ISEE 2024: quando si paga presso i CAF? Le indicazioni nella convenzione con l’INPS

Francesco Rodorigo - Modello Isee

In quali casi bisogna pagare per effettuare il calcolo dell'ISEE presso i CAF? Il servizio è sempre gratuito per la compilazione della prima DSU e per le successive in caso di variazione dei componenti nel nucleo familiare. I dettagli nella convenzione INPS-CAF per il 2024/2025

ISEE 2024: quando si paga presso i CAF? Le indicazioni nella convenzione con l'INPS

Il servizio di attestazione del valore ISEE presso i CAF non sempre è gratuito per i cittadini e le cittadine che ne usufruiscono.

In quali casi ottenere il modello ISEE 2024 è a pagamento? I dettagli sono contenuti nella nuova convenzione stipulata tra INPS e CAF per il biennio 2024/2025.

Come previsto dal decreto lavoro dello scorso anno, il servizio di assistenza per le dichiarazioni successive alla prima e in altri casi particolari è a carico delle famiglie, che dovranno pagare fino a un massimo di 25 euro per il servizio.

Resta gratuito il servizio per l’elaborazione della prima dichiarazione sostitutiva unica (DSU) e per le successive in caso di variazione dei componenti nel nucleo familiare.

ISEE 2024: quando si paga presso i CAF? Le indicazioni nella convenzione con l’INPS

L’INPS con il messaggio n. 81, pubblicato il 9 gennaio, ha messo a disposizione il nuovo schema di convenzione stipulato con i Centri di Assistenza Fiscale (CAF) per la gestione dei servizi relativi alle certificazioni dell’indicatore della situazione economica equivalente, ISEE, per il 2024 e il 2025.

Nel documento di prassi sono fornite tutte le indicazioni e le regole per la gestione del servizio di compilazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) e la richiesta di rilascio dell’ISEE da parte dei CAF.

L’indicatore è uno strumento fondamentale per poter beneficiare di una serie di agevolazioni come l’assegno unico per i figli a carico o i bonus sulle bollette e in tutti i casi in cui è richiesta la certificazione della situazione patrimoniale.

Una delle modalità previste per ottenere la certificazione è proprio rivolgersi ad un CAF per presentare la DSU. Il 31 dicembre 2023 sono scadute le attestazioni rilasciate lo scorso anno e quindi è necessario attivarsi per ottenere l’ISEE 2024.

L’accordo sottoscritto tra INPS e CAF è valido per il biennio 2024/2025 per i servizi relativi all’ISEE. Sulla base di questa convenzione, dunque, i CAF possono svolgere per gli utenti una serie di servizi, tra cui:

  • assistenza nella compilazione della DSU;
  • ricezione della DSU e verifica della sua completezza;
  • trasmissione della DSU all’INPS;
  • rilascio dell’attestazione ISEE, del contenuto della DSU e degli elementi informativi necessari al calcolo dell’indicatore acquisiti dagli archivi amministrativi di INPS ed Agenzia delle Entrate;
  • accesso alla “lista dichiarazioni”, messa a disposizione dall’INPS, per controllare l’esistenza di altra/e DSU, riferita al proprio nucleo familiare anche presso enti diversi;
  • accesso alla “lista dichiarazioni” per visualizzare e acquisire gli estremi della DSU riferita ad altro nucleo familiare indispensabile ai fini del calcolo di particolari indicatori;
  • richiesta all’INPS di oscuramento della DSU successivamente al rilascio dell’attestazione ISEE.

Per i servizi che riguardano l’ISEE 2024 e quella del 2025, l’INPS riconosce ai CAF i compensi indicati in tabella.

Attestazioni ISEE in base alla composizione del nucleo familiareCosto del servizio (IVA Esclusa)
Prima fascia da 1 a 2 soggetti 10,81 euro
Seconda fascia da 3 a 5 soggetti 14,33 euro
Terza fascia oltre 5 soggetti 17,35 euro

Gli importi si riferiscono a ciascuna DSU presentata.

INPS - Messaggio n. 81 del 9 gennaio 2024
Convenzione tra l’INPS e i Centri di assistenza fiscale (CAF) per l’attività relativa alla certificazione ISEE per gli anni 2024 - 2025

ISEE 2024: gratuita la prima DSU, le successive si pagano se non ci sono variazioni del nucleo

Come risultato della convenzione, il servizio è gratuito per i cittadini e le cittadine interessate dato che l’INPS si fa carico dei costi operativi. Come succede da qualche tempo a questa parte, però, la scarsità dei fondi messi a disposizione mette a rischio la gratuità dei servizi offerti. L’ultimo stanziamento è stato quello previsto dall’articolo 32 del decreto lavoro ma con una limitazione.

Il servizio resta gratuito, ma solo per la prima DSU a fini ISEE e per le successive in caso di variazione dei componenti nel nucleo familiare.

Dal 1° ottobre 2023, pertanto, le risorse stanziate non possono essere utilizzate per le DSU successive e per le altre tipologie di modifiche che diventano a carico dei cittadini, i quali dovranno pagare fino a un massimo di 25 euro per il servizio.

Nello specifico, l’INPS non copre i costi del servizio nei seguenti casi:

  • Dichiarazione presentata dopo la prima, anche presso CAF diversi, nella stessa data oppure in date diverse, da parte dello stesso dichiarante o altro componente il nucleo familiare, che non presentino variazioni nella composizione del nucleo familiare;
  • Dichiarazione non attestabile;
  • Dichiarazione presentata da dichiarante deceduto in data antecedente a quella di sottoscrizione della dichiarazione;
  • Dichiarazione priva di firma o con firma apocrifa;
  • Dichiarazione con richiesta di corrispettivi all’utenza.

Per tutti i dettagli si rimanda al testo integrale del messaggio INPS e della convenzione fornita in allegato.

INPS - Messaggio n. 81 del 9 gennaio 2024 - Allegato 1
Testo della convenzione tra l’INPS e i Centri di assistenza fiscale (CAF) per l’attività relativa alla certificazione ISEE per gli anni 2024 - 2025

Questo sito contribuisce all'audience di Logo Evolution adv Network