi. Aumenti e maggiori tutele anche per il personale ATA

Contratto scuola: firmato il rinnovo, aumenti fino a 124 euro al mese per i docenti

Firmato il rinnovo del contratto scuola per il triennio 2019-2021.

L’accordo siglato il 14 luglio 2023 fa seguito a quello dello scorso novembre e garantisce a oltre 1,2 milioni di lavoratori e lavoratrici aumenti di stipendio e tutele, tra cui anche la regolamentazione dello smart working.

Il contratto prevede aumenti in busta paga di 124 euro per i docenti, 97 euro per il personale ATA e di 190 euro per i DSGA.

Inoltre, si prevede il riordino delle aree relative al personale ATA per offrire maggiori opportunità di sviluppo professionale e un incremento sostanziale delle relative posizioni economiche.

Contratto scuola: firmato il rinnovo, aumenti fino a 124 euro al mese per i docenti

Dopo una lunga trattativa è stata firmata il 14 luglio 2023 presso l’ARAN (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni) l’ipotesi di accordo del contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) per il comparto dell’istruzione e della ricerca, relativo al periodo 2019-2021.

La definizione del contratto fa seguito all’accordo politico sottoscritto tra il Ministero dell’Istruzione e del Merito e i Sindacati lo scorso 22 novembre, che ha permesso il riconoscimento degli arretrati maturati e lo stanziamento di risorse da destinare alla componente fissa della retribuzione accessoria.

Il Ministro Giuseppe Valditara, come si legge nel comunicato stampa che ha annunciato la notizia, esprime grande soddisfazione per la definizione delle trattative.

“Il nuovo contratto segna un importante passo avanti verso una sempre maggiore valorizzazione di tutto il personale della scuola, sia docenti sia Ata. Sono state inoltre recepite a livello contrattuale le funzioni del docente tutor e del docente orientatore e questo consentirà di affermare definitivamente il principio della personalizzazione dell’istruzione, rimarcando la centralità nel sistema della persona dello studente.”

Il contratto siglato ieri riguarda oltre 1,2 milioni di lavoratori e lavoratrici, per la maggior parte appartenenti ai settori scuola e AFAM e circa 77.000 dipendenti dei settori università ed enti di ricerca (esclusi i docenti), e prevede sostanziali aumenti:

  • 124 euro per i docenti;
  • 97 euro per il personale tecnico-amministrativo (ATA);
  • 190 per i direttori dei servizi generali e amministrativi (DSGA).

Come commenta il Ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo:

“Si tratta di un passo fondamentale per il miglioramento delle condizioni di lavoro in un settore cruciale per la crescita del Paese.”

Contratto scuola: le novità del nuovo CCNL

Come sottolineato nel comunicato stampa dell’ARAN, durante le trattative sono state riviste le disposizioni relative al personale scolastico, al personale amministrativo delle università e delle accademie e conservatori, mentre per il personale degli enti di ricerca è previsto un accordo integrativo.

Una delle novità di maggiore rilievo previste dal nuovo CCNL scuola è l’introduzione del lavoro agile, che viene regolamentato anche per questo comparto.

Ulteriori provvedimenti, poi, riconoscono al personale precario docente e ATA una maggiore tutela, consentendo la fruizione di tre giorni remunerati di permesso per motivi personali o familiari.

Per questi ultimi è stato previsto un riordino delle relative aree in modo da offrire concrete opportunità di sviluppo professionale e posizioni economiche di maggiore rilievo.

Nello specifico, il contratto prevede di:

  • attivare gli sviluppi professionali verticali dal profilo A al profilo di Operatore, anche per favorire un’attività qualificata di assistenza alle esigenze degli alunni con disabilità;
  • semplificare le procedure per accedere alle posizioni economiche attraverso un percorso più veloce di formazione e valutazione;
  • attribuire nuove posizioni economiche orizzontali;
  • istituire un nuovo ordinamento dei profili professionali che consentirà di valorizzare il personale ATA e le figure apicali dei DSGA attraverso una nuova area di funzionari ai quali sarà possibile attribuire un incarico triennale di “elevata qualificazione professionale” (con un incremento della retribuzione pari a 60 euro mensili), eliminando l’area C che a oggi non è mai stata utilizzata.

Inoltre, il nuovo CCNL scuola riconosce un ulteriore incremento stabile della Retribuzione Professionale Docenti (RPD), portando quindi il valore complessivo da 194,80 euro a 304,30 euro al mese. Si riconosce, infine, anche un ulteriore incremento del Compenso Individuale Accessorio (CIA) per un valore complessivo rideterminato da 79,40 euro a 87,50 euro. A questo si aggiunge un incremento del 10 per cento delle retribuzioni delle ore aggiuntive per i docenti.

Il documento firmato dalla parti, con tutti i dettagli, è consultabile sul sito dell’ARAN.

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